Doveva essere Almé in fuga per la vittoria (del campionato), con Vicari e Franchini là davanti a fare il diavolo a quattro ogni partita. Invece nel girone E di Prima i gialloverdi, che va detto, dopo un inizio stentato, da un paio di settimane hanno iniziato a volare, il preventivato vuoto non l’hanno fatto. Anzi, la prima vera fuga è di qualcun altro, ossia del Città di Dalmine, banda di ragazzotti di talento, in vetta dall’inizio della stagione, reduce dall’ennesima domenica bestiale in cui i giocatori di mister Frigeni (quello bravissimo, ex Bergamo Longuelo) hanno rifilato quattro pappine al Mozzo di Gatti, allenatore che non è di certo uno sprovveduto.

Dalmine avanti tutta, con un ruolino di marcia che in Italia sta tenendo solo la Juventus in Serie A. Merito di tutti, un pochino di più di chi la mette ogni benedetta domenica di calcio. Parliamo di Andrea Locatelli, campioncino classe 1990, già a nove centri stagionali, doppietta da fenomeno a Mozzo, gli altri sette gol uno più bello dell’altro. Accanto a lui, che l’anno passato ha fatto 31 gol con la maglia della Brembatese, una squadra fortissima in difesa (Viscardi, Cereda, Ruggeri, Ambrosini, Viviani e Dorini stanno regalando al club dalminese prestazioni perfette), un centrocampo di lotta e di governo (Rota, Fusini, Dorini e Lussu) e due spalle, Baracchetti e Tintori, che in questo momento hanno colpi da play station. Da urlo chi è in campo, ma anche chi subentra quando agli avversari viene il fiatone, vedere per credere Cisse, giocatore dalla velocità mostruosa, e Provenzi, classe da vendere, unita a carisma e determinazione.

Succede così che la capolista viaggi alla media di tre gol a partita, regalandosi poker su tutti i campi della Bergamasca, con l’unica eccezione il sette ottobre a Torre Boldone, il solo pareggio, 0-0, di una stagione iniziata con l’acceleratore costantemente tirato al massimo. Sei vittorie su sette gare giocate, due punti di vantaggio dal sorprendente Azzano, squadra bellissima che merita un articolo a parte, cinque lunghezze in più dalle corazzate Loreto e Calvenzano, sei, appunto, dall’Almé.

E qui si apre il discorso della settimana: a leggere i nomi in rosa, l’Almé ha il dovere di vincere il campionato, la sola cosa da capire è se sei lunghezze di distacco non siano già troppe, visto quanto corre il Città di Dalmine. Tantissimo, come sempre capita nel pallone, sarà la sfida nella sfida tra i bomber delle due formazioni. Di Locatelli abbiamo già parlato, di Franchini e Vicari, coppia che farebbe scintille persino in Eccellenza, non ancora. Possiamo solo dire ai nostri lettori che i due meravigliosi attaccanti bergamaschi si sono messi a fare gol e magie e la capolista è avvisata, portare a casa il salto in Promozione non sarà una passeggiata. Domenica il Città di Dalmine ospita il Calvenzano, terza forza del campionato, in una sfida che si preannuncia delicatissima, l’Almé va in casa di un Paladina che ha cuore e coraggio da vendere perché è una squadra giovane e piena zeppa d’entusiasmo. Il turno nel girone E si preannuncia da brividi, fortunati noi che ve lo racconteremo.

Matteo Bonfanti