Tra i dubbi del calciomercato e le spesso dolorose certezze dell’infermeria, l’Atalanta si avvicina alla terza settimana di preparazione precampionato con la prospettiva di rivedere in campo Gianluca Scamacca sabato 2 agosto alle tre pomeridiane nella prima delle due amichevoli internazionali in terra tedesca, a Lipsia. Alla peggio, una settimana e mezzora più tardi a Colonia. Il centrattacco romano, preservato dalla sfida in famiglia regolata di misura nel finalino da Charles De Ketelaere, dall’agosto al febbraio scorso ha dovuto subire due infortuni invalidanti, il crociato sinistro rotto a Parma in un friendly match da antipasto della serie A e la giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro saltata al rientro negli otto minuti scarsi col Torino all’inizio dell’ultimo mese dell’anno totalmente invernale. 

Ademola Lookman, di suo, continua il recupero dallo stiramento al polpaccio sinistro in attesa dell’assalto decisivo dell’Inter o dell’Atletico Madrid, ovvero il club con cui ha un’intesa personale e quello con meno braccino per soddisfare le richieste del front office di Zingonia, ma darlo per sicuro partente al cento per cento in questa fase delle operazioni a tavolino sarebbe un grossolano errore. Trattenerlo controvoglia non farebbe bene a nessuno, ma a differenza di Teun Koopmeiners, il cui rapporto con la società si sfilacciò alle soglie della Supercoppa UEFA col Real Madrid a Varsavia alla vigilia del Ferragosto 2024, il tempo è molto meno tiranno e i metodi più improntati all’intelligenza che non allo strappo. 

La squadra s’è allenata anche stamani al Centro Sportivo Bortolotti, all’indomani della primissima uscita prestagionale a Clusone in mezzo al solito bagno di folla valligiano, tra la motorata dei trecento abbondanti della Curva Nord e l’entusiasmo dei tifosi riversatosi fin sopra i tetti delle case opposte alla tribuna rettilinea (1.800 spettatori e anche di pi§, 2.200 circa in tutto). Da lunedì, sempre in sede, si riprende l’abituale doppia sessione sul campo. Mitchel Bakker è atteso all’operazione di ricostruzione del crociato anteriore sinistro, lesionatosi giovedì, al Policlinico Gemelli di Roma; Sead Kolasinac prova a bruciare senza eccessiva fretta le tappe della riabilitazione dallo stesso infortunio occorsogli il 12 aprile col Bologna. In rosa manca un’altra prima punta (in lizza i soliti Beto, Daghim e Arokodare oltre alla chimera Zirkzee; per coprire il buco di Lookman, invece, Chiesa o Nico Gonzalez) e, stante le condizioni dell’olandese, anche un altro esterno mancino. Honest Ahanor si dividerà tra quel ruolo e soprattutto quello di braccetto. Diego Moreira dello Strasburgo costa una ventina di milioni ma è anche un 2004 strapronto all’uso. 
Si.Fo.