Mantova – AlbinoLeffe 0-1 (0-0)
MANTOVA (4-3-3): Chiorra 6,5; Pedrini 5,5, Ghilardi 6, Panizzi 6, Silvestro 6 (12′ st Ceresoli 6,5); Messori 6,5, De Francesco 6, Gerbaudo (cap.) 5,5 (30′ st Paudice 5,5); Mensah 6, Yeboah 6, Procaccio 5,5 (17′ st Guccione 6). A disp.: Tosi, Napoli (p), Iotti, Perobon, Ingegneri, Cozzari, Fontana, Agbugui. All.: Nicola Corrent 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 7; Borghini 6, Milesi 6,5, Saltarelli 6,5; Gusu 7 (48′ st Ntube sv), Brentan 6, F. Gelli (cap.) 6,5, Piccoli 6 (40′ st Doumbia sv), Zoma 6,5 (19′ st Tomaselli 6,5); Cori 6 (19′ st Manconi 6), Cocco 6,5 (40′ st J. Gelli sv). A disp.: Pratelli, Facchetti (p), Muzio, Petrungaro, Miculi, Rosso, De Felice. All.: Giuseppe Biava 6,5.
Arbitro: Pacella di Roma-2 6,5 (Singh di Macerata, Robilotta di Sala Consilina; IV Di Renzo di Bolzano).
RETE: 19′ st rig. Cocco (A).
Note: tardo pomeriggio rigido, spettatori 200 circa. Ammoniti Milesi, Gusu, Brentan, Pedrini e J. Gelli per gioco scorretto. Tiri totali 10-9, nello specchio 1-2, parati 1-1, respinti/deviati 1-2, legni 2-0. Corner 3-5, recupero 1′ e 6’30”.

MantovaCocco lancia Zoma che corre entro il lato corto e fa cadere Ghilardi nella trappola dello sgambetto, il sardo dal fisico da surfer spiazza dal dischetto l’estremo baluardo altrui ed è ventesimo punto dopo 16 giornate. Vive sull’episodio, sui due legni nemici di Procaccio nel primo tempo (41′, di controbalzo, a rimorchio sul primo palo dell’angolo del futuro autore del fallo da rigore) e Yeboah da venti metri a incrociare nel secondo al quarto d’ora, il ritorno alla vittoria dell’AlbinoLeffe, che a Mantova prevale di corto muso e di rigore rinchiudendo negli scaffali meno accessibili della dispensa un digiuno di bottini pieni durato quattro allacciate di scarpe. Tre su quattro lontani da Zanica, altro spunto di riflessione, ma tant’è: verso il gong del girone d’andata, andrà ottimizzata la rigida alternanza casa-trasferta tra Virtus Verona (domenica 4 dicembre, 14.30), Trento e Pordenone. Per il 36enne cagliaritano, quinto gol personale a un mese e 22 giorni dall’ultimo tra le mura amiche nel 3-1 al Novara alla settima, coincidente con la rottura del ghiaccio dei seriani nella casella dei 3 punti.
Un infrasettimanale particolarmente fausto, quello del sedicesimo turno, contraddistinto nella prima metà dalla doppia chance Cori-Piccoli due scollinamenti oltre la mezzora, quando Ghilardi e il tuffo del portiere Chiorra (sul tap-in) vanificano i rispettivi smarcamenti veloci favoriti dalla discesa di Gusu, al solito tra i migliori, con palla dentro. Di là i pericoli si chiamano Gerbaudo (3′, scivola) in asse con la sua mezzala destra e Yeboah, il cui stacco imperfetto sul cross di Silvestro è una risposta al primo dei due terzi tempi dell’ariete viterbese, salito in cielo su ammollo di Brentan dopo il corner di Gelli (17′) per poi alzare la mira (24′) sul tiro dalla bandierina dello stesso regista livornese.
Se il drop dell’ala sinistra locale, lesta ad anticipare Borghini sull’ennesima situazione da fermo, va a un cilindro verticale dal vantaggio, a campi invertiti c’è gloria pure per Pagno, eccezionale nel riflesso, che corrisponde alla sua unica parata del mercoledì sera, per dire di no al centrattacco in prestito dall’Hellas Verona (7′) sbucato da due passi sull’invito a mezz’altezza di Messori sugli sviluppi di un altro corner. Al 22′ Piccoli sgancia alto senza sfruttare la combinazione con scarico Tomaselli-Manconi, seguito dall’imprecisione di quest’ultimo (28′) che allarga il destro dal limite in contropiede, un giro di lancetta prima che Pedrini spedisca dritto il possibile pari vanificando il lavoro dal fondo dell’atalantino Ceresoli.
Simone Fornoni