Atalanta – Roma 1-4 (0-1)
ATALANTA (4-3-3): Gelmi 5; Bergonzi 6, Okoli 5,5, Guth 5,5, Brogni 5; Gyabuaa 6,5, Da Riva 5,5 (14′ st Panada 6), Cortinovis 5,5 (28′ st Ghislandi 6); Colley 6 (45′ st Kobacki sv), Piccoli 6, Cambiaghi (cap.) 5,5 (14′ st Traore 7). A disp.: Ndiaye, Dajcar (p), Heidenreich, Milani, Ruggeri, Signori, Finardi, Ghisleni. All.: Massimo Brambilla 5,5.
ROMA (4-3-3): Cardinali 6; Parodi 6 (41′ st Nigro sv), Trasciani (cap.) 7, Bianda 7, Calafiori 6,5 (41′ st Semeraro sv); Simonetti 8, Tripi 6,5, Sdaigui 6 (19′ st Darboe 6); Riccardi 7,5, Tall 6,5 (23′ st Estrella 7), D’Orazio 7 (41′ st Buttaro sv). A disp.: Zamarion, Boer (p), Plesnierowicz, Santese, Cancellieri, Zalewski, Milanese. All.: Alberto De Rossi 7,5.
Arbitro: Bitonti di Bologna (Pragliola di Terni, Valletta di Napoli).
RETI: 25′ pt Tall (R), 15′ st Simonetti (R), 22′ st rig. Piccoli (A), 31′ st Simonetti (R), 34′ st Riccardi (R).
Note: giornata soleggiata, spettatori 400. Ammoniti Simonetti e Trasciani per gioco scorretto, Colley e Riccardi per reciproche scorrettezze. Occasioni 10-12, nello specchio 3-8. Corner 3-4, recupero 2′ e 4′.

Zingonia – Quando la prima della classe a metà settimana viaggia con una marcia in meno, l’avversario di turno sgomma e mette la freccia. E la vendetta è uno schiaffo a quattro dita. La Primavera dell’Atalanta va sotto in mezzo al guado del primo tempo nel quarto di finale di Coppa Italia e la Roma, presentatasi a Zingonia si presenta la Roma come l’anno scorso ma con esito opposto: alle semifinali del 5 e 19 febbraio ci va la Lupa, contro il Verona che ha vinto 3-1 a Frosinone.
Entro il 3′, dopo il lancio di Cortinovis che vede Cardinali anticipare Piccoli, due angoli da sinistra di D’Orazio innescano in gioco aereo Calafiori e Sdaigui: nel primo caso Da Riva alza ancora in fallo di fondo con la sommità del capo, nel secondo Cambiaghi stoppa di petto accovacciandosi sulla linea. La punizione di Colley al 6′, fuori misura, non replica la prodezza in campionato al “Tre Fontane” del 10 novembre scorso (Riccardi, Cambiaghi, Sdaigui, Gyabuaa e Tall gli altri marcatori del 3-3; nel 4-0 del 23 gennaio 2019 a segno anche Kulusevski, Piccoli e Traore); meglio la fotocopia che lambisce l’incrocio al 17′. I giallorossi puntano sulle ripartenze e al 25′ la doccia tiepida è la deviazione sottomisura di Tall, imbeccato da destra da Riccardi, finita nell’angolino nonostante l’opposizione di Okoli. Due giri di lancetta e Simonetti inserendosi non pesca il jolly, un altro e sulla conclusione murata di Cambiaghi ci prova di mancino senza bucare il palo di competenza del portiere ospite.
Scollinata la mezz’ora da un poker cronometrico è l’ala destra altrui a non sorprendere Gelmi dai venti metri, mentre un paio di lancette dopo l’altra estrema nel gioco a due sgancia la volée dritta sui tabelloni e un’ulteriore ancora l’autore del vantaggio prova il bis da fuori in asse con Tripi. A un settebello dalla pausa la combinazione Gyabuaa-Cambiaghi sortisce solo il primo corner, lo stacco di Guth al 43′ accompagna a lato lo spiovente da piazzato del terzino destro nerazzurro. La ripresa si apre col nuovo tentativo di D’Orazio che chiama Gelmi al tuffo dalla sua zolla (2′), poi Piccoli calcia leggermente defilato verso destra sull’errore di alleggerimento di Sdaigui ma alza la mira. Tra 7′ e 8′ Riccardi continua a seminare scompiglio, servendo a rimorchio l’ingrato Sdaigui e quindi provandoci di suo col mancino: la palla non si abbassa nemmeno stavolta, come del resto all’11’, anche se il vero problema è che al 10 ospite non riesce mai a lavarla anima viva. Il centrattacco di Sorisole sale in cielo, sbagliando la schiacciata, sulla sovrapposizione crossata di Colley a Gyabuaa, e dal non riuscire ad azzeccare il tredici si passa al raddoppio sul gobbone, perché Gelmi va con la mano aperta sul sinistro di Simonetti al quarto d’ora, servito all’indietro dall’ala sinistra sull’apertura dell’omologo dall’altra parte, senza fermare una traiettoria non certo irresistibile.
Siamo al fuoco di paglia: al 21′ proprio il firmatario del due a zero romanista aggancia in piena area la new entry Traore dopo uno slalom ubriacante e Piccoli può trasformare dal dischetto. Il tempo di un salvataggio di stinco di Trasciani (26′) sul rigore in movimento di Gyabuaa, servito dall’ivoriano in uno schema che con l’ingresso di Ghislandi diventa un 4-2-3-1, e l’errore è dietro l’angolo, perché Brogni cicca il disimpegno in orizzontale innescando l’appoggio di Estrella per la mini volata e l’appoggio da dai e vai in chiusura di triangolo del doppiettista del mercoledì per poi perdersi Riccardi (evitato pure il portiere di casa) sul sigillo finale imbeccato dalle retrovie da Tripi. Il calcio franco di Traore allo scadere termina alto.
Simone Fornoni