Monza – AlbinoLeffe 1-1 (1-1)

MONZA (5-3-2): Chimini 6; Giorgi 6, El Hasni 6,5, Martinez 7, De Bode 6, Pugliese 6; Conti 5,5 (10′ st Toskic 6), Pessina 6, Uliano 6,5; Valencic 5,5 (21′ st De Vita 6), Torri (cap.) 6,5. A disp.: De Lucia, Corduas, Asante, Carbonaro, Bernasconi. All.: Pea 6,5.

ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Amadori 6; Salvi (cap.) 6, Moi 6, Allievi 6, Anghileri 6; Gazo 6 (46′ st Girasole sv), Spinelli 6,5, Maietti 7; Vorobjovs 7 (33′ st Bradaschia sv); Silva Reis 7, Momentè 6. A disp.: Prandini, Ondei, Cortinovis, Nichetti, Bentley. All.: Mangone 6.

Arbitro: Maggioni di Lecco 7 (Rizzato di Rovigo, Zancanaro di Treviso).

RETI: 13′ pt Torri (M), 35′ pt Silva Reis (A).

Note: serata uggiosa, terreno in pessime condizioni. Ammoniti Moi (simulazione), Giorgi, Spinelli, De Vita . Corner 2-5; recupero 0′ e 2′.

Monza – La vecchia conoscenza Omar Torri la sblocca, l’eroe di febbraio Silva Reis (secondo gol di fila dopo l’1-1 al Bassano) risponde. E l’AlbinoLeffe, a Monza, centra il quinto risultato utile consecutivo affiancando a quota 21 il Lumezzane (un match da recuperare) in piena zona playout.

Privo dello squalificato Offredi (quattro giornate di stop; convocato come riserva Fabio Prandini, ’98 ex Villongo e Sarnico, della Berretti) ma beneficato del rientro di Salvi, Mangone rinuncia al 3-5-2 rispolverando il rombo contro le barricate dei padroni di casa, depauperati dalla smobilitazione della rosa a gennaio a causa della crisi societaria (da Armostrong-Emery a Di Stanislaro & Montaquila – in sella dal 13 gennaio – passando per Bingham, niente stipendi e istanza pre fallimentare il 24 febbraio) e reduci da quattro stop senza infilare la porta. Un confronto con due ex per parte – Chimini e Torri nelle file brianzole, Anghileri e il preparatore dei portieri Brivio in quelle seriane – attendista e vagamente sonnacchioso in avvio: Momentè (risolutore dal dischetto del match dell’andata) prova la punizione a giro al 6′ (fallo dell’ex bresciano Martinez su Silva Reis) senza trovare la mira. Le cose si complicano maledettamente al 13′, quando il centravanti di Ranzanico sbuca dal vertice destro dell’area piccola sulla precisa palombella di Uliano dalla trequarti mancina facendo secco Amadori di testa. La reazione dei bergamaschi, un po’ troppo lunghi e prevedibili, è nel bolide da fuori di Momentè che servito da Salvi (23′) centra in pieno la traversa e nel sinistro in traffico debole e centrale di Maietti (27′) al culmine di uno smistamento in area di Vorobjovs. A rimettere le cose a posto ci pensa, a una decina secca dalla pausa, il brasiliano arrivato al calciomercato di riparazione, grazie a un chirurgico rasoterra da calcio piazzato sul tocco del settepolmoni di Madignano (fallo di Martinez su Momentè).

L’ex Catanzaro gioca di sponda per il bomber di Jesolo e il suggeritore lettone si allarga sovente a comporre un tridente sostanziando un cambio di passo che si trascina anche nella ripresa, quando però le maglie difensive rossobianche si stringono e non resta che provarci dalla lunga (conclusioni appena alte di Gazo al 6′ e di Vorobjovs sessanta secondi più tardi). Tra sovrapposizioni e sortite dalla sinistra la supremazia bluceleste diviene netta: al 16′ Voro si guadagna un falletto, Anghileri spara un piazzato centrale; non passano trenta secondi e la verticale del metronomo Spinelli innesca Momentè, con Chimini a bloccare in due tempi. Lo score non cambia più: nella sfida casalinga al fortissimo Pavia, domenica alle 18 al “Comunale” di Bergamo, dovrà marcare visita Spinelli, giunto alla quarta ammonizione stagionale. Punticino così così, ma siamo solo alla sesta giornata di ritorno e il calendario offrirà altre occasioni per provare a centrare la salvezza diretta.

S.F.