Triestina – AlbinoLeffe 2-3 (1-1)
TRIESTINA (3-5-2): Martinez 6; Capela 5,5, Ligi 6, Volta 6 (34′ st Trotta sv); Rapisarda 6 (12′ st Lopez 6), Procaccio 5,5 (1′ st Crimi 6), Giorno 6,5 (20′ st Paulinho 6,5), Galazzi 6,5, Natalucci 6,5; Di Massimo 6,5 (20′ st Litteri 6,5), De Luca (cap.) 6,5. A disp.: Offredi, Baldi, Catania, Giannò, Iacovoni, Negro. All.: Cristian Bucchi 6 (squalificato, in panchina Mirko Savini).
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 5,5; Marchetti 6, Saltarelli 5, Ntube 7; Gusu 6,5, Gelli 7, Nichetti 6,5, Giorgione 6,5 (20′ st Poletti 7,5), Tomaselli 7 (38′ st Miculi sv); Ravasio 6,5 (16′ st Galeandro 6,5), Manconi 6,5. A disp.: Facchetti, Rossi, Cori, Doumbia, Genevier, Michelotti, Petrungaro, Piccoli, Riva. All.: Michele Marcolini 6,5.
Arbitro: Canci di Carrara 6,5 (Ceolin di Treviso, Spataro di Rossano; IV Poli di Verona).
RETI: 16′ pt Ravasio, 26′ pt Natalucci (T), 29′ st rig. Manconi (A), 41′ st Litteri (T), 48′ st Poletti (A).
Note: serata fresca, terreno in buone condizioni. Ammoniti Giorgione, Manconi, Capela e Galazzi per gioco scorretto. Tiri totali 8-7, nello specchio 4-5, respinti/deviati 0-1, parati 3-2. Corner 4-3, recupero 2′ e 5′.

Trieste – L’esultanza sfrenata di Amedeo Poletti, corsa e spostamento sul sinistro infilandolo da venti metri in asse con l’ultimo assalto by Galeandro e Manconi, quello del rigore del secondo vantaggio procurato dallo slalom di G, è l’immagine dell’AlbinoLeffe attuale. Capace di riscattarsi dal primo ko nell’infrasettimanale con la FeralpiSalò per andare a sbancare la Triestina pur dopo averle regalato almeno un gol e mezzo su due in una sfida a rincorrersi negata ai deboli di coronarie. In classifica, dopo un settebello di turni nel girone A di serie C, se ne guardano tuttora tantissime dall’alto in basso: quota 16, col Padova a 19 e il Renate ospite domenica prossima sempre nel primo pomeriggio.
Si diceva delle due marcature o quasi regalate ed è inevitabile citare la recidiva di Saltarelli sul primo pari ospite dopo quella decisiva coi Leoni del Garda, stavolta un retropassaggio al portiere intercettato da Di Massimo con la Zanza De Luca a pungere sul doppio scarico per l’impattatore Natalucci, praticamente come un penalty. Sul secondo, Pagno okappa nel calare la saracinesca su Paulinho dal limite ma non altrettanto nel respingere il cross di Lopez da mancina sui piedi di Litteri. Ne mancava un poker al novantesimo, ma i blucelesti hanno birra supplementare. Una sfida equilibrata. Nella prima metà, i calci piazzati di Galazzi non sfruttati di testa da Ligi (29′) e Capela (43′), anche se la prima conclusione nello specchio, centrale e al culmine di un’azione di Gusu con Giorgione a velarla in gioco aereo, è di Gelli, al decimo. Lo stesso si procurerà in solitario il rigore del nuovo vantaggio slalomeggiando fino a chiamare il contatto di Capela appena dentro l’area col superbomber a riportarla avanti, ma intanto c’è il rompighiaccio di Ravasio a rimorchio di Ntube, sovrappostosi al pimpante Tomaselli, un sinistro che il capitano si lascia passare in mezzo alle gambe nei pressi del secondo palo per non togliere al compagno il successo personale.
In attesa dell’1-1, il tentativo dell’ex atalantino bloccato dal baluardo ex Stezzanese e Ponte San Pietro al ventesimo. Nella ripresa, il rinvio corto di Martinez che per poco non favoriva il sannita, stoccata oltre il montante dai 25 metri (8′), imitato nella mira da Galazzi e poi dal firmatario della prima impattata (24′, ancora alto) dal limite. Poletti si prende anche la soddisfazione di spezzare la trama (26′) tra De Luca e la sua mezzala sinistra. Il resto è cronaca già citata in premessa: 5 vinte e 1 pari su 7 giornate, mica male. Michele Marcolini, ieri 46 anni, ha festeggiato degnamente sul campo al “Nereo Rocco”: “Un successo che vale doppio, perché oltre alla determinazione e la convinzione che ci abbiamo messo dall’altra parte l’ostacolo era uno dei più attrezzati del girone”, le sue parole. Il ko estivo di Grassobbio nella caldazza agostana è già dimenticato…