Il tanto atteso giorno è finalmente arrivato. Da oggi gli italiani potranno rimontare in sella. Insieme a vari settori commerciali ed industriali, infatti, anche larga parte del mondo dello sport può rimettersi in moto, ciclismo compreso. Tuttavia, nel clima euforico dato dalla ritrovata libertà nessuno deve dimenticare le tragiche settimane che hanno caratterizzato gli ultimi due mesi, con gli innumerevoli morti e le famiglie distrutte. Quei giorni che, dati alla mano, torneranno attuali qualora non venissero rispettate le minime regole imposte dal nuovo decreto. Centrali in quest’ultimo sono le nuove norme che regolano il settore dei trasporti e dello sport. Se per il primo viene scoraggiato l’uso di mezzi pubblici, onde evitare gravi conseguenze in termini di sovraffollamento, e dell’automobile privata, per via del rischio di congestionamento e di aumento di smog nelle città, per il mondo dello sport resteranno i divieti per le attività al chiuso e per quelle di gruppo. Il comun denominatore e la soluzione per il riavvio di questi due settori sono stati individuati nella bicicletta, un mezzo di trasporto ecologico e salutare, in grado di soddisfare tutte le esigenze, e che nell’immediato si prospetta diventare sempre più protagonista.
Sebbene soluzione a vari problemi, non bisogna dimenticare però che anche in sella i rischi non sono azzerati. A farsi portavoce delle istituzioni in merito a tali rischi e ai comportamenti da seguire onde evitarli, è stato il CT della Nazionale Italiana Davide Cassani, il quale ha ribadito su Facebook con una lettera rivolta a tutti gli appassionati quanto sia fondamentale tenere alta la guardia anche nell’attività sportiva, incitando il popolo che pedala mostrare un forte senso di responsabilità. «Dobbiamo, ripeto, dobbiamo uscire da soli, senza possibilità dunque di contaminare qualcun altro e con la libertà di poter sudare tranquillamente, respirare in pace anche se con affanno, senza la paura di recare del male al prossimo». In questo modo il CT ricorda l’esigenza di svolgere l’attività sportiva individualmente, rispettando le norme sul distanziamento sociale e sul divieto agli assembramenti che anche nelle prossime settimane saranno imprescindibili. Autodisciplina e responsabilità, dunque, che Cassani tenta di trasmettere anche aiutandosi con la letteratura: «Proviamo una volta tanto a dare retta alla grande sapienza di Alessandro Manzoni. “Adelante con juicio” è la raccomandazione che Manzoni fa dire al cancelliere spagnolo Antonio Ferrer al cocchiere della sua carrozza tra la folla minacciosa nell’anno della peste 1630: “adelante con juicio”, avanza con giudizio. Già, Il giudizio: ecco la luce della lanterna che non ci deve abbandonare mai nel nostro cammino».
Infine, Davide Cassani propone un decalogo sintetico che tutti i ciclisti avranno il dovere di tenere sempre presente nella loro ritrovata libertà
1. PEDALA DA SOLO
2. USA I FAZZOLETTI MONOUSO
3. NON GETTARE RIFIUTI, METTILI IN TASCA
4. USA GLI OCCHIALI
5. MASCHERINA GUANTI GEL CON TE, POTREBBERO SERVIRE
6. AL RITORNO IGIENIZZA BORRACCIA BICICLETTA CASCO
7. COMINCIA CON USCITE LEGGERE
8. CERCA STRADE POCO AFFOLLATE
9. USA LA TESTA E NON SOLO LE GAMBE
10. DAI IL BUON ESEMPIO E SII PRUDENTE