10a serie A – Udine, Bluenergy Stadium – sabato 1° novembre (ore 13)
Udinese – Atalanta 1-0 (1-0)
UDINESE (3-5-2): Okoye sv; Bertola 7 (30’ st Palma 6), Kabasele 7, Solet 7; Zanoli 6,5 (31’ st Ehizibue 6,5), Ekkelenkamp 7 (24’ st Piotrowski 6), Kallstrom (cap.) 7, Atta 8, Kamara 7; Zaniolo 7,5 (24’ st Bayo 6), Buksa 6,5 (41’ st Zarraga sv). A disp.: 1 Nunziante, 90 Sava, 93 Padelli; 2 Goglichidze, 33 Zemura, 77 Rui Modesto, 4 Lovric, 38 Miller, 7 Gueye, 17 Bravo. All.: Kosta Runjaic 7,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6,5; Kossounou 6 (40’ st Brescianini sv), Hien 5,5, Djimsiti 5,5; Zappacosta 6, Ederson 6, Pasalic (cap.) 5,5, Zalewski 5 (32’ st Bellanova 6); Samardzic 5 (32’ st De Ketelaere 5,5), K. Sulemana 5 (14’ st Lookman 5,5); Scamacca 5 (14’ st Krstovic 5). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 40 Obric, 69 Ahanor, 47 Bernasconi, 6 Musah. All.: Ivan Juric 5.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 (Yoshikawa di Roma 1, Ricci di Firenze; IV Calzavara di Varese. V.A.R. Serra di Torino, A.V.A.R. Piccinini di Forlì).
RETE: 40’ pt Zaniolo (U).
Note: pomeriggio coperto, spettatori 20.167 di cui 6.345 paganti (incasso 134.017 euro) e 13.822 abbonati (quota partita 148.252 euro) per un incasso complessivo di 282.269 euro. Ammoniti Kamara, Krstovic, De Ketelaere ed Ederson per gioco scorretto. Tiri totali 11-5, nello specchio 5-1, parati 4-0, respinti/deviati 2-3. Corner 5-4, recupero 1’ e 4’. Udine – E meno male che Ivan Juric alla vigilia era ancora arrabbiato per il primo tempo a Cremona. Quello in casa dell’Udinese è stato il peggio del peggio: squadra lunga, tempi di gioco sbagliati, lentezza e prevedibilità a pacchi. Nella ripresa, poco, troppo poco. Il volto noto Nicolò Zaniolo insieme al piattone sinistro in scia a Kamara sul lancetto di Ekkelenkamp apre pure lo score, senza sapere di averlo chiuso, addensando nuvoloni bianconeri sull’Atalanta, sconfitta per la prima volta in campionato dopo cinque pari di fila su sette totali e le sole due vittorie con Lecce e Torino lontanissime (14 e 24 settembre). La crisi di gioco, oltreché di risultati, oggi s’è palesata per la prima volta in modo eclatante. Non è servito, se non per confermare di avere la testa alla Champions mercoledì prossimo al Velodrome, il turnover abbastanza sostanzioso di cinque giocatori rispetto al buon 1-1 col Milan di martedì scorso lasciando CDK-Ademola inizialmente fuori.In avvio, piuttosto noioso, due angoli di fila con Djimsiti a provarci, ma anche un disimpegno di Scamacca troppo corto per Pasalic con Atta a innescare Kamara, che si allarga anziché tirare diritto agevolando la spazzata di Kossounou. Alle soglie del quarto d’ora Hien deve uscire su Atta, poco più tardi invece Carnesecchi deve dire di no all’ex Zaniolo in due tempi appena da fuori sullo scambio con Ekkelenkamp. Lo stesso fantasista d’attacco sul la di Kabasele slalomeggia calciando addosso al braccetto ivoriano anziché porgerla ad Atta che sugli sviluppi (17’) non chiude bene il destro. Se al ventesimo il portiere riminese la scampa bella difendendo l’angolino da Kamara, seccata mancina dalla lunghissima, un tris cronometrico più tardi viene annullato il vantaggio di Sulemana al volo di sinistro su ammollo di Zappacosta entro il lato corto per la posizione irregolare di partenza del medesimo sul primo tocco in avanti di Samardzic, penultimo a rigiocare la sfera ai limiti dell’area insieme al centravanti romano. Al 38’, dopo lunghe scene mute, a parte lo schema di Atta (fallo di Hien su Baksa) per l’alzata del pendolino sinistro col piede debole, il disimpegno errato di Kallstrom innesca Scamacca che allarga per Samardzic, altro ex di lusso, in difficoltà a girarsi per lo scarico a Ederson che colpisce Kabasele nelle parti basse. Quindi la combinazione per il vantaggio di casa e il bis sventato dal riminese tra i legni (43’) staccando dall’incrocio il destrone incrociato dalla distanza del regista friulano. Al rientro dal tunnel Ederson va via a tutti tranne alla diagonale di Bertola (3’). La barriera dice di no a Scamacca ed è nuovamente il braccetto destro di testa a concedere solo il corner, mentre Zalewski e Kamaldeen scollinato il decimo palesano una volta di più le loro difficoltà riuscendo a buttare via una rimessa laterale alta con palla oltre il fondo quando viene crossata dal ghanese peraltro in posizione sospetta. Zaniolo da fermo da oltre 25 metri telefona per la presa di Carnesecchi (13’), la catena dell’ivoriano col sorano non combina nemmeno per scherzo e il mister inserisce LookmanKrstovic per Dino-Scamacca. Al 17’ il montenegrino viene contrastato da Kabasele in scivolata fallendo il pari sul pallone di Zappacosta, lanciato da Ederson. Un rimorchio semplice semplice. Al 21’ l’apripista che non sa ancora di essere il match winner tenta di chiudere il triangolo con Ekkelenkamp, borseggiatore di un Pasalic imbambolato, pretendendo troppo dal compagno lanciato alla destra dell’area, ma che strizza. Krstovic non trova di meglio di un cartellino speso sul perno locale e di farsi rubare da Kamara la palla passatagli in ripartenza da Lookman a ruota di un anticipo di Ederson (28’) e il ribaltamento Atta-Bayo per fortuna dei bergamaschi trova la conclusione alta e dritta dal defilato attaccante di riserva di casa. La Dea non ne ha, è sotto dal punto di vista fisico-atletico, per non parlare della precisione latitante che vanifica la chance di Pasalic sull’attrezzo dal fondo di Kossounou che però ha varcato la linea (34’). Sono già entrati De Ketelaere e Bellanova che conquistano un angolo: batte Zappacosta dalla sinistra, il parabiaghese calcia al volo dal limite sulla respinta di pugno di Okoye e tocca all’onnipresente Atta salvare davanti alla riga di porta (36’). Nel finale, ancora sottotono, Ederson prende il giallo in chiusura su Ehizibue in asse con Bayo e Piotrowski scaglia una bomba su punizione alta di poco. Meglio pensare a Marsiglia.
Simone Fornoni