Lecco – AlbinoLeffe 2-1 (0-0)
LECCO (3-5-2): Melgrati 6; Celjak 6, Battistini 6, Enrici; Giudici (cap.) 7, Lakti 7, Galli 6 (6′ st Zuccon 5,5), Ilari 6,5, Zambataro 6 (37′ st Lepore sv); Buso 6,5 (38′ st Tordini sv), Pinzauti 6 (26′ st Bunino 5,5). A disp.: Stucchi, Maffi (p), Scapuzzi, Stanga, Martorelli, Cusumano, Bianconi, Mangni. All.: Luciano Foschi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi 6; Borghini (cap.) 6, Milesi 6,5 (37′ st J. Gelli sv), Miculi 6; Gusu 6, Doumbia 6 (16′ st Giorgione 6), Brentan 6 (43′ st Rosso sv), Piccoli 6,5, Frosinini 5,5 (16′ st Cocco 7); Zoma 5, Manconi 6. A disp.: Pagno, Taramelli (p), Mihai, Muzio, Ntube, Concas, De Felice, Allieri, Toma. All.: Giuseppe Biava 6.
Arbitro: Gemelli di Messina 5,5 (Jorgji di Albano Laziale, Singh di Macerata; IV El Ella di Milano).
RETI: 15′ st Lakti (L), 22′ st Cocco (A), 41′ st rig. Ilari (L).
Note: mezza sera serena, spettatori 600. Ammoniti Manconi per simulazione, Doumbia, Frosinini, Pinzauti, Celjak, Lakti e Borghini per gioco scorretto, Giorgione e Buso per reciproche scorrettezze. Allontanato Malgrati (vice all. L.) all’11’ st per proteste. Tiri totali 10-4, nello specchio 3-2, parati 1-1, respinti/deviati 1-1. Corner 2-2, recupero 1′ e 5′.

Lecco – Lo stop sbagliato da Zoma che arpiona Giudici sul crossone di Ilari, autore dello spiazzante dal dischetto, vale la sconfitta di rigore per l’AlbinoLeffe a Lecco nell’infrasettimanale della sesta giornata di ritorno. La doppietta di successi casalinghi contro Pro Sesto e Pergolettese ha evidentemente avuto l’effetto della ciucca per la truppa di Biava, anche se c’è da dire che le due sconfitte successive su tre, inaugurate dal pesante tris vicentino, sono arrivate sul campo di avversarie ben più quotate, senza che questo debba suonare come alibi.
Persi i 2 punti domenicali (in totale restano 31, meno 3 dalla zona playoff) a Zanica col Piacenza, i bergamaschi erano pure riusciti a raddrizzarla nella tana della quarta forza del girone A, pur avendola subìta per buona parte della sfida. Pareva tutto ormai ridotto al botta e risposta da palla inattiva. All’ora di gioco Lakti col lob di piattone nel sette opposto arriva prima del futuro responsabile del penalty sullo schema da destra del suo capitano, entro il settebello cronometrico Cocco infila il calcio franco del pari mandando in onda la nona sinfonia personale per pareggiare i conti anche il compagno di reparto. Alla fine, l’ingenuità fatale. E adesso bisogna guardarsi le spalle di nuovo: i playout sono a distanza di un bottino pieno. Era l’apertura del trittico da due trasferte di fila destinato a proseguire a Novara domenica prossima per chiudersi sabato 11 ancora allo Stadium contro la Triestina.
Se a un amen dal quarto d’ora, in mezzo al nulla seguito allo stacco improbabile di Pinzauti sul primo pallone a rientrare dall’out destro, Lakti sventaglia per la sponda di piede di Zambataro costringendo Milesi all’anticipo sul nipote d’arte Buso, poco più tardi ecco il pretenzioso destro da fuori alto e dritto di Manconi, firmatario con Galli del pari del primo ottobre a campi invertiti, appoggiato da Brentan al culmine delle grandi manovre precedute dalla palla in mezzo mal calibrata di Gusu in asse con Doumbia. Il bomber bluceleste in giallo trasferta si becca il giallo stramazzando a pelo d’erba su un accenno di vicendevole trattenuta con Giudici (altra cosa lo spalla contro spalla Battistini-Doumbia al 21′) dopo aver lasciato sul posto la mezzala destra di casa ex Fiorentina, mentre a prendersi la briga della prima conclusione nello specchio è seppur involontariamente Borghini, in realtà svettato al limite (25′) nell’intenzione di trovare il gioco delle torri con un compagno che non c’è sull’angolo numero 1 del regista basso dalla destra.
La reazione dei locali non può sostanziarsi col mancino sbilenco da fuori del loro capitano e allora in seriano riprovano a macinare azioni. Senza andare oltre la combinazione con scarico tra Gusu e Momo finita addosso al muro supplementare di Galli a un tiretto dalla mezzora, e ricevendo la risposta di Buso, virato verso sinistra per ricevere il tracciante di Enrici, battere sul tempo il braccetto destro ospite e imboccare Offredi sul palo di competenza. A una dozzina dalla pausa lo scavino di Ilari innesca ancora il pendolino con la fascia al braccio, il cui allungo verso l’ex atalantino viene corretto in fallo di fondo dall’omologo rumeno.
Il classico triangolo corsia-interno della catena destrorsa sfocia nella botta non incrociata dalla distanza del play di Foschini, ultima ipotesi di chance di una prima frazione scialba. Allarme rosso, nella ripresa, al decimo, quando Milesi si gira colpendo però col tronco il sinistro secco di Buso, spondato da Pinzauti sulla rimessa di Celjak rifinita dal cross di Giudici, poi protagonista dallo spunto in linea con Lakti (12′) chiudendo maluccio il radente col piede preferito. Si va sotto anche per colpa dello spintone plateale di Frosinini su chi calcerà il piazzato, ma per fortuna l’altro ex zingoniano Zuccon stende Manconi in combinazione con chi centrerà immediatamente l’1-1 da fermo spedendola a giro nel sette. Il sardo porta via fallosamente Enrici (26′) sul filtrante del corsaiolo Zoma, spostato in fascia dal cambio decisivo, rendendo vano il suo stesso scarico per il palo-gol di Piccoli a gioco fermo. Una terza soluzione dalla zolla chiamata dal numero 7, stavolta defilato verso sinistra, per poco non faceva sfracelli, visto l’assist indisturbato di fronte piena di Battistini per il rimorchio dell’etiope di Monza (34′) che imita Maehle in Inter-Atalanta di Coppa Italia. Corpo sbilanciato all’indietro e gol che rimane in canna. Il secondo sorpassino, però, piove lo stesso dal basso dell’inesperienza in fase di copertura dell’11 della Costa d’Avorio. Gira che ti rigira, per i Biava’s Boys è sempre questione di crescita interrotta sul più bello. 
Simone Fornoni