11a giornata serie C girone A – Brescia, stadio “Mario Rigamonti” – sabato 25 ottobre (14.30)
Union Brescia – AlbinoLeffe 2-1 (1-1)
UNION BRESCIA (3-5-2): Gori 6,5; Sorensen 7, Pasini 6,5, Rizzo 6; Cisco 7 (24′ st Vesentini 6), Mercati 6, Zennaro 6,5 (41′ st Fogliata sv), Balestrero (cap.) 6 (23′ st De Francesco 6,5), De Maria 7; Cazzadori 6 (17′ st Giani 6,5), Spagnoli 5,5 (17′ st Maistrello 6,5). A disp.: 1 Liverani, 51 Grazioli; 28 Silvestri, 82 Armati, 24 Boci, 45 Valente, 7 Di Molfetta, 9 Vido. All.: Aimo Diana 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Facchetti 6,5; Potop (cap.) 6,5, Sottini 7 (41′ st Ambrosini sv), Baroni 7; Garattoni 6 (40′ st Angeloni sv), Lupinetti 6 (34′ st Sarr sv), Mandelli 7, Parlati 6,5, Gusu 7; Svidercoschi 6 (20′ st De Paoli 6), Sali 6,5. A disp.: 1 Di Chiara, 12 Baldi; 45 Borghi, 3 Giannini, 6 Astrologo, 8 Lombardi, 17 Paganessi, 19 Agostinelli. All.: Giovanni Lopez 7.
Arbitro: Restaldo di Ivrea 6 (Barcherini di Terni, Recupero di Lecco; IV Manedo Mazzoni di Prato. Operatore FVS: Bettani di Treviglio).
RETI: 24′ pt aut. Balestrero (A), 42′ pt Cisco (U), 32′ st rig. De Francesco (U).
Note: minuto di silenzio in memoria di Rosa Lia Anesa, medico di base a Fiorano al Serio e moglie del presidente dell’AlbinoLeffe Gianfranco Andreoletti, scomparsa domenica 19 ottobre. Seriani col lutto al braccio. Ammoniti Facchetti e Pasini per gioco scorretto. Tiri totali 15-8, nello specchio 4-4, parati 2-3, respinti/deviati 6-3. FVS: 2 (U, 28′ st, contatto Giani-Facchetti; A, 30′ st per fallo su Baroni). Corner 9-4, recupero 0′ e 5′.Brescia
– Con le più forti, niente da fare. Benissimo col Lecco, bene oggi, meno a Vicenza. La capolista in mezzo alle seconde col made in Bergamo sempre ko. Dannato FVS con spiazzante in rimonta di De Francesco dal dischetto. Galeotto il contatto Giani-Facchetti. Il gollonzo da zero metri non di Svidercoschi ma di Balestrero di petto nella porta sbagliata, su azione d’angolo con ascensore Parlati-Gusu corretta di tallone da Sottini a beffare pure uno Spagnoli inusitatamente sulla riga di porta, illude l’AlbinoLeffe (nel minuto di silenzio, foto Tommaso Berardi) di avere vita facile per diciotto lancette. La bordata sotto la traversa di Cisco in coda al settimo corner d’oltre Oglio, sul pallone a rientrare di Zennaro da destra spondato da Sorensen, fa cominciare una sfida nella sfida culminata nella discussa revisione oltre metà ripresa a favore dell’Union Brescia. La prossima, allo Stadium di Zanica lunedì 3 novembre in serata, sarà contro l’Inter Under 23, giusto per chiudere un quartetto di turni di fuoco sperando di alzare quota 12 per alimentare di nuovo una classifica che miri ai playoff.
Il rompighiaccio nasce dal terzo corner seriano, il secondo di fila sull’asse Sali-Gusu, imprendibili a mancina, col tiro-cross dello stesso battitore dalla bandierina smanacciato da Gori in fallo di fondo. Un modo creativo quanto casuale, benché figlio della tigna targata Lopez, per punire il giropalla bresciano, tra lo sterile e l’impreciso. Otto lancette e sulla prima battuta conquistata da Sali sbuca il perno ospite in offside, quindi il rischio grosso sull’apertura di Mandelli per il braccetto fiorentino figlio d’arte al dodicesimo innescando la ripartenza di Cisco che ha come esito il pareggio del conto angolare. Lo schema parlatiano (18′) da sinistra, zolla guadagnata da un Gusu perfetto a piede invertito, obbliga il portiere di stanza al “Rigamonti” al primissimo allontanamento di pugno.
Prima del vantaggio ospite, Union pericolosa con Cazzadori sul retropassaggio di ritorno del compagno d’attacco quando il campo sta per finire, esibendosi in una spettacolare semirovesciata volante alta al ventesimo. Una volta sotto, la squadra di Diana si scatena nell’assalto a testa bassa. Cisco, in scia a De Maria e Cazzadori, si ferma sulla schiena del pendolino rumeno, Zennaro pescato dal laterale sinistro entro il vertice contestuale trova Facchetti a proteggere l’angolino opposto e, con Potop a opporsi a Spagnoli, l’ultimo di una serie di corner locali sfocia nel tentativo verso l’incrocio di De Maria dal lato corto che s’allarga più che impennarsi. 26′, 31′ e 35′, ci si salva d’un soffio. All’origine delle grandi manovre del pari della big fusion con la FeralpiSalò, lo sgambetto di Sali al pareggiatore di lì a poco per il calcio franco zennariano deviato in corner dalla barriera seriana.
In avvio di ripresa, un minutino e mezzo e Mandelli tenta l’estemporanea da fuori con respinta di Gori, ma la risposta all’ottavo del firmatario dell’uno a uno, in lungolinea parato da Facchetti, avrebbe potuto essere ben più pericolosa, con De Maria e Zennaro a pescare il prolungamento di Balestrero per Spagnoli, sbattuto contro Baroni. L’attrezzo attraversa quasi tutta l’area, situazione decisamente da scongiurare. Purtroppo l’imbucata fatale sarà in verticale. Se al 13′, Sorensen la spara alta in mischia sulla scorta di uno schema dalla sinistra, una manita cronometrica più tardi De Maria ci prova direttamente da posizione centrale senza scomporre l’estremo difensore cresciuto nel vivaio bluceleste e con tre precedenti abbastanza lontani soltanto in Coppa Italia di categoria. Un giretto d’orologio e Garattoni non può arrivare sul tracciante-missile di Gusu quasi dal fondo in sovrapposizione a Svidercoschi e Parlati.
Il Brescia o giù di lì si distrae tra un cambio e l’altro e a cavallo Lupinetti, con un bel taglio, non sfrutta però a dovere lo stacco a mo’ di scarico di Garattoni chiamato da Gus di sinistro in asse con Mandelli e Sali, né il destro da centro area sistematogli da Sali e paratogli. Tutto tra 23′ e 24′, mentre Giani nell’uno-due con Maistrello cade sull’uscita di Facchetti rendendo utile il primo cartellino dalla panchina di casa per il Football Video Support. Giallo al portiere e la contro-chiamata di Lopez per un eventuale fallo su Baroni gli viene ricacciato in tasca: “Abbiamo già controllato la fase d’attacco”, sibila il quarto ufficiale. Bergamaschi in svantaggio immeritatamente: il 2004 tra i pali, tre rigori della lotteria parati al Trento il 3 novembre di 4 anni fa, va alla sua sinistra venendo infilato. La Bluceleste non s’arrende: schema di Parlati da destra, Baroni serve di testa Potop sul centrosinistra dell’area e Pasini salva capra e cavoli. Minuto 84, dopo Sarr per Lupinetti dentro anche Angeloni per Garattoni. 4-2-3-1 finale con Gusu terzino destro e Sali-De Paoli-Angeloni dietro Sarr. Ma c’è solo una corsetta della ex seconda punta allo start, addizionata dall’ultimo spiovente del rumeno oltre il 2′ di recupero. Approcciata bene come sempre e giocata meglio, di squadra, senza evitare la quinta sconfitta in un campionato durissimo.
Simone Fornoni


sabato 25 Ottobre 2025
