Una vittoria all’ultimo respiro, Samardzic al 90’, è ancora più bella dentro la bolgia del Velodrome. Una partita dove è successo il finimondo: un gol annullato a Lookman, un fallo di braccio di Ederson, il contropiede di Samardzic che infila con una palombella Rulli, di conseguenza marsigliesi, giovani e vecchi, donne e ragazzini, in subbuglio per il rigore non concesso, senza dimenticare la parata finale di Carnesecchi che ha respinto l’assalto dell’Om. E per elettrizzare, ancor di più la notte di Marsiglia, il bisticcio, eufemismo, in Eurovisione, tra Lookman, quando è stato sostituito al 75’, e Juric con Moioli a far da paciere. Una serata a Marsiglia da ricordare. Anche per il viaggio in Champions. Un’Atalanta perfetta, al massimo della sua organizzazione tecnica e tattica grazie alle scelte di Juric. Eppure sorge un interrogativo: perché questa imprevista metamorfosi e i perigliosi alti e bassi che annebbiano certezze a non finire? Brutta a Cremona, efficace e bella col Milan, di nuovo bruttissima a Udine. Una prestazione di forza, sostanza e bel calcio. L’Atalanta con una perfetta organizzazione di gioco sorprende l’OM di De Zerbi, schierato, almeno all’inizio, con uno strano 5-4-1 che poi cambia in fretta con 3-4-3. Dunque, Juric stupisce e manda in campo il tridente De Ketelaere-Krstovic-Lookman, poi in difesa davanti a Carnesecchi Kossounou, Djmsiti, Ahanor e lascia in panchina Hien, laterali Bellanova e Zappacosta, in mezzo recupera de Roon a fianco di Ederson e l’altra sorpresa della serata Pasalicsiede in panchina, De Zerbi propone in difesa, almeno in avvio, davanti a Rulli, Murillo, Aguerd, Pavard, Egan-Riley e Garcia; a centrocampo O’Riley e Hojbjerg, davanti il tridente Greenwood, Paixao, Aubameyang. E’ l’Atalanta a prendere il sopravvento con movimenti efficaci: triangolazioni, palleggi magari sporchi ma vincenti, verticalizzazioni improvvise sfruttando il buco centrale della difesa marsigliese. E da una di queste verticalizzazioni l’Atalanta costruisce la prima palla gol: Lookman lancia Krstovic, steso in area da Rulli. Rigore che De Ketelaere calcia alla sinistra di Rulli, pronto a deviare in angolo. L’Atalanta continua a giocare, il Marsiglia si sveglia e Hojbjerg, su assist di Greenwood, dal limite dell’area calcia alto. In difesa Ahanor, Kossounou, poi sostituito da Hien perché ammonito, e Djimsiti non commettono errori, anzi. Non mancano mosse decisive del tipo: lanci lunghi di Carnesecchi per Krstovic che di testa e di piede li prende tutti, quasi sempre in anticipo su Egan-Riley e permette di alzare la squadra ed iniziare le offensive. Sia nel primo che nel secondo tempo. L’OM sente la spinta del Velodrome ma non basta perché la Dea è attenta, concentrata e caparbia nei duelli e in area c’è sempre un nerazzurro ad evitare guai. Succede a Bellanova a Ederson e a Djimsiti, salvatori della patria atalantina, davanti a Hojbjerg, a Greenwood e a Aubameyang. Spuntano le occasioni e al 24’ del secondo tempo arriva il gol: Pasalic, in campo all’inizio di ripresa al posto di De Roon, vince un contrasto a centrocampo e appoggia a Krstovic che allarga a De Ketelaere, pallone allo scattante Bellanova, cross rasoterra e, dall’estrema sinistra, Lookman insacca. Dopo una verifica del Var il gol viene annullato per fuorigioco del centravanti atalantino all’inizio dell’azione. De Zerbi cerca di muovere le sue pedine con gli ingressi di Vaz e Angel Gomes e l’OM va all’assalto finale, in una mischia in area Ederson controlla il pallone che schizza sul braccio largo mentre i giocatori del Marsiglia protestano l’azione continua, Pasalic rilancia per Samardzic entrato insieme a Scamacca al posto di De Ketelaere e di Krstovic, salta O’Riley e infila con una palombella spettacolare Rulli. Proteste a non finire per il possibile rigore, Sanchez, dopo un breve consulto col Var, decreta il gol. Sei minuti di fuoco e tocca a Carnesecchi salvare il risultato, deviazione di Hien su gran botta di Grenwood. Stavolta voti da dieci e lode per tutti gli atalantini.
Giacomo Mayer


giovedì 6 Novembre 2025
