“43 anni” e non sentirli. Alla quarta sede della sua storia “dopo quelle di via Scotti e via Bonomelli, ma in via Ronzoni, il primo vero allargamento, siamo stati 35 anni”, Athaena continua a essere la signora della medicina sportiva made in Bergamo. Inaugurando “i mille metri quadrati divisi fra tre macro aree”, come sottolinea Roberta Ventura, il ramo marketing “di un’attività a conduzione e di tradizione famigliare. Siamo accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale e convenzionati col sistema sanitario di Regione Lombardia, quindi con tutta la rete di Agenzie di Tutela della Salute”. Per continuare a essere il punto di riferimento nel settore, la nuova vita ha emesso il primo vagito nel nuovissimo plesso sorto al posto delle ex Segherie Beretta, al 3 di via Martin Luther King, alle spalle della Motorizzazione Civile.
“La signora si rifà il trucco ampliando tutti i settori”, precisa il fondatore e responsabile sanitario, il dottor Vincenzo Ventura. Capostipite della dinastia giunta alla terza generazione coi sette mesi di Edoardo, figlio dell’ex ciclista professionista Valentina Recanati, Engineer che si occupa di project management di sport, grandi eventi sportivi e Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 al Pirellone, e di Andrea, il maschio della casata: “Essendo laureato in scienze motorie mi occupo principalmente di riabilitazione e di ginnastica vertebrale, ma non solo. Siamo una realtà con dodici dipendenti, ma tra collaboratori, consulenti, medici e infermieri lavoriamo in una quarantina nella ventina di vani a disposizione”. Tradizione e innovazione vanno a braccetto: “C’è ampio spazio all’high tech oltre che alla medicina tradizionale. Si tratta di una scienza che si sposa necessariamente alle nuove tecnologie: la scelta del personale e dei collaboratori a partita Iva ne tiene doverosamente conto”.
Parola al patriarca dei Ventura, per comprendere la mission societaria: “Il core business aziendale sono i certificati di idoneità alla pratica sportiva, da sempre. Oggi non siamo al punto di arrivo, ma di partenza, grazie ai miei figli Andrea e Roberta, agli sportivi che si rivolgono a noi e a tutta l’equipe – rimarca Vincenzo -. Con la scomparsa graduale della medicina scolastica, Athaena assume sempre di più il ruolo di prevenzione primaria. Poi c’è il poliambulatorio coi medici specialisti, la prevenzione secondaria: scoperta la malattia, la curiamo. Quindi, la terza macro area, la palestra, intesa non soltanto in senso riabilitativo ma soprattutto in termini di benessere e longevità”. Un tema caro all’amministrazione comunale cittadina, rappresentata dall’assessora alle Politiche Sociali, Longevità, Salute e Sport, Marcella Messina: “Questo ampliamento di Athaena è un regalo alla città di Bergamo. Al netto della storia alle spalle e dell’altissimo valore che le viene accreditato, sposa quella tra le mie competenze amministrative che mi sta più a cuore. Perché mette al centro il principio di ‘città longeva’ a cui stiamo lavorando: non ci sono solo i giovani atleti da affiancare nella crescita e nell’accompagnamento allo sport, ma anche l’idea dell’invecchiamento in salute del cittadino focalizzato sul miglioramento della qualità della vita. Per questo Athaena è un presodio sociosanitario ad alto valore sociale”.
Ci sono anche testimonial d’eccezione, come quello che tirava la bomba negli anni ottanta della risalita dell’Atalanta dall’inferno della C1 al paradiso della serie A: “Vincenzo e io ci conosciamo da una vita, del resto sono a Bergamo da più di quarant’anni. Abbiamo approfondito l’amicizia e i rapporti professionali quando allenavo le giovanili a Trezzo. E comunque Athaena continua a essere la mia visita di controllo di rigore”, la testimonianza di Marino Magrin, reduce dal venerdì 17 del compleanno numero 118 della dea tra gli eroi della balconata Sud.
Al taglio del nastro, tra giocatori della Over 40 provinciale come Marco Morotti della Olfez e Daniele Regazzoni dell’Azzanese, gente che le visite le fa dai Ventura da sempre, anche l’europarlamentare selvinese Lara Magoni, argento mondiale in slalom speciale a Sestriere ’97 ed ex sciatrice di vaglia. “Enzo, io lo chiamo così, era il mio medico e il mio incubo. Scio fin da piccolina, da un’età in cui non si va tanto volentieri dal dottore, quindi la visita per l’idoneità mi toccava. Lo conosco da 45 anni e so quanto vale – le parole dopo aver lavorato di forbici davanti alla nuova sede -. Gli esami per il rilascio dei certificati sono un’opportunità, l’ho scoperto col tempo, nel segno della prevenzione. Se si ha una malformazione, il medico dello sport la scopre in tempo. Per me Athaena ha sempre significato sicurezza, mi ha seguita nel mio percorso di crescita umana e sportiva. Funziona come una squadra, perché lo è: insieme si vince, la passione rende grandi”.
Un’attività che si fonda su triadi valoriali: “Identità, valori e impegno. Passione, competenza e visione”, come ricorda Valentina presentando le novità in casa Ventura. Dulcis in fundo, tra le centinaia di convenuti, il parere dello specialista, un partner d’eccezione come il dottor Roberto Rusconi, presidente di Habilita: “Questa nuova iniziativa avrà il successo che merita. Enzo ha competenze, entusiasmo e passione. La sede è all’altezza delle dimensioni raggiunte da un’attività che fa del benessere il suo obiettivo”.


mercoledì 22 Ottobre 2025

