ZingoniaL’Ajax tatticamente è molto diversa da noi. Come sarà completamente all’opposto la partita: molto più aperta di quella contro la Sampdoria, squadra racchiusa in difesa e col contropiede”. Le ragioni di una e più differenze profonde: dopo il ko casalingo coi blucerchiati, secondo di fila dopo Napoli, Gian Piero Gasperini indica alla sua Atalanta la via della conferma della vetta del girone D di Champions League: “I nostri avversari hanno appena vinto 13-0 col Venlo, ma erano in salute anche contro il Liverpool pur avendoci perso – il pensiero del mister in videoconferenza da Zingonia -. In Eredevisie può permettersi di sperimentare soluzioni diverse. Qui però è tutt’altra storia: abbiamo molte speranze di poterla rendere loro la vita difficile”.

GASPERINI: MALEDETTO CORONAVIRUS. Il club bergamasco è alla sua prima volta nella coppa dalle grandi orecchie a casa propria, al Gewiss Stadium: “Mi rincresce di dover affrontare questa seconda Champions League senza pubblico, ma la pandemia sta togliendo a tutti: è un fatto mondiale, non si sa quando finirà. Resta la soddisfazione di poterlo fare a Bergamo dopo aver dovuto emigrare a Reggio Emilia e poi a San Siro per le competizioni europee”.

L’AJAX E LA TATTICA. “Dal punto di vista tattico l’Ajax è un laboratorio di soluzioni diverse e innovative in campionato, un po’ meno in Champions dove il livello è più equilibrato. Come società resta un mio punto di riferimento sotto l’aspetto delle idee, perché ne propone di molto efficaci – spiega il Gasp -. Non ci troveremo davanti la Sampdoria: Ten Haag attacca con molti più uomini e dovremo badare anche alla loro forza d’urto, restando efficaci sia davanti che dietro. Di sicuro sarà un confronto apertissimo. E comunque, sia che si vinca che si perda, nel calcio bisogna riguardare ai propri errori e poi pensare subito alla sfida successiva”.

GASPERINI E LE SCELTE. Tempo di scelte obbligate in formazione, visto lo strappo all’adduttore sinistro di Marten de Roon, figlio della fastidiosa battuta d’arresto con Quagliarella e compagni: “La sua è un’assenza importante per il valore del giocatore, ma abbiamo già giocato senza di lui. Magari facendo anche molto bene, come in campionato. Non ne rimaniamo spiazzati. Miranchuk ha già giocato in Danimarca, quindi è disponibile perché recuperato”.

HATEBOER, UN OLANDESE CONTRO L’OLANDESONA. Hans Hateboer, intervenuto in conferenza stampa col suo allenatore, si trova a giocare al cospetto della massima espressione calcistica dei Paesi Bassi: “E’ un peccato che non ci siano tifosi, famiglia e amici. Giocare contro l’Ajax per un olandese fuori dall’Olanda è bello, ma stavolta avrà un sapore diverso”. Un giudizio su un compagno di Nazionale: Daley Blind è forte, molto intelligente, non si sa se farà il terzino, il centrale difensivo o a centrocampo: sa leggere bene la partita. Ma non c’è solo lui di qualità, dobbiamo stare attenti anche agli altri”.

HATEBOER E I COMPAGNI DI REPARTO. Il tulipano si riprende il posto sulla fascia destra dallo start dopo il turnover poco indovinato nel sabato di serie A: “Gli esterni per il nostro modo di giocare sono importanti, ma non diamo la colpa a Depaoli e Mojica; quando siamo entrati Robin Gosens e io non è cambiato niente. Il difficile è giocare contro avversari con nove o dieci giocatori dietro la linea della palla”, la sua difesa d’ufficio. Chiosa sulle insidie della supersfida della seconda giornata del raggruppamento: “Noi guardiamo sempre le squadre contro cui giochiamo. Sarà difficile per i nostri avversari giocare a casa nostra, perché lo sanno tutti che anche noi abbiamo dei valori. Da noi non è cambiato molto a parte i giocatori nuovi, che sono forti e hanno qualità. Il sistema di gioco è sempre lo stesso”.