Il messaggio del dono corre anche sulle due ruote. Un messaggio importante che sarà diffuso sulle due ruote durante la quarantaquattresima edizione del Giro d’Italia Giovani Under 23 dai 176 migliori dilettanti del panorama internazionale che si contenderanno la “maglia rosa” U23 di questo strano 2021 dal 3 al 12 giugno. Saranno dieci tappe di grande spessore tecnico quelle del Giro, sponsorizzato Enel, e tutto partirà il 3 giugno con la tappa romagnola da Cesenatico a Riccione (ben 5 le tappe in Emilia-Romagna) per concludersi il 12 a Castelfranco Veneto dopo aver toccato cinque regioni e diciassette comuni italiani in cui vedremo la partenza ed arrivo di tappa.
Il Giro d’Italia U23 rappresenta anche una straordinaria occasione di promozione in tutto il mondo della storia e della cultura italiana, compresa la promozione di una cultura etica e sociale di cui la “cultura del dono” costituisce una delle espressioni più elevate, attraverso la lente di ingrandimento del ciclismo, sport nobile e al tempo stesso popolare, in grado di raggiungere il cuore delle persone direttamente a casa, sulle strade e nelle piazze, in bicicletta. I protagonisti saranno i giovani: oltre ai ciclisti U23 che hanno questa “vetrina” per poter sognare il professionismo, anche i giovani U13 potranno partecipare a prove di abilità in bici in attesa dell’arrivo delle tappe, nel villaggio BPER Banca a loro dedicato.
La presidente nazionale AIDO Flavia Petrin, ha detto in occasione della presentazione della “maglia bianca” (miglior giovane) che vedrà Aido sponsor morale supportato da Chiesi: “AIDO Nazionale sarà sponsor etico del Giro d’Italia Giovani U23 in questo 2021, facendo correre in Italia, con la velocità delle bici da corsa dei giovani campioni di ciclismo, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule, che l’Associazione promuove da oltre quarantotto anni. Ripetiamo l’esperienza dello scorso anno, certi di replicarne l’incredibile successo grazie all’entusiasmo di tutte le persone che hanno già portato AIDO sul podio nel 2020 e che ritroviamo ormai come cari amici. La vittoria è già nostra: cogliere una meravigliosa occasione per continuare a proporre alle persone una grande opportunità. Una scelta, quella del consenso alla donazione di organi, di grande valore etico e sociale, in grado di restituire speranza agli oltre 8000 pazienti in lista d’attesa per trapianto. Una scelta di solidarietà, di vita. La scelta di un semplice sì”. Anche Petrin sarà in sella, insieme ad un gruppo di ciclisti trapiantati, per divulgare la cultura del dono e per parlare ai giovani.
Se questo è il punto di vista etico, dal punto di vista tecnico il Giro d’Italia Giovani è un appuntamento strategico, fondamentale per la crescita per il movimento ciclistico italiano, che dal 2017 ha ottenuto al Giro Giovani risultati in costante crescita e tutto è partito da un’intuizione di Davide Cassani (CT della Nazionale Italiana di ciclismo) che alla presentazione del 21 aprile ha detto: “Se vediamo dei giovani salire alla ribalta è perché sono passati da qui. Per questo motivo è fondamentale investire su corse di questo genere perché permettono ai nostri ragazzi di confrontarsi con atleti provenienti dall’estero”.
La sesta tappa di martedì 8 giugno vedrà, infine, l’arrivo nell’orobica San Pellegrino Terme dopo 176 chilometri con partenza da Bonferraro di Sorgà, in provincia di Verona alle ore 12:25. L’ingresso nella provincia di Bergamo della carovana rosa sarà alle 14:49 con il transito da Pumenengo per toccare poi i comuni di Calcio, Cividate al Piano, Mornico, Bolgare, Montello, Albano Sant’Alessandro, Gavarno-Tribulina, Nembro, San Vito e l’ingresso a Selvino è per le 15:58 quando i giovani ciclisti transiteranno su via S. Patrioti lanciati verso il traguardo di via San Carlo, in centro alla città termale. A decidere le sorti di questa tappa in terra bergamasca sarà la salita di Selvino che, posta a venti chilometri dal traguardo, spezzerà il ritmo dei corridori pronti a lanciarsi nella discesa finale. Marco Selleri, presidente di Nuova Ciclistica Placci 2013 su questa tappa: “E’ la tappa più lunga del Giro, con un percorso principalmente pianeggiante. Decisivo sarà il “Gran Premio della Montagna” (GPM) di Selvino, spesso affrontato dai professionisti in quanto crocevia per diverse salite della zona. E’ una scalata pedalabile e per questo motivo potrebbe arrivare un gruppetto”.
Stefano Nava