14a serie A – Verona, Stadio “Marc’Antonio Bentegodi” – sabato 6 dicembre (20.45) 
Hellas Verona – Atalanta 3-1 (2-0)
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò (cap.) 7; Nunez 6,5, Nelsson 7, Bella-Kotchap 6,5; Belghali 8 (46’ st Kastanos sv), Niasse 6,5 (43’ st Harroui sv), Al-Musrati 6,5, Bernede 7, Frese 7 (46’ st Valentini sv); Giovane 9 (43’ st Oyegoke sv), Mosquera 7 (37’ st Sarr sv). A disp.: 34 Perilli, 94 Toniolo; 19 Slotsager, 23 Ebosse, 70 Fallou, 4 Yellu,, 16 Orban, 72 Ajay. All.: Paolo Zanetti 8.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6; Kossounou 5 (1’ st Kolasinac 6), Hien 5,5, Djimsiti 5,5; Bellanova 5,5, De Roon (cap.) 5, Ederson 5 (16’ st Pasalic 6), Zappacosta 6 (6’ st Zalewski 6); De Ketelaere 6 (25’ st Samardzic 5,5), Lookman 5,5; Krstovic 5 (1’ st Scamacca 6). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 42 Scalvini, 69 Ahanor, 47 Bernasconi, 6 Musah, 44 Brescianini, 70 Maldini. All.: Raffaele Palladino 5.
Arbitro: Doveri di Roma 1 6,5 (L. Rossi di Rovigo, Biffi di Treviglio; IV Collu di Cagliari. V.A.R. Aureliano di Bologna, A.V.A.R. Ghersini di Genova). 
RETI: 28’ pt Belghali (V), 36’ pt Giovane (V), 27’ st Bernede (V), 36’ st rig. Scamacca (A)
Note: serata invernale e nebbiosa, spettatori 20.949. Ammoniti Nelsson, Frese e De Roon per gioco scorretto. Tiri totali 12-14, nello specchio 7-6, parati 4-4, respinti/deviati 4-6, legni 0-1. Var: 3 (check fuorigioco 1-0, eventuale fallo di mano di Bella-Kotchap su Samardzic in occasione del 3-0 di Bernede, idem al 33’ per). Corner 5-5, recupero 2’ e 7’.Verona – Come regalare la prima vittoria su un piatto d’argento a chi finora aveva solo arrancato. Reazione tardiva al tris nella cruna dell’ago Belghali-Giovane-Bernede? Presa in controtempo di rimessa e in contropiede ovunque, l’Atalanta a Verona sul campo dell’ex fanalino di coda segna su rigore con Scamacca firmando la seconda sconfitta su tre partite in serie A della nuova gestione.Colpita oltre metà primo tempo su una pessima lettura difensiva a cavallo di quattro occasionissime con Hien e De Ketelaere, la squadra di Palladino entro la pausa si affossa da sola servendo il mancino da fuori di Giovane sotto la traversa direttamente con l’alleggerimento di testa di Krstovic da rimessa laterale destra di Frese. Polemiche a parte per un mani precoce non fischiato ai danni della ex cenerentola del campionato.Il primo squillo è gialloblù, con lo svettante Al-Musrati pressoché dal limite sullo schema dal centrodestra a rientrare di Giovane a effetto telefonata da presa alta. Poker d’orologio, mentre al nono c’è il brividino per l’insaccata del brasiliano in asse coin Frese: fuorigioco di partenza, come sempre si aspetta l’ultimo per segnalarlo. Primo vero squillo bergamasco oltre il decimo, quando Nunez chiude Lookman in corner in coda al lavoro della catena di sinistra coi due mediani e De Ketelaere che ci mette il filtrante. Il nigeriano dalla bandierina accompagna l’inserimento in gioco aereo di Hien, che costringe Belghali alla muraglia a protezione del secondo palo, quello alla sinistra di Montipò. Al 17’ ci vuole un’altra palla inattiva per provare a pungere, col perno svedese a incornare schiacciato sulla punizione autoprocurata di Zappacosta per il volo del portiere di casa e CDK a quasi dal fondo a tirare addosso a Frese, praticamente un legno aggiunto. Di là Bernede, su cui Kossounou esce spesso difettosamente, vira di mezzo corridoio per innescare il collega Niasse, stoppato però da Ederson al 22’. Un campanello d’allarme in direzione dello squillo di Giovane pescto dal flipper tra la mezzala sinistra sunnominata e De Roon che chiude malino la diagonale per il tuffetto in presa di Carnesecchi a piattone aperto.Al 25’ Nelsson fa impennare in scivolata il tracciante del fiammingo, raggiunto in orizzontale dal Lookman su azione insistita del pendolino di Sora. Occhio, quattro lancette dopo, alla sciolina di Carnesecchi sul passaggio in mezzo del futuro rompighiaccio, innescato dal colombiano là davanti. Il laterale veronese firma di prepotenza col sinistro il vantaggio eludendo l’intervento in estirada di Djimsiti sullo scarico di tacco dal fondo di Mosquera, lanciato lungo da Al-Musrati e non tenuto da Hien. Il riminese tra i pali si fa cogliere in controtempo, ma affibbiargli colpe sarebbe assurdo. Lo svedese (deviazione impercettibile) sulla situazionaccia da fermo del patatrac viene tradito dal movimento del terminale unico, che anziché non prenderci in area avversaria fa danni nella propria. Su una sfera tenuta alta dal montenegrino, a sei abbondanti dalla pausa, è il nigeriano ad azzardare il dribbling perso col perno veneto sull’imbeccata detelaeriana. Ed è sempre lui a concludere senza aprire bene il destro dal limite (41’), pur muovendosi bene sul la da destra del regista offensivo deputato. Poi si smentisce perdendo mezzo tempo di gioco per darla a Bellanova che corre prima del pallone. Si va all’intervallo con la punizione crossata dalla destra di Zappacosta smanacciata di pugno da Montipò, e qui Nikola fa quantomeno ammonire l’ottimo Nelsson.Fortuna, si fa per dire, che in avvio di ripresa Mosquera, sul passaggio di ritorno di Frese, trova più Djimsiti che Hien, con Kolasinac sostituto dell’ivoriano facendo spostare di lato l’albanese, pronto a sventare la minaccia. A cronometro raddoppiato (4’), il contropiede da primo angolo altrui De Ketelare (sinistra)-Lookman per il cross a rientrare di Bellanova con Montipò a togliere la palla dalla porta sull’ultimo tocco di ginocchio di Niasse sul tentativo impossibile del fiammingo. Occhio ancora al raddoppiatore (8’) che imbecca il destro in caduta dritto per dritto del partner di reparto. Dea molto giù dall’Olimpo e si vede al 12’, quando si va da quinto a quinto col prolungamento a campanile di Charlesone e alla fine c’è l’alleggerimento di fronte in avanti di De Roon, una sponda per il nulla. Al quarto d’ora corner concesso sul taglio fulmineo di Frese chiamato da Giovane. Poco dopo l’ora di (non) gioco, Zalewski e Pasalic dentro per Zappacosta ed Ederson. Segue Samnardzic, il tiratore puro, per un belga che non ce la fa più. E invece arriva il colpo del ko di Bernede, a rimorchio dell’onnipresente Giovane sulla ripartenza dopo la furiosa protesta atalantina per un presunto fallo di mano di Bella-Kotchap sull’inserimento del serbo ex Udinese accompagnato da Lookman su filtrante di Pasalic. Il difensore è in caduta, a rilanciare la ripartenza è l’aripista. Check negativo. Carnesecchi evita il poker da Mosquera che salta Hien in tunnel, lo stesso braccetto di prima fa lavorare il Var anche sul tiro di Scamacca dalla lunetta deviato sulla traversa. Stavolta da Lissone si dà ragione ai bergamaschi e il destro spiazzante di potenza del romano riduce le distanze di un po’. Tardi, troppo. Testa al Chelsea in Champions, ma nella massima serie siamo al quarto ko nelle ultime cinque con l’eccezione dell’ultima rimasta da sola, la Fiorentina. Non erea tutta colpa di Juric. E l’ex Paolo Zanetti, due presenze con le genovesi nella seconda metà d’annata dell’ultima retrocessione, si tiene la panchina sotto le terga. SF