È terminato questo week end il primo Summer Camp dell’Accademia Isola Bergamasca: desiderato, ideato, organizzato e avviato in pochissimo tempo, superando dubbi e paure da Covid. Si è svolto a Foppolo, ospiti dell’Hotel Adler. Per sei settimane, dalla domenica al venerdì, si sono alternati i gruppi di ragazzi partendo dai piccoli 2010 2011 per terminare con i 2005. Un campus aperto a tutti, perché l’obiettivo di ridare socialità ai ragazzi non deve esser precluso a nessuno.
“Il nostro intento – ci spiega il presidente Luigi Maffeisera quello di far tornare a vivere – il prima possibile – ai ragazzi un’esperienza speciale ed entusiasmante, in aggregazione e spensieratezza dopo il difficile periodo vissuto chiusi nelle proprie abitazioni. Non a caso lo abbiamo chiamato #RESTART, ricominciare, ritornare a stare insieme.
Per il nostro camp abbiamo scelto l’ambiente bellissimo della montagna perché il contatto con la natura, si sa, è una medicina per il corpo e per la mente, ci aiuta a vedere le cose in una prospettiva diversa. Un’esperienza basata sui valori della condivisione, del rispetto, dell’aiuto reciproco, dell’impegno e anche della fatica che è stata un’opportunità di crescita per tutti, compresi noi adulti”.
Sei settimane che hanno visto alternarsi piu di cento ragazzi divisi in gruppi, con attività sportive di vario tipo: calcio, basket, pallavolo, tiro con l’arco, minigolf, bici, badminton, ping pong. Ma anche giochi di gruppo, talent show e caccia al tesoro. E poi ogni settimana un giorno dedicato alla gita sulle nostre splendide Prealpi, accompagnati da una guida.
Coordinatrice delle attività del Camp, presente tutte le settimane, il direttore tecnico di AIB Roberta Ardemagni, donna straordinaria e piena di energia, una vera trascinatrice. Con lei ogni settimana si alternavano gli allenatori: Erik Villa, Bara Mbengue, Samuele Esposito, Andrea Valagussa, Marco Carminati, Luigi Difrancesco, Gianni Viscardi e Fabio Zanchi.
Prosegue Maffeis: “Desidero ringraziare Roberta e gli allenatori, che con passione, entusiasmo e dolcezza hanno accompagnato e conquistato i ragazzi. Ringrazio i ragazzi, che hanno affrontato questa avventura portando il loro bagaglio di freschezza e vitalità. Ci hanno fatto divertire a affezionare. A tutti loro dico grazie per aver scelto di vivere questa esperienza che li ha forse affaticati nel corpo ma sicuramente rafforzati nello spirito.
E un grazie alle famiglie per aver dato fiducia ad AIB, affidandoci per cinque giorni i loro figli in questo periodo molto particolare. E grazie allo staff dell’Hotel Adler che ci ha ci accolto e coccolato come in una famiglia”.
Alessandra Mazzoleni