AlbinoLeffe – Bassano Virtus 0-0
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6; Zaffagnini 6, Gavazzi 6,5, Mondonico 6,5; Gusu 6, Agnello 6, Nichetti 6 (29′ st Di Ceglie 6), Giorgione 6,5, Gonzi 6 (44′ st Coppola sv); Montella 5,5, Kouko 6 (29′ st Colombi 5,5). A disp.: Esposito, Pellicanò, Sbaffo, Ravasio, Badan, Bonfiglio. All.: Alvini 6.
BASSANO (4-3-2-1): Grandi 6,5; Bonetto 6, Pasini 6, Bizzotto 6,5, Karkalis 6; Zonta 6,5, Salvi 6, Proia 6 (18′ st Tronco 6); Venitucci 5,5 (1′ st Razzitti 5,5), Minesso 6; Diop 6 (32′ st Fabbro 6). A disp.: Costa, Andreini, Gashi, Popovic, Zarpellon, Romagna. All.: Colella 6.
Arbitro: Pashuku di Albano Laziale 6 (Barone di Roma 1 e Rizzotto di Roma 2).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 1.111 di cui 80 paganti (tagliandi emessi 171, incasso 1.102 euro) e 940 abbonati (quota 4.597 euro). Ammonito Montella per gioco scorretto. Corner 5-1, recupero 0′ e 4′.

Bergamo – Davanti non si batte chiodo, la solidità c’è, la minima dose di strizza risponde presente, lo score con una pari grado (2 lunghezze in più) è scontato. A quota 31 si respira sempre aria di playoff, ma certamente gli occhiali inforcati davanti al pubblico amico col Bassano Virtus non insufflano aria di certezze lassù in alto nei polmoni dell’AlbinoLeffe.
Il menù della vigilia del dopopranzo dice 32 a 30 per gli ospiti, che rispetto all’andata hanno in panca Colella al posto di Magi e, sul versante di casa, un Giorgione in più al rientro da due turni di squalifica a fronte di un Solerio acciaccato alla voce new entry di gennaio. Proprio il sannita parte a spron battuto guadagnandosi la punizione sul centrosinistra e il successivo angolo su cui Mondonico (6′) prende l’ascensore mancando la mira di poco. Il cronometro si triplica e, dopo una gestione locale a suon di giropalla, un borseggio di Kouko innesca il filtrante del mazarese Agnello dalla tonnara al limite per il cross basso dal fondo di Gusu salvato in corner in scivolata da Bizzotto in anticipo sul centrattacco. A metà tempo tocca a Montella (destro fiacco dai diciotto metri) e ancora alla mezzala duracell col 17 sulla schiena, senza mira, mentre di là Karkalis (28′) sbatte contro il muro bluceleste dalla lunga. Botta e risposta tra 34′ e 35′, quando Diop sferra la girata mancina sulla scodellata di Salvi respinta da Zaffagnini e sul terzo tiro della bandierina seriano (di Giorgione, dalla destra) guadagnato dall’ivoriano la sponda di Gusu prolungata da Gavazzi accarezza la fronte di Montella: Grandi vola, ma è la sbandierata dell’assistente a vanificare lo slancio del napoletano. A sette dalla pausa la timida risposta veneta, con Diop a spizzare debolmente il traversone di Pasini.
Nella ripresa – 4-4-2 per lo stratega dirimpettaio – si affaccia ancora il centravanti altrui, al 3′, sullo spiovente di Zonta, ma lo spazio per girarsi è quel che è e il bersaglio troppo in basso. Sta di fatto che i bergamaschi faticano a mantenere il forcing costante e al 13′ ancora la mezzala ex Inter, dirottata in corsia, sforna un manicaretto teso che capitan Gavazzi getta nella spazzatura in estirada. Non restano che le situazioni inattive, ovvero il calcio dal lato del beneventano su cui piove di nuovo dal cielo l’omonimo del Baffo di Rivolta: è il ventesimo e l’estremo giallorosso toglie la ragnatela dall’angolino alla sua destra, il rimpallo sull’omonimo dell’Aeroplanino produce una stincata da un passettino sull’esterno della rete. Succede pochino fino a sei dal novantesimo, quando sull’apertura di Giorgione Gusu cozza contro Bizzotto prima di conquistarsi il corner. Al 42′ ci prova Agnello da fuori, poi il Grande Rischio a tiro di recupero: Coser manca l’uscita sull’ammollo di Minesso, Coppola con la diafonale sfiora di fronte l’autogollonzo da flipper e la traversa aiuta Mondonico ad allontanare la minaccia. Giusto così. Per la prossima giornata si va a Trieste: un altro pomeridiano di sabato, sperando che la bora soffi ancora in direzione della post season.
Simone Fornoni