AlbinoLeffe – Grosseto 0-0
ALBINOLEFFE (3-5-1-1): Savini 6; Borghini 7, Mondonico 6, Canestrelli 6,5; Gusu 6,5, Piccoli 6, Genevier 6,5, Gelli 6,5, Tomaselli 6 (16′ st Cori 5,5); Giorgione (cap.) 6,5; Manconi 5,5 (33′ st Maritato 5,5). A disp.: 24 Paganessi, 31 Caruso, 2 Cerini, 3 Berbenni, 10 Gabbianelli, 19 Ravasio, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 6.
GROSSETO (3-5-2): Barosi 6,5; Kalaj 6,5, Ciolli (cap.) 6,5, Polidori 6; Raimo 6, Sersanti 6 (40′ st Simeoni sv), Vrdoljak 6,5, Sicurella 6,5 (36′ at Kraja sv), Campeol 5,5 (11′ st Giannò ); Moscati 5,5 (11′ st Stijepovic ), Boccardi 6 (40′ st Russo sv). A disp.: 22 Chiorra, 18 Merola, 20 Consonni, 30 Scaffidi. All.: Lamberto Magrini 6.
Arbitro: Grasso di Ariano Irpino 5,5 (D’Ilario di Tivoli, Di Maio di Molfetta; IV Bracaccini di Macerata).
Note: minuto di silenzio per la scomparsa ieri dell’ex Inter e Nazionale Mauro Bellugi. Ammoniti Campeol, Gelli, Polidori, Cori, Kalaj e Mondonico per gioco scorretto. Tiri totali 9-7, nello specchio 3-3, respinti 2-1, parati 2-4. Corner 5-6, recupero 1′ e 3′.

Gorgonzola (Milano) – Rientra l’ariete Sacha Cori dopo 6 partite ai box, ma col Grosseto l’AlbinoLeffe ottiene solo il quinto risultato a occhiali stagionale, decimo match su ventisei senza segnare. Anche se per poco Carmine Giorgione, factotum tra attacco e centrocampo a seconda di indisponibilità e cambi, non la metteva dalla sua mattonella nel finale. La marcia verso i playoff ne risulta rallentata dopo la fragorosa vittoria infrasettimanale in casa del Renate secondo, ma quota 37 non è comunque malaccio e tempo per alzare l’asticella ce n’è. Ora il trittico settimanale Pistoiese-Lucchese-Alessandria con la seconda toscana a metà del guado.
Canestrelli lamenta un braccio spuntato tra Polidori e Ciolli (7′, indiziato anche Sicurella) sulla palla rimessa dentro dal fondo da sinistra dopo la scodellata da punizione di Genevier, mentre di là Mondonico rianima Boccardi servendolo inavvertitamente di testa fino a costringere Borghini a deviargli il sinistro in estirada. Il pericolo corso al decimo cede il posto a una fase di controllo spezzata qua e là, con Gelli (12′) a convergere sin quasi al limite per la telefonata al portiere ospite. La mezzala sinistra di turno è appoggiata dal laterale della catena contestuale, anche perché centralmente non si passa. Le più succose sono le situazioni inattive: il difensore arrivato a gennaio, autore del salvataggio in precedenza, schiaccia di testa (18′) sull’angolo da destra del play francese senza impensierire Barosi. Mancano mira e potenza, non certo la voglia, vedi sinistro strozzato dal vertice destro di Kalaj con smorzata del perno difensivo di casa tra le braccia di Savini (20′) e le due legnate rispettivamente in curva e nel parcheggio del botta e risposta 21′-23′, Genevier da fuori dallo scarico di Manconi (azione Canestrelli-Tomaselli) e Raimo col piede debole nel parcheggio.
I maremmani sembrano avere idee più lucide e al 27′ l’imbucata di Sicurella per Boccardi trova il portiere dei bergamaschi prontissimo a chiudere lo specchio. Di qua si va di conati personali: al 31′ Piccoli arpiona, il livornese palleggia bene ma poi sgancia una conclusionaccia aperta all’eccesso; al 33′ il controbalzo di Manconi da quasi 30 metri finisce a lato; tris d’orologio e sul lob dell’iperattivo Gelli non viene sfruttato da Giorgione che da centro area non sa metterci più dell’appoggino di testa facilmente scambiabile per sponda per il nulla. A due dalla pausa, riecco il labronico che opta per la delpierata entro il vertice sull’onda lunga Giorgione-Gelli, non beneficiata però dalla discesa della sfera nel sette.
Nella ripresa i seriani sembrano segnare il passo, di fronte ad avversari più pimpanti. Sersanti (2′) allarga una via di mezzo tra cross basso e diagonale sulla sponda di Moscati. Al 9′ Gusu oppone la fronte tra l’incornata di Polidori e la porta sul solito angolo di Vrdoljak, al 13′ il mancino secco di Boccardi da una ventina di distanza sul la di Raimo bloccato in tuffo da Savini. Quindi il vuoto spinto fino alla ragnatela di Giorgione, sugli sviluppi del terzo tiro dalla bandiera a favore, tolta dall’incrocio da Barosi a sei dal novantesimo. Il centrattacco viterbese s’arrampica sul corner di Genevier (42′), causato dal muro nemico sul secondo tentativo del capitano sannita, ma la porta è più giù. Il destro strozzato di Stijepovic al secondo di recupero non spaventa anima viva.
S.F.