Pro Patria – AlbinoLeffe 0-0
PRO PATRIA (3-4-2-1): Rovida 6; Vaghi 6 (41′ st Minelli sv), Saporetti 6,5, Moretti 6; G. Renault 6,5 (22′ st Somma 6), Bertoni (cap.) 6,5 (22′ st Nicco 6), And. Mallamo 6,5, Ndrecka 6,5; Stanzani 7, Pitou 6 (30′ st Marano sv); Castelli 5,5 (41′ st Parker sv). A disp.: Mangano, Bashi, Fietta, Citterio, Piran, Zanaboni. All.: Riccardo Colombo 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 6,5; Borghini (cap.) 6,5, Milesi 7,5, Gatti 6; Toccafondi 5,5 (1′ st Muzio 7), Doumbia 5,5 (28′ st Agostinelli 6), Brentan 6,5, Zanini 6,5, Piccoli 6; Zoma 6 (44′ st Carletti sv), Longo 6 (36′ st Arrighini sv). A disp.: Pratelli, Moleri; Baroni, Allieri. All.: Giovanni Lopez 6.
Arbitro: Burlando di Genova 6,5 (De Vito di Napoli, Gennuso di Caltanissetta; IV Mazzer di Conegliano).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 635. Ammoniti G. Renault, Vaghi, And. Mallamo e Gatti per gioco scorretto, Colombo (all. P.) e Arceci (vice all. A.) al 45’+1′ pt per proteste. Occasioni da gol 12-7, tiri totali 13-9, parati 4-3, respinti/deviati 5-3. Corner 7-5, recupero 2′ e 5′.

Busto Arsizio – Quando si punge poco e anzi si evitano guai peggiori, meglio inforcare i quinti occhiali stagionali per ben nove turni su ventitré a bocca asciutta là davanti. L’AlbinoLeffe, col pareggino in casa della Pro Patria, tocca comunque quota 30 al tramonto della quarta di ritorno. E peccato, ma sarebbe stato oltre il limite umano del cinismo, per la chance di Muzio al 4′ di recupero nella ribattuta al volo sulla punizione respinta di Brentan coll’estremo bustese a difendere il legno di competenza. Ora, il trittico terribile della verità ospitando, dopo la capolista Mantova, anche l’Atalanta Under 23 (lunedì 13 febbraio) con la trasferta a Legnago in mezzo. Roba da farci un solo punto all’andata.
Parte a tavoletta pigiata la squadra seriana, protetta dietro da un immenso Milesi, grazie allo scarico-innesco di Zoma per il doppio conato Zanini-Doumbia contrati in angolo dal muro tigrotto. A cronometro raddoppiato, sull’onda lunga del corner di casa numero 1, ecco l’appoggio di Stanzani al tentativo a giro di Pitou più largo che mai. Quest’ultimo è sempre dentro la partita e in ogni azione ficcante dei bustocchi: a un amen dal quarto d’ora serve il passaggio di ritorno a Ndrecka che sfiora l’incrocio; poco oltre il ventesimo, invece, forse perché disturbato dal succitato sangiovannese non approfitta del retropassaggio corto della mezzala ivoriana impegnando comunque Marietta nella difesa del legno di competenza.
Il portiere torinese deve arrangiarsi sul tiro-cross a rischio di mischia & deviazione (26′) dello stesso pendolino albanese, e per poco ci mancava la zampata di Castelli, quello fuggito minorenne al Villarreal, grande ex insieme a mister Colombo, con l’atalantino di formazione Renault a sbattere contro la muraglia.
Due lancette più tardi Toccafondi non crede fino in fondo alla pallonessa di Brentan e tarda l’impatto di fronte al secondo palo, quindi i due allarmi rossi verso l’intervallo portati dai locali, la sponda di Stanzani per la stiracchiata non irresistibile di Pitou oltre la mezzora e il tentativo a due Saporetti-Stanzani, testa parata ottimamente dall’ex alessandrino, e piede, da angolo di Bertoni a una dozzina dalla pausa. Al 38′, comunque, schema semiperfetto Piccoli-Zanini da fermo con apertura per la volée destra di Longo chiusa bene da Rovida.
Se Borghini la ciabatta in diagonale dal limite poco più tardi, a ridosso del recupero Stanzani incrocia la traiettoria di Mallamo per il nuovo riflesso marettiano; poi, il buco di Castelli a rimorchio del precedente su invito del francesino di Desio. Ripresa decisamente più contenuta, perché tra la botta borghiniana alta al 3′ l’assolo sprecato alla stessa maniera da Pitou (servito 3′ prima da Bertoni e dallo spondista bergamasco) passano ben 19 minuti. Non fanno quasi testo la centrata da destra di Muzio per il cincischiante Zoma (6′) e il tiro-cross pretenzioso di Mallamo al decimo. Al 27′ Milesi si erge a baluardo sul tiro dalla distanza di Nicco e al 32′ fa lo stesso su Vaghi che spreca l’incertezza generale sul lavorìo carsico di Stanzani. Un paio di sussulti finali targati Bluceleste: Gatti manda a lato svettando sulla punizione di Zanini dalla sinistra, poi il finale convulso con Nicco a stopparla di mano a il pendolino improvvisato (Lopez di ruolo non ne ha più, assente anche Gusu) non ce la fa ad agguantare la manita di successi in trasferta.