ZingoniaL’Atalanta è stata una mia scelta non appena s’è interessata a me. Ricordo che era tosta anche la Primavera, la prima squadra italiana a cui ho segnato. Tosta, ordinata, organizzata e difficile da affrontare. Sono strafelice”. Miche Adopo, nel presentarsi alla sua nuova famiglia nerazzurra, s’appella ai ricordi di quando era nelle giovanili, segnatamente un 3-3 pirotecnico proprio a Zingonia contro i Brambilla-boys da assist per il primo gol dei suoi e da mancato match winner in rimonta prima di subire il pari in extremis di Roberto Piccoli. Ma l’esordio davanti ai taccuini spianati è un attestato di stima al profeta del calcio made in BG: Gasperini è un grande tecnico, uno dei migliori d’Italia. Tutti i giocatori vorrebbero essere allenati da lui”.

Dall’allievo al maestro: Juric è stato il suo secondo, quindi il sistema di gioco è simile, ma ogni allenatore è diverso. Juric mi ha migliorato facendomi imparare tanto. E al Toro devo riconoscenza eterna per avermi portato in Italia facendomi conoscere un calcio che mi ha migliorato e mi migliorerà ancora”. Ed ecco i motivi del trasferimento a Bergamo una volta scaduto il contratto coi granata: “Sono qui da tre giorni e mi piace tutto, la città è bella e tranquilla. Ho scelto un club che può garantirmi il salto di qualità come nessun altro – prosegue il roccioso volante francese di sangue ivoriano -. Sono un box-to-box piuttosto bravo nel pressing e veloce, mi piace inserirmi: preferirei fare la mezzala a tre e in subordine il mediano a due, ma mi adatto mettendomi a disposizione. Nel mio reparto ci sono giocatori fantastici, normale che ci siano in una squadra forte. L’obiettivo è migliorarmi e crescere: devo dimostrare di essere all’altezza”.

Sugli obiettivi stagionali, l’ultimo (in ordine cronologico) arrivo è nettissimo: “L’Europa League è una grande novità a livello personale: lavoro per essere pronto. Voglio essere completo e fare il massimo, non ho un modello di riferimento preciso: ho 22 anni, devo migliorare in tutto ma per quello mi affido a Gasperini – chiude Adopo -. In serie C alla Viterbese ho dovuto adattarmi al calcio professionistico, bisogna imparare ad adeguarsi. Ci sono tre competizioni, campionato, Europa League e Coppa Italia: bisogna prepararci a tutte e tre”.

Infine, il giudizio dell’amministratore delegato atalantino Luca Percassi. “L’arrivo di Michel ci riempie d’orgoglio. Aveva altre offerte, l’Atalanta l’ha scelta lui: per il suo percorso di crescita è un’opportunità molto importante, dal punto di vista tecnico è il profilo di giocatore, un centrocampista centrale, che cercavamo – il parere dell’alto dirigente -. E’ un ragazzo che s’è meritato l’Atalanta, è adatto alla nostra filosofia: è a disposizione, è certo che col lavoro dello staff può migliorare. Ci aspetta una stagione molto affascinante. Michel sa cosa vuole la nostra tifoseria: massima concentrazione e massima disponibilità al lavoro”.

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