AlbinoLeffe – Gubbio 1-2 (0-1)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6; Gusu 5,5 (36′ st Ravasio sv), Gavazzi (cap.) 6,5, Riva 6; Gelli 5,5, Agnello 5,5, Nichetti 5 (15′ st Sibilli 6), Giorgione 6 (15′ st Romizi 6), Ruffini 6,5; Kouko 5,5, Cori 5,5. A disp.: Cortinovis, Athanasiou, Sbaffo, Mondonico, Stefanelli, Mandelli, Coppola, Galeandro, Sabotic. All.: Marcolini 5,5.
GUBBIO (4-2-3-1): Marchegiani 6,5; Paolelli 5,5 (38′ pt Tofanari 6), Espeche 6,5, Maini 6,5, Pedrelli 6,5; Malaccari 6, Benedetti 6; De Silvestro 7 (35′ st Tavernelli sv), Casiraghi (cap.) 6, Campagnacci 6 (19′ st Davì 6,5); Chinellato 7 (35′ st Plescia sv). A disp.: Battaiola, Lo Porto, Conti, Schiaroli, Ricci, Battista. All.: Galderisi 6,5.
Arbitro: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto 6,5 (Miniutti di Maniago, Polo-Grillo di Pordenone).
RETI: 5′ pt De Silvestro (G), 28′ st Chinellato (G), 49′ st Gavazzi (A).
Note: serata fredda, spettatori 879 di cui 58 paganti (incasso 628 euro) e 821 abbonati (rateo 4.976 euro). Ammoniti Benedetti, Ruffini, Gelli e Riva per gioco scorretto. Corner 11-1, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Terzo ko dell’era Marcolini, secondo a tre giorni da Pordenone, ottavo totale. Con l’attacco che continua a non pungere: 13 in 22 partite. Alla terza di ritorno del girone B di serie C l’ultimo posto dell’AlbinoLeffe (18, superato anche dalla Giana) è una naturale conseguenza del troppo poco che si vede in campo. La sconfitta casalinga col Gubbio, in teoria una diretta concorrente, suona come l’ennesima nota stonata di una stagione da cacofonia spinta.
Una cinquina di cronometro è sufficiente per iniziare in salita l’ennesima prova del nove, quando sbuca l’undici di De Silvestro che trafigge Coser in diagonale basso dopo il flipper con Riva e lo scambio con Chinellato sfruttando il retropassaggio improvvido di Nichetti. Due giri di lancetta e Gavazzi svetta lemme a campanile a correzione del piazzato da destra di Gelli, un altro paio ed è Ruffini a chiamare Marchegiani alla difesa in corner del palo di competenza. La Celeste fa girare bene la sfera, ma dentro l’area ci arriva solo quella, scagliata da fuori dal regista basso (14′) autore dell’errore allo start. Botta e risposta tra 21′ e 22′: Casiraghi manca l’aggancio sul radente dall’out del compagno-rompighiaccio, Kouko sbaglia la mira di fronte sul cross di Giorgione. La punizione di Pedrelli al 28′ (contatto fra il sannita e Malaccari) fa a sua volta il solletico a Coser, mentre di qua Nichetti smista per l’uomo di Benevento (36′) che centra per il colpo di testa di spalle di Cori dritto sui tabelloni. Dietro, amnesie un tanto al chilo, vedi Gusu che si fa gabbare davanti al limite da Campagnacci cui l’estremo locale deve levare la ragnatela dall’angolino.
Uno dei troppi problemi che affliggono i seriani è l’intensità intermittente al pari della precisione: nella ripresa, in mezzo al nulla, Riva (new entry dal Monza all’esordio) recupera su De Silvestro ribaltando il fronte in solitario, con Giorgione a vanificarne gli sforzi calciando il traversone a rientrare direttamente sul fondo. Al 22′ Romizi, al rientro dali due turni di stop, suggerisce a Sibilli, altro cambio, che spara a lato leggermente defilato verso destra. Niente da fare, al 28′ gli umbri bissano con Chinellato, in spaccata e in anticipo su Gusu, grazie alla precisa assistenza dal lato destro dell’area di Davì. Un minutino e l’estremo ospite abbassa la saracinesca sul sinistro sottomisura di Cori, servito da Ruffini. A due dal novantesimo Riva rischia il fallo da ultimo uomo su Casiraghi proiettato in contropiede: solo giallo, ma Coser deve tuffarsi a mezza altezza per evitare il tris proprio dell’ex Tritium da calcio franco. Al secondo di recupero il figlio d’arte fra i legni leva letteralmente dalla porta il cabezazo di Cori, appostato sul secondo palo sull’ammollo da mancina di Sibilli quasi dalla riga che conclude il rettangolo; in dirittura d’arrivo, il gol della bandiera di Gavazzi che da un passo insacca sulla sponda di Kouko sull’ultimo tiro della bandierina di Romizi. 

Simone Fornoni