Pordenone – AlbinoLeffe 1-0 (0-0)
PORDENONE (4-3-1-2): Festa 6; Zammarini 7, Pirrello 6,5, Ajeti 6,5, Ingrosso 6; Giorico 6, Burrai (cap.) 6,5, Pinato 7 (36′ st Negro sv); Deli 6 (14′ st Edera 5,5); Palombi 5,5 (14′ st Dubickas 5,5), Candellone 6,5 (21′ st Gucher 6). A disp.: Martinez, Gallo; Magnaghi, Maset, Puzzangara. All.: Domenico Di Carlo 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pratelli 6; Borghini (cap.) 5,5, Marchetti 5,5, Milesi 6 (36′ st J. Gelli sv); Giorgione 6, Doumbia 6,5, Genevier 6,5 (36′ st Piccoli sv), Brentan 6 (36′ st Toma sv), Miculi 5,5 (15′ st Gusu 6); Cocco 5,5 (22′ st Angeloni 6), Manconi 5,5. A disp.: Pagno, Offredi; Saltarelli, Muzio, Barcella. All.: Claudio Foscarini 6.
Arbitro: Di Francesco di Ostia Lido 6,5 (Pizzoni di Frattamaggiore, Palla di Catania; IV Di Renzo di Bolzano).
RETE: 7′ st Pinato (P).
Note: ammoniti Giorgione, Milesi, Burrai e Ajeti per gioco scorretto. Tiri totali 14-8, nello specchio 6-2, parati 5-2, respinti/deviati 3-1. Corner 8-2, recupero 2′ e 5′.

Fontanafredda (Pordenone) – Il verdetto cambia rispetto alla settimana prima: la Triestina vince e scavalca al terzultimo posto l’AlbinoLeffe, la cui permanenza in C è dunque affare a due non col Sangiuliano City bensì col Mantova, ospite sabato 6 allo Stadium di Zanica e ospitante il 13 al “Danilo Martelli” cogli scontri diretti a favore. All’ultimo tuffo di un campionato concluso mostruosamente in basso da Foscarini (8 ko su 10 e 4 punti), sostituto in corsa di Biava, il Pordenone al “Tognon” centra il secondo posto meritandoselo per aver creato di più al cospetto di una Bluceleste in giallo abbastanza inconcludente. Pinato si arrampica su Giorgione per centrare l’angolino in ascensore chiamato da Zammarini ed è bottino pieno.
Il tracciante subitaneo del futuro rompighiaccio dai 25 metri, favorito dal velo di Grosso, non trova la porta né la deviazione della coppia offensiva di casa. Al 5′ Deli sbuca sull’invito di Burrai senza chiudere il diagonale alzato da terra, forse per la fretta di evitare il ritorno di Miculi, schierato largo a mancina ma spesso dedito a rinculare. Stesso esito per il sinistro in zona lunetta dello slalomeggiante Manconi, a un tiretto del decimo, senza approfittare di un recupero in estirada di Brentan sull’iniziativa di Giorgione, seconda volta da pendolino destro anche perché il diffidato Zoma è stato preservato per il doppio spareggio. Verso metà frazione, riecco la mezzala figlio d’arte penetrare stavolta da destra da rimessa prolungata da Giorico e il rigore in movimento da lontano del regista neroverde a rimorchio dell’assistman dell’1-0 risoltosi nel flipper tra l’atalantinogenito e Marchetti. A una decina dalla pausa, il colpo di reni di Pratelli sventa il possibile vantaggio incornato di Candellone al culmine dell’ennesima scodellata dalla lunghissima del play basso sardo per la sponda di Pinato e la rovesciata di Pirrello che trova pronto, oltre al centravanti e al portiere ospite, anche Borghini nel liberare sempre in gioco aereo. Al 42′ Cocco sale in cielo colpendo di mezza nuca già in fase discendente la traiettoria da fermo dall’estrema destra di Genevier, che alle soglie del recupero, in asse coi due davanti partendo dal bomber decentrato a sinistra, prova a rifinire per corsa e botta di Doumbia, larga e strozzata a pelo d’erba.
Chiusi i primi 45 minuti dalla smanacciata in affanno del prodotto empolese per opporsi palla rimessa dentro senza pretese da Giorico, sugli sviluppi del calcio franco burraiesco con mega rimpallo testa-piede-corpo Giorgione-Deli-Doumbia. Al rientro dal tunnel, bergamaschi in down totale, perché trovato il vantaggio i Ramarri scodano due volte di più con Burrai dalla grande distanza e Candellone (di esterno-punta) da sotto su filtrante tagliato dell’uomo del passaggio che l’ha appena schiodata, chiamando il ragazzo tra i pali al paio di miracoli tra 4′ e 5′. C’è lavoro pure per Festa, fin lì disoccupato, levando dal sette il destro morbido e parimenti secco di Giorgione, servito dalla punizione del suo regista (tackle di Burrai sulla caviglia di Doumbia) dalla trequarti destra. La sporca dozzina cronometrica non porta bene, la punta sarda di suo non azzecca il tredici alzando di fronte il secondo corner sempre dello specialista da fermo. Le iniziative susseguenti, però, rimangono costantemente sotto la soglia di attenzione friulana, tant’è vero che se la scivolata di Dubickas tarda sul passaggione da destra dell’ariete locale l’altra new entry Gucher ha il tempo di sballare la mira al 22′. A Cocco subentra Mattia Angeloni, punta della Primavera fermo al doppio esordio concessogli da Marcolini nel novembre 2021 tra Coppa Italia (il 24, col Catanzaro) e regular season (il 29, col Piacenza, ancora in casa). La telefonata del sannita convergendo da sinistra a 6′ dal 90′ sull’azione in ripartenza “aperta” da Doumbia e dal neo diciottenne è soltanto la seconda conclusione seriana nello specchio, mentre di là quella di Gucher è la sesta dei Di Carlo-boys. Al 2′ di recupero Gusu spara di seconda oltre la traversa dopo il cross di Manconi respinto da Ajeti di testa.