Lumezzane – AlbinoLeffe 3-1 (1-0)
LUMEZZANE (4-3-3): Filigheddu 6,5; Regazzetti 6, Pisano 7, Dalmazzi 6, Parodi 6; Calì 7, Ilari 6, Pesce (cap.) 6 (28′ pt Taugourdeau 7); Spini 6 (27′ st Malotti 7), Gerbi 6,5 (47′ st Pogliano sv), Capelli 5,5 (27′ st Cannavò 3). A disp.: 12 Greco, 22 Galeotti; 13 Filippini, 14 Basso Ricci, 23 Poledri, 72 Kolaj. All.: Arnaldo Franzini 7.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 5,5; Milesi 5,5, J. Gelli 5,5, Marchetti 5,5; Gusu sv (17′ pt Toccafondi 5,5), Agostinelli 6,5, Gatti 6 (14′ st Zanini 5,5), Muzio 6,5 (43′ st Carletti sv), Piccoli 6; Zoma 6,5, Arrighini 6. A disp.: 1 Pratelli, 72 Moleri; 41 Bettoni, 45 Pala, 47 Malanchini, 49 Zambelli, 50 Marchesini, 90 Toma. All.: Giovanni Lopez 5,5.
Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria 5 (Dell’Arciprete di Vasto, Pignatelli di Viareggio; IV Sassano di Padova).
RETI: 42′ pt Gerbi (L), 23′ st rig. Arrighini (A), 42′ st Pisano (L), 50′ st Calì (L).
Note: Arrighini sbaglia un rigore (parato) al 23′ st. Ammoniti Milesi, Ilari e J. Gelli per gioco scorretto, Pisano per proteste. Espulso Cannavò al 29′ st per gioco violento. Occasioni da gol 8-12, tiri totali 9-15, parati 1-4, respinti/deviati 1-7. Corner 5-4, recupero 5′ e 6′.

Lumezzane (Brescia) – A Lumezzane si fa male anche Gusu, il suo sostituto Toccafondi fallisce il vantaggio sbucando indisturbato dal primo spiovente, si va sotto a difesa schierata e nonostante un pari agevolato da un penalty regalato l’AlbinoLeffe (raggiunto in classifica, nel gruppetto anche l’Arzignano) chiude l’anno solare con una sconfitta in superiorità numerica tra i rimpianti. Reduce da doppia vittoria contro Renate e Pergolettese, la squadra bluceleste in kit rosso da trasferta resta a quota 25 in una posizione tranquilla che avrebbe potuto essere migliore. Complice anche la falcidie da infermeria, privi com’erano dello squalificato Borghini, degli influenzati Allieri e Longo, con Zanini a mezzo servizio e senza i lungodegenti (Saltarelli, Doumbia, Giorno, Brentan, Genevier e Poletti). Ma anche di là non c’erano tutti: Deratti, Troiani, Scremin e gli squalificati Righetti e Moscati. Ci si rivede all’Epifania allo Stadium di Zanica alle ore 14 contro il Vicenza.
Filigheddu ha subito il suo bel daffare al 3′ per dire di no alla stoccata da fuori di Zoma sugli sviluppi dello schema d’angolo di Muzio con doppio muro valgobbino opposto ai tiri mancini di Arrighini e in seconda battuta di Piccoli, ma è proprio il sostituto del capitano infortunato a fallire a metà frazione davanti all’area piccola nel gioco da quinto a quinto con Piccoli. Il festival dello sciupio (26′) coinvolge anche le due punte correndo sull’onda dello sciagurato disimpegno in orizzontale di Dalmazzi ghermito da Arrighini, che dalla trequarti è bravo a incunearsi in aerea ma molto meno nello sbattere addosso a mani e corpo di Filigheddu, col tap-in di Zoma respinto sulla linea proprio dall’autore dell’errore di casa e Pisano a mandare in angolo sul ritorno di fiamma del burkinabé.
Marchetti stende Capelli a un metro dalla lunetta ed è Taugourdeau, grande ex di turno insieme a Calì, a tenersi in canna la prima occasione del Lume senza accendersi da fermo, perché oltre alla barriera c’è il sorvolo pure del montante e non di pochissimo. Siamo alla mezzora e il provenzale ha dovuto rilevare Pesce; un poker di lancette e Arrighini la ritenta di destro tra intersezione e vertice destro, ma non incrocia né chiude bene la palla portagli da Agostinelli. Momo si ritrova lì dalle linee a una dozzina dall’intervallo calciando in curva; a 9′ è Spini a sfiorare il vantaggio per i padroni di casa raccogliendo lo schema corto del francese, senza andare oltre lo spavento di Marietta per un tiro-cross mica tanto lontano dal bersaglio.
Nessuno avrebbe mai pensato che fossero le prove generali di 1-0, piovuto come la grandine sotto il sole con la sbucata di Gerbi che gira di testa davanti al vertice sinistro dell’area piccola il pallone rimesso in mezzo abilmente da Pisano con una specie di semirovesciata. Tutto partito dal traversone da mancina del buon Anthony, che il piede ce l’ha sempre avuto. Non abbastanza preciso, al contrario, quello di Zoma, che apre le danze delle occasioni della ripresa calciando sul portiere triumplino nonostante l’apertura millimetrica e smarcante di Muzio. Se quest’ultimo sul controcross se la vede carambolare davanti al secondo palo, è Milesi a provarci sul suo calcio franco non trattenuto in presa alta da Filigheddu, scontratosi fortuitamente con Marchetti: girata sporca del valbrembanino, Pisano si rifugia in fallo di fondo. Al 19′ Calì si vede deviare in angolo il lob da Gelli e Marietta, nemmeno tre minuti e Parodi ha la colpa di tenere la mano allungata sulla palla morta del caso, un lancetto di Agostinelli che non dava l’impressione di poter innescare chissà che, per l’inserimento toccafondiano che sicuramente gli impatta prima il busto: il pisano là davanti, alla terza gioia stagionale, sbaglia il penalty di destro, ma insacca con un sinistro fragoroso in caduta sotto la traversa. La new entry Cannavò rimedia la doccia anticipata per la scarpata in faccia a Muzio sulla trequarti difensiva seriana. Toccafondi all’ottantesimo, ancora su invito del pari ruolo dall’altro lato, spreca alle stelle il possibile matchball, mentre Zanini infiocchetta il regalo per l’ingrato Gerbi il cui tiro fa la stessa fine (39′). Pisano può così sfidare lo stesso esterno pratese, sovrastato nello stacco, e il braccio disteso di Marietta per incornare nel sette il controcross di Malotti dal quinto corner; Zoma apre subito dopo per Piccoli sbilanciatissimo all’indietro col busto. Lo stesso Momo sbaglia a giro al novantesimo, come Malotti in slalom al 4′ di recupero su lancio di Calì che però si rifà ampiamente appoggiando l’ultimissima azione Malotti-Ilari con assist che pareva un rigore in movimento sbagliato.