Virtus Vecomp Verona – AlbinoLeffe 1-2 (0-1)
VIRTUS VERONA (4-3-1-2): Giacomel 6; Lavagnoli 6, Rossi 6, Sirignano 5,5 (17′ st Grandolfo 6), Manfrin 6 (17′ st Lancini 6); Onescu 6,5, Giorico 5,5, Casarotto 6 (39′ st Manarin sv); Grbac 6,5; Danti 6,5, Ferrara 6. A disp.: Sibi, Pinton, Trainotti, Rubbo, Nolè, N’Ze, Danieli, Goh N’Cede, Chironi. All.: Fresco 6.
ALBINOLEFFE (3-5-1-1): Cortinovis 6; Mondonico 7, Gavazzi 6,5, Riva 6,5; Gelli 7 (39′ st Ruffini sv), Giorgione 6,5, Genevier 6,5, Romizi 6,5, Gonzi 6,5; Sbaffo 7; Sibilli 7. A disp.: Athanasiou, Coser, Stefanelli, Nichetti, Mandelli, Calì, Galeandro, Sabotic, Travellini. All.: Marcolini 6,5.
Arbitro: Miele di Nola 6,5 (Di Giacinto di Teramo, Micaroni di Chieti).
RETI: 2′ pt Sibilli (A), 14′ st rig. Sbaffo (A), 28′ st Danti (V).
Note: ammoniti Riva, Danti, Giorico, Sbaffo e Onescu. Corner 10-4, recupero 0′ e 4′.

Verona – Quota 43, dodicesimo posto col solo rendez-vous casalingo contro il Vicenza ancora da sbrigare, otto squadre dietro. Merito dell’apripista Sibilli, lesto a inserirsi sull’ammollo magico dall’out destro di Gelli per controllo e destro a seguire nell’angolo opposto, della manina santa di Giorico sul colpo di testa di Gonzi, servito dal cross dal centrodestra del rigorista scelto Sbaffo (risolutore dell’andata a tempo scaduto; bolide a fil di traversa e insaccata) per il penalty del bis e della capacità dell’AlbinoLeffe di reggere il ritorno della Virtus Vecomp Verona al “Gavagnin” a dispetto della punizione a scendere a metà secondo tempo del mancino velenosissimo dell’ex Danti. Salvezza alla penultima giornata, per i seriani, costretti dalla prossima estate a giocarsi fino a giugno 2020 – salvo contrordine – le partite tra le mura amiche nell’esilio di Gorgonzola in attesa che si completi l’opera magna dello stadietto a norma nel centro sportivo di proprietà a Zanica. Nella prima frazione Cortinovis deve abbassare la saracinesca sul diagonale mancino di Ferrara al 13′ e non ha problemi di presa sull’assolo di Grbac al 38′, mentre nella ripresa c’è più suspense. Ovvero la traversa piena di Gelli a tiro del decimo con il marchigiano della trequarti a fallire di non molto il tap-in e soprattutto il salvataggio sulla riga di porta di Mondonico, oppostosi alla svettata di Grandolfo a 11 dal 90′ da schema da corner. L’apripista non replica in contropiede a tu per tu con Giacomel al 4′ di recupero, ma va bene lo stesso: per Michele Marcolini, cambio in corsa di Massimiliano Alvini, missione compiuta. Prima la realtà era quella dei playoff, pazienza.

Si.Fo.