Pro Sesto – AlbinoLeffe 2-2 (1-2)
PRO SESTO (4-3-3): Del Frate 5,5; Radaelli 6 (1′ st Giubilato 6), Suagher 6, Toninelli 6,5, Maurizii 6; Sala 6,5, Gattoni 6, Corradi 6,5; Capelli 5,5 (8′ st Bruschi 6), Capogna 6,5, D’Amico 7 (32′ st Bianco sv). A disp.: Santarelli, Botti (p), Ferrero, Marchesi, Della Giovanna, Wieser, Moreo, Marzupio, Vaglica, Boscolo Chio, Gerbi, Moretti. All.: Matteo Andreoletti 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6; Milesi 6, J. Gelli 6, Saltarelli 6; Gusu 6,5, Giorgione (cap.) 6 (26′ st Doumbia 6), F. Gelli 5,5 (42′ st Zoma sv), Piccoli 7, Tomaselli 6,5 (9′ st Poletti 6); Cocco 6,5 (26′ st Cori 5), Manconi 5,5. A disp.: Facchetti, Bersanetti (p), Ntube, Rosso, Genevier, De Felice. All.: Giuseppe Biava 6.
Arbitro: Maccarini di Arezzo 6,5 (Morea di Molfetta, Di Meo di Nichelino; IV Galiffi di Alghero).
RETI: 13′ pt Gusu (A), 38′ pt Cocco (A), 47′ pt rig. D’Amico (P), 22′ st aut. F. Gelli (P).
Note: pomeriggio caldo e sereno, spettatori 370. Ammoniti Del Frate per proteste, Capogna per comportamento non regolamentare, Tomaselli, Giorgione, F. Gelli, Corradi e Suagher per gioco scorretto. Tiri totali 12-8, nello specchio 1-4, parati -2, respinti/deviati 7-2. Corner 7-2, recupero 2′ e 4′.

Sesto San Giovanni (Milano) – Figurarsi se non ci si complicava la vita subendo il rigore per non aver saputo tenere le marcature da rimessa laterale, vedi scontro-aggancio gamba a gamba senza un perché tra il migliore in campo e il terzino destro con sfera restituita all’indietro di tacco dal suo terminale. E alla fine, anzi neppure a metà del guado della seconda corsa cronometrica, ecco la beffa facendosi gol nella propria porta, col terzo tempo all’indré di Francesco Gelli nel goffo tentativo di anticipare lo stacco di Bruschi sul piazzato dal centrodestra del temporaneo dimezzatore dello score, procurato proprio grazie al falciaerba su Sala dell’autore del patatrac. Vanificato in due attimi di follia pura e rituale disattenzione, dunque, un buon primo tempo dal doppio vantaggio fino all’inizio del recupero sulle ali dell’uso intelligente della testa di Gusu, campanile su ammollo a rientrare, e Cocco, schiacciata smanacciata dalla porta quand’era già dentro. Due punti gettati alle ortiche. Martedì alle nove di sera si va dalla Pergolettese; nei turni già calendarizzati, alternanza casa-trasferta i due sabati successivi tra Vicenza e Piacenza.

Prima dell’incrocio a scendere dal cielo del pendolino rumeno sull’invenzione a piede invertito di Tomaselli, diversamente dal secondo vassoietto di prima intenzione arpionando quasi sul fondo il lancio gelliano, una serie di conclusioni respinte.
Il sardo trova il muro di casa (3′) come Gattoni col play basso riciclato (8′), solo che il primo era in area. Se alle soglie del quarto d’ora il terzo tempo di Capogna è oltre il montante sul primo angolo a favore, una corsetta cronometrica più tardi la svirgolata di Radaelli anziché rintuzzare l’ennesimo assalto da quel lato agevola la girata mancina di Piccoli costringendo Del Frate a usare i piedi per evitare il raddoppio. Si continua così, una tua e l’altra mia, se è vero che il regista sestese ha tempo e spazio per la svettata. Dal canto suo Manconi carica il portiere altrui dopo essersene fatto ipnotizzare nell’asse lunghissimo con la mezzala sinistra bergamasca (24′); nemmeno un tris di lancetta ed è Corradi, ex al pari di Moreo, a servire al suo centravanti l’estirada davanti al secondo palo che però si risolve in un dritto per dritto.

A un tris dalla pausa solo Toninelli sporca il cross verso la fronte dell’ex Cagliari e Verona eseguito al bacio da Giorgione, al centro del caso da moviola all’ottavo della ripresa quando più di corpo che di braccio spezza la combinazione in un fazzoletto Corradi-D’Amico-Capogna. Nemmeno l’ora di gioco e Saltarelli sfiora il tris svettando su schema da punizione del Gelli in mezzo al campo, che di lì a poco la combina davvero grossa, da mancina. Al quarantesimo il sussultone per la combinazione tra Bianco e il terminale dalla stessa maglia che induce Doumbia ad allungare la zampa per la deviazione smorzante in corner. Se con la Feralpi il ko casalingo ci stava, il punticino stavolta proprio no.