Se il Man of the Match per DAZN è Marco Carnesecchi, per Ivan Juric e lo spogliatoio dell’Atalanta da dopopartita con la Juventus l’uomo più è Honest Ahanor. Palla a Berat Djimsiti: “Sta facendo molto bene e s’è inserito fin dall’estate. Non sembra abbia 17 anni, ha già un po’ d’esperienza maturata nel Genoa: impressiona la sua fisicità, può diventare molto più forte perché ha tutto davanti”. E consensi soprattutto dall’uomo in panchina: “Un acquisto che ci ha stuzzicato, anche se ha avuto un mese e mezzo di down in estate ha sempre lavorato per migliorarsi. Aveva già fatto benissimo col Torino, stavolta da titolare ha offerto un prestazione importantissima”.
“Una grandissima partita da parte nostra sotto tutti gli aspetti, è una fase nuova e un buonissimo punto preso fuori casa. Giocare all’Allianz Stadium, un bellissimo ambiente, continua a stimolarci. Anche se tre punti avrebbero fatto comodo, il punto ce lo portiamo a casa volentieri” (Marco Carnesecchi).
“All’inizio abbiamo sofferto il gioco della Juventus, ma aver segnato un gol nel finale di primo tempo ci ha consentito di gestire meglio il secondo. Abbiamo sofferto, è vero, ma anche creato diverse situazioni pericolose in cui potevamo segnare ancora e chiudere la partita. In campionato, all’inizio di questo ciclo, siamo ancora imbattuti e questo è molto importante. Concentriamoci sul Bruges per prenderci i punti che ci servono dopo non aver fatto una bella partita a Parigi all’esordio” (Mario Pasalic).
“In estate c’è stato un cambiamento, tra nuovi giocatori e staff tecnico nuovo. Chi è arrivato ha bisogno di tempo per inserirsi, ma stiamo facendo molto bene lo stesso anche considerando i punti in più che ci sono mancati nelle prime due gare. Anche della sfida al PSG c’è servita l’esperienza, ne abbiamo tratto cose positive per la crescita.
Col Brugge sarà una gara diversa, nella scorsa stagione ai playoff ci misero molto in difficoltà in due gare eliminandoci. Stavolta c’è gara secca in casa e dobbiamo dare tutto per vincerla.
Non solo la difesa, tutta la squadra ha difeso, tutti hanno corso per i compagni. La concentrazione è stata molto alta, quando una squadra come la Juventus ti attacca ogni quindici-venti secondi bisogna anche saper stare bassi.
Rispetto a Gasperini con Juric non è cambiato molto, del resto lavoravano insieme, da allenatore e da vice, e lo stile di calcio è lo stesso. Il mister ci chiede di stare compatti e difendere bene nel blocco” (Berat Djimsiti).
“Nei primi venti minuti meglio la Juve su seconde palle, rimpalli e angoli conquistati. Il rammarico è non averla chiusa con Sulemana, Krstovic e Bellanova in 3-4 palle pericolose create nel secondo tempo. Abbiamo giocato molto e non c’era la sensazione che potessimo prendere gol. Continuo a rimpiangere i due punti persi col Pisa, quando avevamo creato il mondo senza andare oltre l’uno a uno.
Ho visto prestazioni molto importanti come quella di Honest, pochi minuti bene a Parigi e quasi tutta la partita benissimo col Torino. Il ragazzo è sveglio, vuole imparare e non molla, è uno che mi ha fatto una grandissima impressione per la voglia di lavorare sui particolari che gli mancano. Ma anche altri ragazzi che all’inizio giocavano meno mi hanno soddisfatto. Per il Brugge ricordiamoci il precedente…
Kamaldeen l’ho trovato fuori squadra a Southampton, ma ha tecnica, velocità e tiro, può migliorare in certe scelte e nella finalizzazione. Fa una fase difensiva e un lavoro sporco perfetti, sei certo che quando arretra li farà.
Il nostro mondo è così, per anni ho fatto molto bene e nell’ultima stagione ho avuto brutti risultati alla Roma e in Premier League. Mi sento rafforzato e più bravo rispetto a quando sono uscito da Torino due anni fa” (Ivan Juric).
“C’è mancata la qualità giusta per chiudere la partita, anche prima del vantaggio comunque abbiamo cominciato a giocare come vogliamo. Stavamo controllando e creando più occasioni. Ma non abbiamo chiuso e dobbiamo essere contenti di aver portato a casa il pareggio in dieci”. Tutte le verità del tecnico croato dei nerazzurri in sala conferenze all’Allianz Stadium, dopo una vittoria sfumata solo nel finale poi combattuto in inferiorità numerica: “Da stasera dobbiamo preparare bene il Bruges, abbiamo giocatori in recupero, siamo contati dietro. L’eliminazione dello scorso inverno brucia ancora tanto anche nello spogliatoio”.
Ancora una parentesi aperta, doverosa, sulla stella nascente: “Ahanor è un acquisto che ci ha stuzzicato molto, c’è comunque il rischio di pagarlo perché è un ragazzo che deve giocare per la coperta corta in difesa. Ha avuto un mese e mezze di grande down durante la preparazione, ma ha fatto una grandissima partita”. A Juric piace sorseggiare il bicchiere mezzo pieno della prestazione in casa della big bianconera: “Sono contento di quello che abbiamo fatto fin dall’inizio del campionato. Creiamo occasioni, la squadra è propositiva, ma per essere sempre freschi bisogna recuperare giocatori per poter fare cambi all’ora di gioco e dare respiro ai titolari – argomenta il vatreno sulla tolda di comando -. Continuo ad avere buone sensazioni fin dagli allenamenti: non dobbiamo mai perdere lo spirito di gruppo, quello con cui subentra chi gioca meno per rendere al massimo. Per vincere dobbiamo essere più lucidi davanti”.
Il secondo giallo a De Roon ha fatto saltare i piani: “L’idea era di mettere dentro Lookman ed Ederson includendoli pian piano nelle rotazioni, perché per giocare a questi ritmi ogni tre giorni servono più giocatori per essere ancora più competitivi”. Sul match winner mancato, poche parole e di grande apprezzamento: “Kamaldeen a Souhampton non era molto considerato, ma ha dribbling, il tiro, una fase difensiva perfetta. Dove deve migliorare, per essere grandioso come Lookman, che a sua volta qualche anno fa non era sui livelli che tutti gli riconosciamo? Nelle scelte, vedi la decisione di non dare palla a Pasalic per insistere da solo all’inizio della ripresa”. Infine, un tributo di grande affetto a chi aveva lasciato nella storica capitale subalpina, ma sull’altra sponda del Po: “Bremer lo considero mio amico più che un mio ex giocatore, abbiamo passato un anno bellissimo al Torino. Se sta bene è devastante, il miglior difensore, di un altro livello rispetto a tutti gli altri”.
Si.Fo.
Marco Carnesecchi
“Una grandissima partita da parte nostra sotto tutti gli aspetti, è una fase nuova e un buonissimo punto preso fuori casa. Giocare all’Allianz Stadium, un bellissimo ambiente, continua a stimolarci. Anche se tre punti avrebbero fatto comodo, il punto ce lo portiamo a casa volentieri
MKario Pasalic
“All’inizio abbiamo sofferto il gioco della Juventus, ma aver segnato un gol nel finale di primo tempo ci ha consentito di gestire meglio il secondo. Abbiamo sofferto, è vero, ma anche creato diverse situazioni pericolose in cui potevamo segnare. In campionato, all’inizio di questo ciclo, siamo ancora imbattuti e questo è molto importante. Concentriamoci sul Bruges per prenderci i punti che ci servono dopo non aver fatto una bella partita a Parigi all’esordio”.
Berat Djimsiti
“In estate c’è stato unc ambiamento, tra nuoivi giocatori e staff tecnico nuovo. I nuoivi hanno bisogno di termpo per inserirsi, ma stiamo facendo molto bene lo stesso anche considerando i punti in più che ci sono mancati nelle prime due gare. Anche col PSG c’è servita l’esperienza, ne abbiamo tratto cose positive per la crescita”.
“Col Brugge sarà una gara diversa, nella scorsa stagione ai playoff ci misero molto in difficoltà in due gare eliminandoci. Stavolta c’è gara secca in casa e dobbiamo dare tutto per vincerla”.
“Non solo la difesa, tutta la squadra ha difeso, tutti hanno corso per i compagni. La concentrazione è stata molto alta, quando una squadra come la Juventus ti attacca ogni quindici-venti secondi bisogna anche saper stare bassi”.
“Ahanor sta facendo molto bene e s’è inserito fin dall’estate. Non sem,bra abbia 17 anni, ha già un po’ d’esperienza maturata nel Genoa: impressiona la sua fisicità, può diventare molto più forte perché ha tutto davanti”.
“Rispetto a Gasperini con Juric non è cambiato molto, del resto lavoravano insieme e lo stile di calcio è lo stesso. Il mister ci chiede di stare compatti e difendere bene nel blocco”
Ivan Juric
“Nei primi venti minuti meglio la Juve su seconda palle, rimpalli e angoli conquistati. Il rammarico è non averla chiusa con Sulemana, Krstovic e Bellanova in 3-4 palle pericolose create. Abbiamo giocato molto e non c’era la sensazione che potessimo prendere gol”.
“Continuo a rimpiangere i due punti persi col Pisa, quando avevamno creato il mondo.
pretszioni molto importanti come Hoenst, pochi minuti bene e quasi tutta la partiuta benisismo col Torino, è sveglio, vuole imparare e non molla, uno che mi ha dato una grandissima impressione per lavoraree sui paritvcolari che glki mancano, e altri ragazzi che all’inizio giocavamo meno. Per il brugge ricordiamoci il precedente…
“Kamaldeen l’ho trovato fuori squadra a Southampton, ma ha tencica, velocità e tiro, può migliorare in certe scelte e nella finalizzazione. Ma fa una fase difensiva e un lavoro sporco perfetti, sei certo che quando arretra li farà”
“Il nostro mondo è così, per anni ho fatto molto bene e nell’ultima stagione ho avuto brutti risultati alla Roma e in Premier League. Mi sento rafforzato e più bravo rispetto a quando sono uscito da Torino due anni fa”
CFRSTAMPA
“C’è mancata la qualità giusta per chiudere la partita, anche prima del vantaggio comunque abbiamo cominciato a giocare come vogliamo. Stavamo controllando e creando più occasioni. Ma non abbiamo chiuso e dobbiamo essere contenti di aver portato a casa il pareggio in dieci”.
“Da stasera dobbiamo preparare bene il Bruges, abbiamo giocatori in recupero, siamo contati dietro. L’eliminazione dello scorso inverno brucia ancora tanto anche nello spogliatoio”.
“Ahanor è un acquisto che ci ha stuzzicato molto, c’è comunque il rischio di pagarlo. Ha avuto un mese e mezze di grande down durante la preparazione, ma ha fatto una grandissima partita”.
“Creiamo occasioni, la squadra è propositiva, ma per essere sempre freschi bisogna recuperare giocatori per poter fare cambi all’ora di gioco e dare respiro ai titolari”.
“Ho buone sensazioni fin dagli allenamenti, non dobbiamo mai perdere lo spirito con cui subentra chi gioca meno. Per vincere dobbiamo essere più lucidi davanti”.
“L’idea era di mettere dentro Lookman ed Ederson includendoli pian piano nelle rotazioni, perché per giocare a questi ritmi ogni tre giorni servono più giocatori per essere ancora più competitivi”.
“Kamaldeen a Sootuhampton non era molto considerato, ma ha dribbling, il tiro, una fase difensiva perfetta. Deve migliorare dove per essere grandioso come Lookman? Nelle scelte, vedi decisione di non dare palla a Pasalic ma insistere da solo all’inizio della ripresa”.
“Bremer lo considero mio amico più che un mio ex giocatore, abbiamo passato un anno bellissimo al Torino. Se sta bene è devastante, il miglior difensore, di un altro livello”


sabato 27 Settembre 2025
