È sempre più lotta senza quartiere contro gli incoscienti che usano il cellulare alla guida, mettendo a rischio la sicurezza di se stessi e degli altri in primis pedoni e ciclisti.

Il pacchetto di modifiche al Codice della Strada contiene un significativo inasprimento delle sanzioni per chi si distrae con lo smartphone al volante ma  nell’attesa dell’approvazione definitiva alcune città hanno intensificato i controlli della polizia locale in borghese per pizzicare sul fatto il maggior numero di trasgressori.

A.Ri.Bi. Associazione per il rilancio della bicicletta

 fortemente preoccupata per il grave rischio a cui si espongono ogni giorno pedoni e ciclisti che sono le prime vittime del multitasking ovvero della distrazione al volante, 

sollecita tutte  le Amministrazioni locali dell’intera provincia a partire dal Capoluogo ad attivare laddove possibile, la 

POLIZIA IN BORGHESE CONTRO I ‘FURBETTI’ DEL TELEFONINO.

L’uso del cellulare alla guida è una pessima abitudine che causa un incidente stradale su quattro, secondo i dati recentemente forniti dalla Polstrada. Ed è sicuramente per questo, che si è deciso di correre ai ripari innalzando il livello delle sanzioni già previste dall’art. 173 del Codice della Strada

La proposta, che dovrà passare l’esame dei due rami del Parlamento prima di diventare effettiva, prevede una maxi multa da 422 euro a 1.697 euro per chi utilizza dispositivi mobili durante la guida, con decurtazione di 5 punti e sospensione della patente da sette giorni a due mesi già alla prima infrazione. E se si è recidivi nell’arco di un biennio la sanzione diventa da 644 a 2.588 euro, con sospensione della patente fino a 3 mesi e decurtazione raddoppiata dei punti, da 5 a 10. Ovviamente sarà sempre permesso l’uso del cellulare tramite viva-voce, senza impegnare le mani.

Se le Amministrazioni si rendessero conto che una sanzione comminata per questo reato vale quasi dieci sanzioni per “sosta su parcheggio a pagamento scaduta”, forse concentrerebbe un maggior numero di Agenti su una azione preventiva ma anche redditizia per le casse del Comune contribuendo con una azione di deterrenza significativa.