AlbinoLeffe – Giana Erminio 0-1 (0-0)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 5; Canestrelli 6, Mondonico 6,5, Riva (cap.) 6,5 (9′ st Cerini 6); Gusu 5,5, Piccoli 6, Genevier 5,5, Galeandro 6 (35′ st Giorgione sv), Petrungaro 6,5; Tomaselli 5,5 (18′ st Cori 5,5), Manconi 6. A disp.: 1 Brevi, 31 Caruso (p), 3 Berbenni, 4 Nichetti, 8 Trovato, 10 Gabbianelli, 14 Maffi, 27 Miculi, 29 Ghezzi. All.: Marco Zaffaroni 6.
GIANA (3-4-1-2): Acerbis 6; Perico 5,5, Pirola 6, Montesano 6,5; Rossini 6 (28′ st Corti 5), Finardi 6 (33′ st Greselin 6), Pinto 6,5, Zugaro 6; Palazzolo 6 (16′ st Maltese 6,5); Ferrario 5,5 (29′ st Capano 5,5), Ruocco 5,5 (16′ st Perna 6,5). A disp.: 12 D’Aniello, 22 Zanellati (p), 3 Barazzetta, 18 De Maria, 23 D’Ausilio, 26 Marcandalli, 28 Di Maira. All.: Cesare Albè 6.
Arbitro: Andreano di Prato 6 (Catallo di Frosinone, Nana Tchato di Aprilia; IV Maggio di Lodi).
RETE: 48′ st Perna (G).
Note: ammoniti Petrungaro per fallo di mano, Perico, Pirola, Corti e Genevier per gioco scorretto, Maltese per proteste, Ruocco (in panchina) per esultanza scomposta. Espulsi Corti per somma di ammonizioni al 37′ st e Benatelli (preparatore dei portieri AlbinoLeffe) al 49′ st per proteste. Tiri totali 10-9, nello specchio 4-4, respinti 3-1, parati 4-3. Corner 3-2, recupero 0′ e 5′.

Gorgonzola (Milano) – L’incredibile e il thrilling al terzo di recupero per altrettanti ko di fila: Savini abbranca oltre il limite lo spiovente da fermo da sinistra di Maltese, punizione battuta subito da Perna col portiere fuori dai pali e pallonetto beffardo. La paura di perdere fa novanta e lo score, che sembrava aver inforcato placidamente gli occhiali, si trasforma nei primi 3 punti della Giana. Un AlbinoLeffe asfittico, pericoloso all’inizio e verso il gong, firma ufficialmente la crisi anziché schiodare la casella delle vittorie al quarto turno del girone A di serie C nel posticipo del lunedì causa Covid-19 per la sestina di positivi tra gli ospiti di calendario (oggi se n’è aggiunto uno). Dopo il pari allo start col Livorno e le sconfitte con Pergolettese e Pro Sesto, i blucelesti restano ultimi a 1 in compagnia di Olbia e Lucchese. Non potrebbe essere diversamente, dal momento che s’è segnato un quarto di gol di media a partita, leggi Manconi dal dischetto a Crema.
80 secondi dallo start e Petrungaro, il migliore, costretto a fare pentole e coperchi, lungo la strada dal fondo apertagli a sinistra da Manconi, usando il piede contestuale costringe già l’ex di stralusso Acerbis (di qua c’è appunto il centravanti d’occasione) al tuffo a mezz’altezza, senza che a Gusu dalla parte opposta riesca il tap-in (altissimo) da posizione defilata. Al 7′ la risposta ospite, ma la girata di controbalzo di Rossini, inseritosi su un’azione da mancina sfociata nel cross di Zugaro, s’impenna lemme tra le braccia protese di Savini. Al decimo l’esterno ex granata ci riprova stavolta accentrandosi, anche se la chiusura in diagonale di Pinto lo induce ad affrettare il radente privo di pericoli per la porta gorgonzolese. Le chances non piovono esattamente dal cielo, eppure è lì che salgono, vedi ancora il pendolino sinistro biancazzurro che imbeccato dall’atalantino in prestito Finardi calcia frettolosamente ben oltre il montante. Ventesimo: Riva anticipa Ferrario servendo involontariamente Rossini, che però si sbilancia col corpo e molla una pallonessa ai piccioni con l’estremità non sua. I bergamaschi in kit giallorosso ne tentano di tutte un po’: Riva chiama il laterale altrui al falletto sull’out, la punizione di Genevier finisce in mischia sul tacco di Mondonico che ovviamente non può indirizzarlo fuori dalla portata del lunghissimo portiere trentanovenne.
A un attacco ritualmente spuntato nei seriani fa da contraltare un terzetto dietro solidissimo, ma se Mondonico (38′) è lesto a spezzare la trama a due Finardi-Ruocco manca il filtro di Genevier che perde palla aprendo la prateria alla discesa ancora di Zugaro, che la tiene bassa ma telefona all’estremo locale. A una cinquina dalla pausa, invece, la seconda punta del recordman Albè (26 anni sulla stessa panchina) incrocia con la sommità del capo la scodellata a rientrare del compagno con la fascia al braccio. Nella ripresa bastano un paio di giri di lancetta per assistere alla prova di raddrizzamento della mira: tocca a Tomaselli, che non ce la fa (lo specchio è più giù), sul la di Piccoli, dopo un disimpegno della Giana un po’ stitico sul campanile di Riva. Di là Perico (4′) accarezza la spizzata di Ferrario, roba buona solo per le statistiche, mentre Riva accusa noie e il primo cambio di Zaffaroni, Cerini, è obbligato. La decina cronometrica coglie Zugaro in contrasto (corner) su Gusu, lanciato da Piccoli; al 18′ è Petrungaro a convergere per il tiro secco e centrale dopo il velo di Manconi, sempre sugli sviluppi di un’iniziativa della sullodata mezzala. Entra Cori per Tomaselli, alla ricerca di peso, e al 27′ forse in combinazione col compagno di linea c’è il contatto con Montesano, che pare comunque prendere prima la palla. Quella sparata di nuovo sopra l’incrocio dall’autore delle sorella parimenti nitida allo start, al 31′, sempre col mancinone, dopo un bello slalom innescato da Galeandro. Sei minutini e Corti in pressing falloso su Mondonico (sanzionato forse il fallo di mano: palla presa al volo) si becca il secondo giallo, ma nemmeno la superiorità numerica giova ai made in BG: soltanto il traversone di Petrungaro al 41′ per la torre, con anticipo di Montesano per il terzo angolo della serie. E si riesce pure a beccare. Travolti dai botti del trittico lombardo, ecco quello da tour de force per chiudere il mese tentando di risalire la china pericolosa: sabato 17 alle 20.45 ad Alessandria con la Juventus Under 23, quindi il Renate mercoledì (inizialmente previsto in notturna, poi anticipato alle 17.30) e a Grosseto domenica 25 alle 15.
Simone Fornoni