Milan – Atalanta 1-1 (1-1)
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma (cap.) 7; Calabria 6, Kjaer 6,5, Gabbia 5,5, Laxalt 6; Kessie 6,5, Biglia 5 (16′ st Krunic 6); Saelemaekers 5,5 (24′ st Castillejo 6), Calhanoglu 7 (16′ st Bonaventura 6), Rebic 6 (16′ st Leao 7); Ibrahimovic 5,5. A disp.: 1 Begovic, 90 A. Donnarumma, 43 Duarte, 94 Brescianini, 39 Paquetà, 92 Olzer, 98 D. Maldini, 29 Colombo. All.: Pioli 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 5,5; Toloi 5,5 (1′ st Sutalo 6,5), Caldara 6,5, Djimsiti 6,5; Hateboer 6, De Roon 6,5, Freuler 7 (24′ st Pasalic 6), Gosens 6 (24′ st Castagne 6); Malinovskyi 5,5 (12′ st Muriel 6,5), Gomez (cap.) 7 (45′ st Colley sv); D. Zapata 7. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 6 Palomino, 7 Czyborra, 22 Bellanova, 5 Tameze, 20 Da Riva. All.: Gritti 6,5 (Gasperini squalificato).
Arbitro: Doveri di Roma-1 5,5 (Schenone di Genova, Vivenzi di Brescia; IV Manganiello di Pinerolo. Var Mariani di Aprilia, AVar Ranghetti di Brescia).
RETI: 14′ pt Calhanoglu (M), 34′ pt D. Zapata (A).
Note: Donnarumma para un rigore a Malinovskyi al 26′ pt. Ammoniti Biglia e Toloi per gioco scorretto. Espulso al 44′ st per proteste (presunta trattenuta in area di Djimsiti su Ibrahimovic) il medico sociale del Milan Stefano Mazzoni. Var: 1 (on field review sul rigore per l’Atalanta). Occasioni 8-13, nello specchio 2-4, respinte 1-4, parate 0-2, legni 1-0. Corner 3-7, recupero 1′ e 3′.

Milano – Istantanee da fine del sogno scudetto dell’Atalanta, che col Milan difende il secondo posto dall’Inter (75 a 73 con scontro diretto all’ultima giornata; Lazio 72) mostrandosi poco concreta ma battagliera: Calhanoglu batte un colpo da fermo, Malinovskyi se lo tiene in canna dal dischetto, Zapata su azione no e Bonaventura grazia la sua ex squadra col più clamoroso dei pali. Gian Piero Gasperini è in tribuna, appiedato per i battibecchi con Sinisa Mihajlovic, ma il fido vice Tullio Gritti, milanese dell’Ortica, esegue bene il suo compito: privi degli squalificati Hernandez e Bennacer, nonché degli infortunati Conti e Romagnoli (stagione finita), i padroni di casa hanno usato pressing alto e contropiede per rispondere alla fantasia e al ritmo ospite.
I bergamaschi, che rispetto al successo sul Bologna presentano dal kick off Hateboer (al rientro dalla squalifica) al posto di Castagne, Malinovskyi per Pasalic e Caldara per Palomino, partono meglio innescando la botta larga da fuori di De Roon sull’asse con Djimsiti e l’ucraino (4′). Nemmeno un minutino e Caldara gira debolmente dall’area, ma è oltre la linea dell’ultimo difendente sul filtrante sempre del trequartista ex Genk. Al settimo Zapata in torsione alza la mira di nuca a correzione della punizione da sinistra autoprocurata dal Papu, che a ruota corre ai venti metri sulla rimessa laterale altrui borseggiata dal compagno di reparto sganciando maluccio il rasoterra mancino. A un amen dal quarto d’ora, il falletto di Toloi su Rebic che provoca il calcio franco del turco oltre il lato sinistro dell’area: la parabola sorprende Gollini sotto il sette. I nerazzurri sbandano quell’attimo: Biglia calcia sulla mano del croato (17′), il rompighiaccio serve Laxalt che impegna in angolo il Gollo (19′) in diagonale. Vanificato anche l’aiutino del Var. Al 22′ Ruslan incespica sul contrasto di Gabbia e Biglia dopo il lancio basso di Caldara, ma l’argentino lo colpisce coi tacchetti sul polpaccio destro a palla ormai scaricata ed è rigore: batte il numero 18 senza angolare, Donnarumma intuisce e pari sfumato. Al 27′ Rebic di testa spizza appena il traversone di Calabria, alla mezzora trema la traversa per il missile di Calhanoglu in offside sul la di Ibrahimovic. Per raddrizzarla ci vuole Duvan, che a una dozzina dalla pausa insacca di sinistro (gol numero 18, come Muriel; per la squadra 96 in A, sedicesimo risultato utile di fila e ventiquattresima partita con almeno un pallone in porta) al culmine della percussione dello svizzero ribattuta due volte dal giovane centrale bustese: l’incauto terzino destro altrui funge da sponda e materasso, davanti all’area piccola.
In capo al tris di lancetta Freuler imbecca direttamente l’autore dell’1-1, sbarrato in corner dal riflesso coraggioso in uscita dell’estremo napoletano. Il diffidato Toloi ci casca affondando Rebic giusto per saltare la trasferta di Parma martedì prossimo; a fil d’intervallo l’elvetico non punisce la seconda palla concessa da Kessie sulla proiezione a due Gomez-Gosens ammollando un radente innocuo. Nella ripresa al 3′ mezzo patatrac di Djimsiti che tocca all’indietro per il compagno coi guanti, costretto alla scivolata e caricato da Rebic, ma è De Roon a sfiorare il sorpasso (8′) quando dopo una manovra avvolgente il muro rossonero gli smorza il mancino in fallo di fondo. All’11 Djimsiti si oppone al tiro in caduta di Calhanoglu, tre minuti e il capitano gira benissimo a rimorchio della new entry Muriel sbagliando di un soffio. Di là Leao (17′) pesca Saelemaekers che s’incricca in un buon momento per il Diavolo. Il tulipano in mezzo (24′) tira al piccione su angolo conquistato dal connazionale di fascia, più pericoloso Duvan (27′) che riceve dall’altro cafetero colpendo Kjaer che involontariamente la tocca di mano. Al 29′ il legno salva il Gollo, col destro di Bonaventura su contropiede di Leao a rimbalzargli sulla spalla. Fine delle trasmissioni.
Simone Fornoni