AlbinoLeffe – Ternana 2-1 (2-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Cortinovis 7; Mondonico 7, Gavazzi (cap.) 8, Stefanelli 7 (45′ st Sabotic sv); Gusu 7, Sbaffo 7 (20′ st Giorgione 6,5), Genevier 7, Romizi 5, Gonzi 7; Razzitti 7 (1′ st Nichetti 6), Cori 6 (32′ st Kouko 6). A disp.: Athanasiou, Coser, Mandelli, Ravasio, Sibilli, Ruffini. All.: Marcolini 7.
TERNANA (3-5-2): Gagno 5; Diakite 5,5, Russo 6, Bergamelli 6; Defendi 6, Rivas 5,5 (8′ st Bifulco 5,5), Altobelli 5, Pobega 6,5, Furlan 6,5 (35′ st Vantaggiato sv); Frediani 6 (14′ st Boateng 6), Marilungo 6,5. A disp.: Iannarilli, Vitali, Callegari, Fazio, Hristov, Paghera. All.: Calori 5,5.
Arbitro: Cudini di Fermo 6 (Fraggetta di Catania, Politi di Lecce).
RETI: 6′ pt Razzitti (A), 14′ pt Sbaffo (A), 28′ pt rig. Marilungo (T).
Note: spettatori 979 di cui paganti 158 (incasso 1.792 euro) e 821 abbonati (rateo 4.976 euro). Espulsi Romizi al 27′ pt per aver fermato una chiara occasione da gol (fallo di mano) e Altobelli al 44′ st per rissa. Ammoniti Sibilli (in panchina) per eccesso di esultanza (in campo), Defendi e Stefanelli per gioco scorretto, Marlilungo e Gavazzi per comportamento non regolamentare, Cortinovis per ritardata rimessa in gioco. Corner 0-12, recupero 0′ e 5′.

Bergamo – Di riffa e di raffa, complicandosi pure la vita, ma il ritorno alla vittoria contro la Ternana vale oro per l’AlbinoLeffe. A parte il sorpasso al penultimo posto (quota 22) sulla Virtus Verona, precedente vittima di Marcolini il 22 dicembre scorso, ko in casa col Renate, era importante per il morale acciuffare il terzo bottino pieno in un campionato stregato. Il primo in assoluto, sempre tra le mura amiche, il 2-0 alle Pantere del 18 novembre.
Apre bene al 4′ la verticale di destra Gusu-Sbaffo-Razzitti con l’ex vicentino a concludere centralmente dopo essere rientrato sul sinistro, preludio al rompighiaccio in capo a un paio di lancette scarse, quando Gavazzi rimette in mezzo dal fondo la punizione spizzata di Genevier e per il numero 9 appoggiarla a porta sguarnita è un giochetto. Una vera magia, invece, il bis di Sbaffo al 14′ (errore in impostazione di Diakite) che vede Gagno fuori dai pali e lo batte con un pallonetto carico di effetto e potenza. Al 21′ il marchigiano, capocannoniere di squadra col poker in canna, ci riprova salendo palla al piede, ma il destro dai 25 metri non è imparabile. Una cinquina cronometrica e Cortinovis toglie la visuale della porta a Rivas, inseritosi sulla sponda di Defendi dopo un cross respinto di quest’ultimo, ma il patatrac di lì a poco lo combina Romizi intercettando in bagher l’angolo da sinistra di Furlan: l’ex Bari è espulso, il match winner dell’andata Marilungo spiazzante dal dischetto. Il confronto si mantiene vivace e tra 32′ e 34′ si assiste al botta & risposta Gonzi-Pobega, col russo a incornare debolmente il cross di Sbaffo e la mezzala ospite a trovare solo la Curva Nord dal limite. Sullo schema da fermo Frediani-Marilungo al 35′ con torre dell’ex atalantino Diakite è in fuorigioco; l’8 altrui ci riprova di mancino a un tris dalla pausa, ma il portiere seriano salva in corner volando alla sua destra.
Nella ripresa si scala a 3-5-1 con Razzitti sacrificato in nome della copertura by Nichetti e alle Fere tocca girare al largo. Primo tiro pericoloso, ma altissimo, di Altobelli al 23′ sull’asse da sinistra Marilungo-Pobega, poi le mega mischie da tiro dalla bandierina e un sinistro in caduta di Diakite al 28′ con sospetto tocco di mano del capitano bluceleste. La tenta Gonzi al 36′ senza incrociare in mezzo allo sterile assedio umbro: un minuto più tardi Gavazzi fa diga ancora sul conato dal lato destro di Boateng, con Defendi a imboccare al volo Cortinovis dalla distanza. Si accende una rissa alle soglie del 90′ con Altobelli a fare subito la doccia. Nel finale c’è pure il rammarico per due contropiedi di Giorgione senza accompagnamento adeguato. Il calendario, adesso, propone sfide abbordabili se non proprio scontri diretti nell’ottica della permanenza nella categoria: sabato si va a Pesaro, tra una settimana ospite la Giana e poi Fano, Teramo (in casa) e Renate, sperando di arrivare a domenica 17 marzo con un bottino in classifica in linea con l’obiettivo.

Simone Fornoni