Ogni volta che leggo della Sirmet Telgate penso al Milan di Capello, il mio primo amore calcistico per via dell’incredibile fede di mio padre, Marco, e di suo fratello, mio zio Franco che ora non c’è più. Quella squadra era incredibile eppure a ogni sessione di mercato veniva puntualmente rinforzata nonostante fosse una banda di mostri, un’incredibile compagine di santi del dio pallone. Lo stesso succede adesso in Promozione, Girone C. La capolista è fortissima? E’ in vetta strapazzando ogni avversario incontri sulla sua strada? Non importa, gli uomini mercato della Sirmet aggiungono altri campioni. Hai Frassine che segna e inventa ogni santa domenica? Non importa ed ecco l’ingaggio di Sala e Bentoglio, due che in questi anni hanno regalato mille emozioni agli appassionati del nostro calcio. E poi Facchinetti e Maffi,  due giganti, il meglio che c’è in giro.
Solo applausi, quindi, al neonato club che ha dirigenti insaziabili, gente sveglia che in estate ha costruito una rosa da urlo, ulteriormente migliorata a dicembre. Ok i nuovi, che faranno fare un ulteriore salto di qualità, ma adesso parliamo di chi ha permesso ai Blues di conquistare il titolo di campione d’inverno. Dai nostri voti l’elemento chiave è Trovò, classe 1990, difensore dotato di tecnica cristallina, intelligenza, classe, insomma un riferimento per tutti, pedina a cui mister Forlani non rinuncia mai. Poi Frassine, trentenne dall’impressionante capacità realizzativa, quindi Longo, che è del 1984, ma che corre come un ragazzino e detta i tempi alla squadra, regalando geometrie che manco Nainggolan alla Roma.
Poi, va detto, che se una formazione fa 36 punti in quindici partite in un girone di Promozione complicatissimo, che pare l’Eccellenza tanti fenomeni ci sono in ogni squadra, un applauso bisogna farlo a ogni ragazzo. Quindi inchiniamoci a Gherardi, portiere che sa rendere facili parate difficilissime, a Corna, Cambiaghi, Serafini, Zucchinali, Metelli, Terzi e Fenaroli senza scordare chi nel sontuoso 3-0 alla Juventina Covo è restato in panchina, ossia Prandini, Carrara e Benis. Ovviamente non va scordato Forlani, mister che conquista punti su punti, tra l’altro con un gioco meraviglioso, e gli allenatori che mi stanno leggendo lo sanno che vincere da favoriti è una delle cose più difficili che esistano, nel pallone come nella vita.
Girone d’andata da sogno, l’impressione è che il meglio debba ancora venire, Pradalunghese permettendo, un bell’osso che per colmare il gap si è assicurato Matteo Bonomi, un altro fuoriclasse nel Girone C di Promozione, il paradiso del calcio bergamasco nella stagione di grazia 2017-2018.
Matteo Bonfanti