Ravenna – AlbinoLeffe 0-1 (0-0)
RAVENNA (4-3-1-2): Venturi 6,5; E. Ballardini 6, Ronchi 5,5, Lelj 6, Venturini 6; Selleri 6 (18’ st Broso 6), Papa 6, Cenci 5,5; Severini 6 (27’ st Magrini 6); Samb 6,5, De Sena 5,5 (35’ st Maistrello sv). A disp.: Gallinetta, Barzaghi, Portoghese, A. Ballardini, Ierardi, Sabba, Piccoli. All.: Antonioli 6.
ALBINOLEFFE (3-5-1-1): Coser 6,5; Zaffagnini 6,5, Gavazzi 7, Mondonico 6,5; Gonzi 7 (40’ st Scrosta sv), Agnello 6, Di Ceglie 6,5 (31’ st Nichetti 6,5), Giorgione 6,5, Gelli 6,5 (31’ st Coppola 6); Sbaffo 7,5; Kouko 7 (45’ st Sibilli sv). A disp.: Esposito, Gusu, Montella, Ravasio, Cortellini, Zucchetti. All.: Alvini 7.
Arbitro: Maranesi di Ciampino 6 (Segat di Pordenone, Miniutti di Maniago).
RETE: 38’ st Sbaffo (A).
Note: spettatori 1.079, di cui 326 paganti e 753 abbonati, per un incasso complessivo di 5.998 euro. Ammoniti Broso e Scrosta per gioco scorretto. Corner 5-3, recupero 1’ e 5’.
Ravenna – Con un aeroplanino in più (Montella, solo omonimo) convocato ma in panca e attaccanti che continuano a prenderci poco, non poteva che sbloccarla la tecnica pura. Alessandro Sbaffo toglie le castagne dal fuoco all’AlbinoLeffe risolvendola a Ravenna come aveva fatto (di testa, allora) col Gubbio, in casa, il 24 settembre scorso. In classifica è sempre zona playoff con 17 punti, in attesa di chiudere il trittico prima del turno di riposo col Teramo in casa e la Fermana fuori. I centoventi minuti e rotti spesi mercoledì col Monza in Coppa Italia non si sono fatti sentire. Ed entro sei giri di lancetta il futuro match winner ne ha già distribuiti due al bacio per la spaccata centrale di Gonzi (3′) e il diagonale largo di Kouko. Nel resto del primo tempo, a dispetto della maggior spinta (4 angoli contro 1) dei padroni di casa non succede granché al netto della chance nitida per parte: al 22′ Coser è un gatto magico nel rintuzzare alzandola sopra il montante la botta di Cenci sporcata da Agnello su allungo di Severini; al 41′ è ancora l’ivoriano a mancare il bersaglio, stavolta di testa, su invito del russo cresciuto a Siena.
Nella ripresa l’estremo romagnolo Venturi è costretto agli straordinari dal fantasioso gioco d’attacco bluceleste, salvando capra e cavoli su Gonzi (13′) e sullo scatenato centravanti, che s’accentra sul sinistro (19′) raccogliendo la percussione di Giorgione per poi provarci sul primo palo (21′) dopo uno slalom al culmine della ripartenza lanciata da Di Ceglie e rifinita dalla sponda dell’ascolano d’oro poco oltre la metà campo: guantoni e traversa negano il vantaggio ai bergamaschi. La girandola di cambi non frena lo slancio degli Alvini-boys e a sette dal novantesimo l’eroe della domenica pesca il jolly infilando di piattone sullo sfondamento dell’esterno destro bilingue e pittore in combutta con l’assistman Nichetti, che recupera la palla vagante da Cenci pennellandola benissimo al centro a differenza dello scarabocchio di Ronchi nel tentativo di rinviarla.
Si.Fo.