Da  questa stagione il responsabile del settore giovanile dell’AlbinoGandino è Marco Ghilardini, già nell’organico della società fin dalla sua nascita nel ruolo di allenatore, incarico che mantiene per gli Esordienti.

Roberto Radici  mister della prima squadra e con un occhio particolare verso la Juniores lo elogia apertamente: “E’ uno dei più bravi responsabili di settore giovanile che potessimo avere. Lavora tanto e se in basso viene fatto il lavoro giusto riusciamo a preparare atleti per la prima squadra”.

In effetti molti ragazzi cresciuti nell’AlbinoGandino giocano in prima squadra: Nicholas Caccia, Federico Ongaro, Mauro Savoldelli, Giorgio Bogazzi, Francesco Carrara, Marco Ribolla. Aggiungiamo Anas Hamzaoui, 2001 in società dal tempo degli  Allievi, Alessio Tiraboschi in prestito dalla Virtus Bergamo, Mario Cornelli cresciuto Virtus ed ora dell’Albino Gandino. Una bella folata di giovani che ha contribuito a una stagione positiva in Eccellenza, con la salvezza già matematicamente garantita. Ed al momento mantenere questa categoria è l’obiettivo societario.

L’AlbinoGandino non ha mai puntato ad avere tante squadre, non ha scuola calcio o Pulcini, si limita alle quattro classiche squadre, Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti. A Marco Ghilardini chiediamo i suoi compiti rispetto al settore giovanile di cui è responsabile: “Di fatto la Juniores è nelle attenzioni di Radici, il mio compito è rivolto soprattutto alle altre tre squadre. I mister sono gli stessi dello scorso anno che già conoscevo, Roberto Chiappa e Daniele Noris. Conoscevo già anche Giorgio Ongaro, arrivato quest’anno alla Juniores, perché abita in valle. Il fatto di conoscerci tra noi già ha reso più facile il mio compito di coordinare le attività del settore giovanile. Siamo un gruppo affiatato e tutto fila via liscio”.

Il responsabile del settore giovanile ha anche il compito di tenere i rapporti con le famiglie. Questo è un compito che ti è più difficile? “Assolutamente no. Le nostre famiglie sono bravissime e non abbiamo mai lamentele. Il motivo è molto semplice: i nostri ragazzi giocano tutti. Nessuno deve stare in panchina. In questo modo non si creano presunte preferenze e i genitori sono contenti della crescita dei loro figli”.

Nell’impostazione dell’AlbinoGandino il settore giovanile non è mai stato spremuto per vincere campionati  ma ha un compito di preparazione di atleti pronti per la prima squadra. Hai confermato questa impostazione? “Assolutamente sì. Il nostro unico obiettivo è insegnare a giocare a calcio e in prospettiva portare i nostri giovani in prima squadra. I risultati delle giovanili in questo senso ci interessano poco e non tiriamo il collo a nessuno per la singola partita. L’obiettivo non è vincere dei campionati con le giovanili, risultati che lasciano il tempo che trovano. L’unico obiettivo per cui ci impegniamo totalmente è insegnare calcio e portare i ragazzi in prima squadra. La scelta di avere poche squadre, solo quattro, una per categoria, fa sì che non puntiamo sul numero dei ragazzi ma sulla loro qualità”.

Osservando dall’esterno sembra una scelta strategica importante. Ad Albino fa riferimento un numero notevole di società, AlbinoLeffe, AlbinoGandino, Falco Albino, Oratorio Albino e c’è una presenza notevole della Virtus Bergamo. L’AlbinoGandino ha preso la strada che potremmo definire di “pochi ma buoni”. I risultati positivi della prima squadra in Eccellenza, il fatto che nella sua rosa ci siano una decina di ragazzi cresciuti in casa, è la conferma che il progetto sportivo, che da sempre  fa capo a Roberto Radici, funziona alla grande. E se un progetto funziona, non si vede motivo per rivoluzionarlo. In questo senso Marco Ghilardini è perfettamente in linea con i progetti societari.

 La struttura sportiva è stata profondamente rinnovata negli anni, ora dispone di ben tre campi sintetici, sono stati sistemati gli spogliatoi e sono in corso altri lavori per realizzare un ristorante e sale per le società. Il presidente Walter Gotti sta investendo in modo continuativo su un progetto sportivo ma anche strutturale di lunga durata. Il calcio ideato da un imprenditore è una cosa seria. Il modello societario e imprenditoriale dell’AlbinoGandino può far scuola… se qualcuno ha la pazienza di voler imparare. Perché di progetti “farfalla” che svolazzano qua e là se ne vedono anche nelle nostre terre. L’AlbinoGandino è un progetto imprenditoriale.

CM

Assemblea soci e consiglio direttivo:

Presidente: Walter Gotti;

Soci: Jennifer Gotti, Ian Gotti, Asia Gotti

Direttore Generale: Roberto Bogazzi

Direttore tecnico e allenatore prima squadra: Roberto Radici

Responsabile settore giovanile: Marco Ghilardini

Team Manager: IanGotti

Segretario: Luca Piccinini

 

Allenatori settore giovanile:

Juniores: Giorgio Ongaro

Allievi: Roberto Chiappa

Giovanissimi : Daniele Noris

Esordienti: Marco Ghilardini