Alla fine, nella mattinata di mercoledì 9 settembre, la tanto attesa ufficialità è arrivata. Cristiano Piccini entra a far parte della famiglia Atalanta, per adesso riempiendo la casella lasciata vuota dalla cessione di Timothy Castagne al Leicester City. L’esterno fiorentino, che ha già sostenuto le visite mediche di rito, giunge dal Valencia con la formula del prestito annuale: la società nerazzurra potrà riscattarlo dopo il 30 giugno 2021 a una cifra imprecisata, dai 3 ai 6 milioni di euro.

Il giocatore, a quanto pare, offre garanzie dal punto di vista fisico nonostante la frattura della rotula del ginocchio destro che ne ha ridotto a soltanto due, nelle prime due giornate della Liga spagnola, le presenze nella scorsa stagione. L’affare s’è concluso a stretto giro di posta dopo il fallimento della trattativa per il romanista Rick Karsdorp, frenato dalle commissioni eccessive richieste dagli agenti, e del rallentamento per la pista del cavallo di ritorno Davide Zappacosta dal Chelsea. Nato a Firenze il 26 settembre 1992, 3 presenze in Nazionale dopo le esperienze dall’Under 19 all’Under 21, Piccini è un prodotto dei settori giovanili di Sporting Arno e Fiorentina.

Il 5 dicembre 2010 l’esordio in serie A a Cagliari, quindi i prestiti con Carrarese, Spezia e Livorno prima di giocare con Betis Siviglia (3 stagioni), Sporting Lisbona e quindi Valencia, vincendo una Coppa di Lega portoghese e una Copa del Rey. La scorsa annata, per lui, solo due presenze nella Liga spagnola prima di fratturarsi la rotula del ginocchio destro a fine agosto. “Benvenuto Cristiano!”, conclude la nota sul sito atalantino.