E adesso anche il secondo posto non è un miraggio perché il 5-1 sul Crotone e il pari del Milan permettono all’Atalanta di avvicinarsi sempre di più alle alte cime anche se è sempre un “mucchio selvaggio” dal quale usciranno le squadre per la Champions. Insomma il turno infrasettimanale è propizio non solo per il successo ma anche per i passi falsi altrui ma sarà una lotta continua fino al 23 maggio. Il 5-1 guadagnato facilmente a discapito del Crotone propone complessivamente dati addirittura stratosferici quando il campionato è solo alla venticinquesima giornata. Dunque, Muriel è già a quota 15, Gosens a 9 e nel tabellino finale si sono aggiunti Miranchuk, Palomino e Ilicic. In generale l’Atalanta ha già segnato sessanta gol, ha collezionato la quarta vittoria consecutiva, per la prima volta in stagione, recuperando il flop delle prime due giornate del girone di ritorno. Dopo la sconfitta con la Lazio, i nerazzurri erano al settimo posto a dieci punti dal Milan, adesso, trascorsi quattro turni, ne hanno rosicchiati ben sei ai rossoneri, superando Roma, Lazio, Napoli e affiancando la Juventus, alla vigilia del big match di lunedì sera con la capolista Inter. Sarà un gran bel duello e, come sostiene Gasperini, una solida verifica in vista della partita di ritorno col Real Madrid. Col Crotone, invece, è stata una passeggiata con qualche rilassamento di troppo, quasi una partitella del giovedì, quando si giocava una volta alla settimana, eppure Sportiello, ancora una volta titolare, è stato protagonista di due parate decisive e di una terza a vittoria certificata. Comunque la differenza tra i nerazzurri e i ragazzi di Serse Cosmi si è rivelata, come prevedibile, abissale. Eppure i rischi non mancavano perché nelle scorse stagioni l’Atalanta aveva inciampato pericolosamente (Empoli e Spal tanto per citarne due), nell’occasione non è stata la bella addormentata nel bosco anche se un pisolino a metà sentiero non è mancato (errore di Romero), poi il risveglio è stato prepotente. Dunque il bilancio finale è tutto nerazzurro: 13-3 palle gol, 61% contro 39% possesso palla, 21-4 tiri, 11-2 tiri in porta. Numerosi i protagonisti della serata anche se il numero uno è stato Josip Ilicic che ha costruito azioni su azioni, assist decisivi, offrendo palloni preziosi ai compagni, segnando un gran gol, calciando finalmente una punizione al bacio e recuperando palloni sugli avversari. Se gioca così, lunedì sera la difesa interista avrà il suo daffare. Allo sloveno si aggiunge Gosens, autore del primo gol, il nono stagionale, e la solita prestazione di qualità. Ma tutti quanti sono stati all’altezza da Sportiello all’esordiente Davide Ghislandi, un po’ meno Malinovskyi e Romero.
La partita si sblocca subito: cross di Ilicic dalla destra, entra Gosens di testa che insacca, poi Romero inganna Freuler mancando un rinvio, Simy ringrazia per il regalo e pareggia, i nerazzurri s’addormentano e Messias ha il pallone del 2-1 ma Sportiello sventa con un’uscita perfetta. Poi la sagra dei gol sbagliati con Malinovskyi, due volte, Muriel, due volte, Ilicic e Pessina. Nella ripresa l’Atalanta non cade nell’inganno e in pochi minuti liquida la pratica Crotone con Palomino, primo gol stagionale, su calcio d’angolo e con Muriel che sfrutta la scivolata di Golemic. C’è tempo per i gol di Ilicic e di Miranchuk, che poco prima ne aveva fallito un altro,la traversa di Zapata con l’ex Lokomotiv in fuorigioco e l’esordio in serie A di Davide Ghislandi. Lunedì sera il big match con l’Inter. Tutto da gustare.
Giacomo Mayer