Sturm Graz – Atalanta 2-2 (1-2)
STURM GRAZ (4-3-1-2): Scherpen 6; Gazibegovic 6, Affengruber 5,5, Wuthrich 5,5 (17′ st Lavalée), Dante 5,5; Hierlander (cap.) 5, Gorenc Stankovic 6,5, Prass 7 (25′ st Boving 6); Kiteishvili 7 (17′ st Javi Serrano 6); Sarkaria 6 (32′ st Horvat 6,5), Jatta 5,5 (17′ st Wlodarczyk 6,5). A disp.: 31 Maric, 43 Obi; 6 Borkovic, 2 Johnston, 28 Schnegg, 17 Teixeira, 29 Fuseini. All.: Christian Ilzer 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Toloi (cap.) 6 (36′ st Scalvini sv), Djimsiti 6,5, Kolasinac 5,5; Zappacosta 6,5 (32′ st Bakker 5,5), De Roon 6,5, Ederson 6, Ruggeri 7 (18′ st Hateboer 6); Koopmeiners 6; Muriel 7 (18′ st Scamacca 5,5), Lookman 6,5 (19′ st De Ketelaere 5). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 3 Holm, 25 Adopo, 8 Pasalic, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini 6.
Arbitro: Strukan 6,5 (Croazia – Zobenica-Jakšić, IV Bel. V.A.R. Bebek, A.V.A.R. Kajtazovic – Slovenia).
RETI: 13′ pt Prass (S), 34′ pt e 52′ pt (rig.) Muriel (A), 35′ st rig. Wlodarczyk (S).
Note: serata autunnale e umida con vento a 4 km/h, spettatori 14.205. Ammoniti Keiteshvili, Bakker per gioco scorretto, Hierlander e Lookman per reciproche scorrettezze. Espulso Hierlander al 7′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto).Occasioni da gol 6-10, tiri totali 10-15, parati 4-6, respinti/deviati 1-3. Var: 3. Corner 4-6, recupero 8′ e 6′.

Graz – Chi di Var ferisce, di Var perisce. Leggi Kolasinac che fa un bagher da rimessa laterale, con raccattapalle e due palloni in campo. Vincere nella tana dello Sturm Graz e rimanere in vetta al Gruppo D di Europa League a punteggio pieno con Ilicic in mezzo ai tifosi dell’Atalanta? La testa e i 3 punti di margine (7 a 4) non cadono perché pareggia anche lo Sporting in Polonia, ma alla fine è divisione salomonica della posta in palio. Toloi infila la porta sbagliata, Muriel quella giusta dopo un mezzo tunnel al marcatore diretto per imbracciare poi la doppietta dal dischetto nel recupero infinito del primo tempo allungato dal controllo a bordocampo dell’arbitro. E nella ripresa a nulla vale la superiorità numerica per ben 44 giri di lancetta.
Passano 13 minuti e nel nulla di un confronto bloccatissimo sbucano il rifinitore Kiteishvili, il tiratore Prass che ha tutto il tempo e lo spazio per rientrare sul destro dal limite e la gamba destra del capitano che spiazza Musso. Il portiere riesce appena a toccarla tuffandosi all’indietro in netto controtempo. Nemmeno quattro minuti e Lookman, raggiunto a sinistra dal lancio di Ruggeri, salta Gazibegovic ma non Wuthrich che lo stoppa in piena area. Sei minuti e sugli sviluppi del primo angolo di casa è Gorenc Stankovic a schiacciare davanti all’area piccola il pallone di sinistro dal fondo del georgiano assistman del vantaggio: il balzo del portiere argentino ha del prodigioso.
Se al 25′, in una sorta di replica a cartacarbone dell’azione per schiodare lo score, l’apripista si libera a un metro dal vertice telefonandola di cortesia, in capo a un tris cronometrico è decisivo ancora l’onnipresente Kiteishvili, appostato bene per respingere il fendente mancino al volo del nigeriano, servito dalla sponda dell’esterno di Zogno sullo schema da punizione conquistato (uscita alta fallosa del centrale sinistro di casa) da Muriel. Al 32′ Wuthrich anticipa in fallo di fondo Koopmeiners nell’uno due col colombiano; sull’onda del secondo corner dell’olandese, Muriel stacca di nuca sul cross sporcato di Ruggeri senza fare danni. Sono le prove generali, perché alla seconda palla utile, di Kolasinac, sporcata da Gazibegovic, Lucho salta Wuhtrich che gliela tocca di suola e la piazza di piatto nell’angolino alla sinistra del 2,06 Scherpen. Brividi per Musso che molto fuori aerea rinvia sulla testa di Keiteshvili e jolly sfiorato da 45 metri al quarantesimo.
Al 2′ di recupero, la svolta del Var che richiama l’arbitro croato sul sinistro di Zappacosta che saltato Dante se lo vede deviare dalla sbracciata larga di Stankovic mentre il play basso in nero si sta girando: è rigore, con un saltello il bomber di Santo Tomàs spiazza il guardiano locale mandandolo per viole alla propria destra. Al rientro dal tunnel Ademola la allunga per il sinistro in corsa dell’aspirante triplettista, ma Scherpen di piede evita il tris. Al 6′, la punizione di Gazibegovic smanacciata in angolo. Secondo caso disciplinare al 7′ quando Hierlander, già ammonito per le scaramucce con Lookman prima del rigore del sorpasso, ferma con una trattenuta la ripartenza di Ruggeri a 80 metri dalla porta guadagnandosi la doccia. Al 9′ lo stesso zognese coglie l’inserimento di Ederson che ci prova a giro sbagliando il bersaglio di non poco. Segue l’ovvio monologo, perché i Blackies, costretti a far muro in 8 laciandone uno solo davanti alla linea della palla, non ne hanno più. Illusione pericolosa, ce la faranno a strappare il punticino.
Tante le chance per chiuderla. Tutte invano. Lookman (11′) mastica centralmente il la di Muriel, Koopmeiners (14′) da punizione defilata a destra, Djimsiti in mischia supportato da Kolasinac dopo l’uscita a vuoto sul corner di Zappacosta (21′), Scamacca (parato in due tempi, poi punizione che sfiora il sette al 29′) dalla distanza subito dopo e Hateboer (alto senza opposizione) su apertura del nuovo entrato De Ketelaere (27′), ma poi al primissimo contropiede Boving (dato per ko alla vigilia) lanciato dal suo portiere costringe l’olandese volante alla respinta per proteggere Musso scollinata la mezzora. Poi, il patatrac, con Kolasinac ad allargare la mano (Var, un’altra volta) nel rimpallo con Horvat sulla rimessa laterale di Gazibegovic: Wlodraczyk fa 2-2 dagli 11 metri (35′). Ederson fugge a sinistra scaricando per Scamacca, che a giro fallisce il bersaglio (42′). Si può dare di più, anche se nel girone comanda sempre Bergamo.
Simone Fornoni