di Matteo Bonfanti
Magari sono solo viaggi miei, di un uomo dalla curiosità esagerata. Eppure ve li racconto, chissà mai che in rete ci sia un altro come me. Oppure scopro che siamo tutti così e faccio una rubrichetta da brividi. Perché io di questa cosa ho sempre avuto la fissa: sapere cosa succede dopo l’ultima pagina di un libro. Leggevo “L’amore ai tempi del colera” e mi mettevo al lavoro per cercare il numero di telefono di Gabriel Garcia Marquez. Che poi non trovavo perché allora non c’erano né internet né facebook e beccare qualcuno, per di più famoso e straniero, era praticamente impossibile. Ma tentativi ne facevo perché volevo sapere che fine aveva fatto Florentino una volta che il romanzo era finito. Lui e Fermina si erano messi finalmente insieme coi sacri crismi? Era durata? Oppure si erano subito lasciati?
All’inizio erano solo i libri. Poi sono peggiorato. E ho iniziato a farmi domande anche sui film e sulle canzoni. Lei si affaccia alla finestra quando Jovanotti le finisce di cantare Serenata Rap? Lo invita a casa sua? Fanno l’amore? E, soprattutto, lei chi è? E’ sua moglie, Francesca, o un’altra, un’amante? Cesare Cremonini trova uno straccio di donna durante uno dei suoi giretti in Vespa per i colli bolognesi? E l’uomo che cammina sui pezzi di vetro? Lei decide di amarlo quando lui le offre il suo ultimo tentativo di stupire e le dice: “non lasciarmi ferito”? E il passerotto resta o va via? E Baglioni con la ragazza dalla maglietta fina? Che tipo di rapporto hanno messo in piedi negli anni? Litigano? E quel là che prende una donna, la tratta male, lascia che lo aspetti per ore, non si fa vivo e la chiama facendole capire che è un po’ un favore? Come sta adesso quello stronzone lì? Si è messo pure a menarla sta povera fidanzata?
Quesiti importanti. Ma senza risposta. Almeno fino a questa settimana, l’alba di un periodo nuovo per me e per ogni persona che ha la mia sindrome del post chanson. Mi sono alzato e ho acceso la radio per darmi la necessaria carica, quella che serve per affrontare lo strazio mattiniero che è lavarsi le ascelle, i piedi e i denti. Su Radio Italia “Sara, svegliati è primavera”. E io a fumare e a pensare. Perché Venditti alla gestante fa delle promesse di matrimonio. Riassumo la vicenda per chi non la sapesse, per i pochi che non l’hanno mai sentita: Antonello la mette incinta, gli dà un sacco di consigli perché a sto bambino ci tiene, ma, come ogni uomo sulla faccia delle terra, cerca una scusa per non impegnarsi troppo. Venditti si sente giovane e poi canta. E’ vero, è tanto tenero, ma sotto sotto si intuisce che ha ancora voglia di sbigolare in giro. La giustificazione per non mettere su famiglia la trova negli studi. E dice a Sara che si deve laureare, pur garantendole che una volta diventato dottore la sposerà. E’ successo davvero?
No e dispiace per tutti gli ascoltatori che da anni credono al bravissimo cantautore di Roma. Le sue erano promesse da marinaio. A rivelarcelo Giulia Pinna, l’addetta stampa dell’Aurora Seriate, che quando era in Erasmus a Madrid era coinquilina di Piero, ex compagno di classe del famoso figlio di Sara. Che non si è mai sposata ed ha tirato su il figlio da sola. Le siamo vicini. Ma la domanda è un’altra: la donna, ormai anziana, va ancora in giro in motorino? Chi sa, parli. Sarebbe un gran bel regalo.