Sambenedettese – AlbinoLeffe 3-0 (1-0)
SAMBENEDETTESE (3-4-1-2): Sala 6,5; Biondi 6,5, Miceli 6, Fissore 6; Rapisarda (cap.) 6,5, Rocchi 6,5 (22′ st Bove 6), Gelonese 6,5 (45′ st Panaioli sv), D’Ignazio 6,5; Ilari 6 (23′ st Signori 6); Russotto 7,5 (31′ st Calderini 6), Stanco 7 (31′ st Di Massimo sv). A disp.: Pegorin, Rinaldi (p), De Paoli, Caccetta. All.: Magi 6,5.
ALBINOLEFFE (3-4-1-2): Cortinovis 6; Mondonico 5,5, Gavazzi (cap.) 5,5, Riva 6; Gusu 6 (41′ st Ravasio sv), Romizi 5,5, Nichetti 6, Gonzi 6 (16′ st Ruffini 6,5); Sbaffo 6 (16′ st Sibilli 6); Kouko 5,5 (41′ st Gelli sv), Cori 6 (34′ st Galeandro sv). A disp.: Athanasiou, Coser (p), Stefanelli, Mandelli, C. Calì, Sabotic. All.: Marcolini 5,5.
Arbitro: Garofalo di Torre del Greco 6,5 (Laudato di Taranto, Bruni di Brindisi).
RETI: 39′ pt Stanco (S), 8′ st rig. Russotto (S), 14′ st Stanco (S).
Note: ammoniti Biondi, Mondonico, Stanco e Gelonese per gioco scorretto. Allontanato il ds della Samb Pietro Fusco per proteste al 44′ pt. Corner 3-5, recupero 1′ e 4′.

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) – Tutto sbagliato, tutto da rifare. A un tris dal gong l’AlbinoLeffe, reduce dal doppio 1-1 casalingo con Fermana e Rimini, cade malamente (sconfitta numero 12) sul campo della Sambenedettese e rimane ancorato a 37, quota che senza acuti finali potrebbe riservare inabissamenti repentini. Solo Rimini, Fano e Renate, ovvero ultima e attuali duellanti per i playout, sono rimaste a distanza (-3 e -2 per le spareggianti), mentre a pari punti coi seriani – scavalcati dalla Giana, vittoriosa a Meda nella serata di domenica) ci sono Vis Pesaro e Virtus Vecomp Verona (ko col Ravenna corsaro), a metà della triade di avversari sulla strada della salvezza (l’ultimo è il Vicenza) da affrontare in rigida alternanza casa-trasferta a partire dal delicatissimo Saturday Night Match coi brianzoli berlusconiani alla vigilia di Pasqua.
Non male avere ancora quattro squadre (la settimana prima erano una di più, i gorgonzolesi appunto) dietro di sé, tra classifica reale e avulsa, ma due ostacoli su tre in calendario hanno obiettivi vivissimi, tra playoff e salvezza. Bisogna prendere punti dove capita senza fare calcoli. Intanto, la partita del pomeriggio domenicale, brutta e gestita male negli episodi decisivi. Kouko ne ha subito una di quelle grosse, sul sinistro, al 4′, quando riceve dalla trequarti trovando un Sala monstre fra sé e il sacco sotto l’incrocio. Al 6′, invece, salva un gol fatto, intromettendosi sul rigore in movimento di Rocchi, che riceve dall’angolo di Russotto per scaricare il mancino a botta sicura. Un altro paio di minuti e a Mondonico non riesce la svettata per correggere la seconda parabola di Romizi dalla bandierina sinistra, mentre scollinato il quarto d’ora di un centinaio di secondi l’ivoriano manca la porta in diagonale mancino, gettando alle ortiche la sponda di Cori sulla sventagliata di Riva dalle retrovie.
A un settebello dalla pausa, la doccia gelata piove dal colpo di testa di Stanco, svantaggio che fa un male cane perché figlia della ripartenza dopo la punizione di Romizi bloccata dall’estremo marchigiano, con cross decisivo di Rocchi dall’out destro dopo la percussione di Russotto. La ripresa si apre subito con la grandinata definitiva proprio all’insegna della seconda punta rossoblù, perché il regista ex Bari affonda il tackle sulla sua caviglia nel tentativo di chiudergli lo spazio dal lato sinistro dell’area non troppo distante dalla linea di fondo: per il fantasista d’attacco locale il rigore spiazzante è uno scherzetto. L’inferno si spalanca sotto i piedi dei blucelesti in divisa bianca a un tiro di schioppo, quando la prima punta del richiamato Magi imbraccia la doppietta punendo il liscio di Gavazzi e il tentativo di recupero di Riva sul lancio di Biondi arrivato in piena area grazie al velo di… indovinato, Russotto. Cori le tenta tutte per innescare il compagno di linea, che però al 18′ imbocca clamorosamente il portiere locale nonostante la totale assenza di opposizione della retroguardia. A 9′ dal 90′ Gelonese lancia Calderini che incrocia bene a Cortinovis battuto, ma Gavazzi evita almeno il poker. Adesso si fa davvero dura.

S.F.