Intanto, prima di tutto, c’è il fatto che Giulio Panza mi ha in qualche modo illuminato. All’epoca in cui ci siamo conosciuti, io ero giovane giovane e di una sinistra estrema, da centri sociali, no global, di quelli che odiavano profondamente chiunque si professasse di destra. Poi, per lavoro, ecco Giulio, che, in quel periodo, parliamo di quasi trent’anni fa, era il leghista super in gamba e stradisponibile a capo delle sezioni dell’Isola e della Valle San Martino, tra le più importanti nella nostra provincia sia per il numero dei militanti che per le mille cose che organizzavano. Parlare con lui era, lo è anche adesso, ci siamo incontrati proprio l’altro ieri, un incanto. Intanto la cultura, tanta, tantissima, quindi la storia della nostra gente, poi un certo pragmatismo, “di cosa hanno bisogno le persone? Bisogna scoprirlo chiedendoglielo ogni giorno”. Che altro dire? Solo che se io abitassi a Caprino Bergamasco, e in un preciso periodo della mia vita ero talmente innamorato del paese della Valle San Martino da aver pensato di comperare casa lì, voterei per lui. Non perché l’altro candidato sindaco non mi piaccia, non lo conosco, ma perché Giulio è un uomo straordinario, al di là dello schieramento che rappresenta. Già al comando delle case Aler della nostra provincia, facendo il suo compito in modo egregio, con un’abnegazione che aveva dell’incredibile, persona onestissima, atalantino da sempre, Giulio in questa campagna elettorale sta incontrando gli abitanti sia del centro che delle tante frazioni. Cosa vogliono? “Caprino è un gioiello – mi dice ed è vero, è uno dei borghi più belli dell’intera Lombardia -. Ma non è più vissuto. Un tempo c’erano tante manifestazioni, penso, ad esempio, alla fiera degli antichi mestieri, poi avevamo una gloriosa società calcistica, tra le più forti della zona, quindi c’erano le serate tutti insieme. Adesso, invece, c’è pochissimo, giusto gli eventi del Ferrari Club del mitico Giulio Carissimi. E’ un comune fantastico, ma che non attira più i turisti. Bisogna invertire la rotta, bisogna fare, organizzare, inventare… Il mio compito, se diventerò sindaco, sarà quello di riuscire a portare il maggior numero possibile di persone a vedere questo luogo bellissimo”. Giulio è chiaro, lo è sempre stato, ma c’è di più, “tutto deve splendere, i sampietrini si spaccano? E’ sbagliato fare la colata di cemento, si sostituiscono… Le carte, le cartacce e le bottiglie in giro? Basta… Il nostro paese deve apparire perfetto”. I residenti lo amano, del resto Giulio è uno di quelli che ci mette la faccia, come già detto, da un mese fa su e giù per le strade del paese per incontrare ogni caprinese, con l’obiettivo di riuscire a sentire ognuna delle tremila anime del comune della Valle San Martino, “del resto, Matteo, fare politica è prima di tutto ascoltare…”.
E prendere decisioni, aggiungiamo noi. E Giulio sta per fare una scelta di quelle che cambiano la vita: il 30 aprile sposerà la sua Silvia, un amore nato al Comunale di Bergamo… “Che io sia tifosissimo dell’Atalanta lo sanno tutti nella nostra provincia. E di chi potevo innamorarmi se non di una donna di comprovata fede nerazzurra?”. La storia d’amore è bellissima: diciassette anni fa i due si ritrovano fianco a fianco alla riunione del loro condominio. Giulio nota la ragazza perché indossa la tuta originale della Dea. S’incuriosisce. Poi le chiede se va allo stadio e scopre che Silvia è abbonata, addirittura nel suo stesso settore. I due si piacciono e decidono di andare insieme alla partita, in programma c’è Atalanta-Fiorentina, che finirà 2-2. Loro due non si lasceranno più. “C’è tanta Dea nella nostra storia e il nostro matrimonio sarà un po’ a tema, quello nerazzurro. Abbiamo deciso la data sicuri che non ci fosse di mezzo una gara dei ragazzi di Gasperini. Cosa sogniamo che ci regalino gli invitati? E c’è da dirlo? Ovviamente i biglietti per la finale di Europa League di Dublino, quelli per l’aereo li abbiamo già comperati noi”.
Inutile dire che la chiusura del nostro articolo non può che essere su questi anni formidabili del club bergamasco, anche perché Giulio Panza, oltre a essere uno degli elementi di spicco del Club di Cisano, è anche l’autore del meraviglioso volume “Fantastica Atalanta”. “Stiamo vivendo un periodo stupendo, che sembra non finire mai… Gasp è semplicemente un mago, con lui in panchina abbiamo raggiunto traguardi un tempo impensabili”. Finiamo con la stretta attualità, la sfida di oggi al Liverpool… “Non cantiamo già vittoria perché i Reds non mollano mai. La Dea dovrà entrare in campo col piglio giusto, come sempre senza paura, rispondendo colpo su colpo. Ovviamente sono fiducioso”.
Matteo Bonfanti