Vicenza – AlbinoLeffe 3-0 (2-0)
VICENZA (3-4-3): Confente 7; Ierardi 7,5, Bellich 6, Sandon 6; Valietti 6 (8′ st Begic 7), Ronaldo 6,5 (42′ st Zonta sv), Cavion 7, Greco 6,5; Dalmonte (cap.) 6,5 (42′ st Ndiaye sv), Ferrari 6,5, Rolfini 7 (38′ st Stoppa sv). A disp.: Brzan, Iacobucci (p), Corradi, Giacomelli, Scarsella, Cappelletti, Alessio, Oviszach, Busatto. All.: Francesco Modesto 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi 6; Borghini (cap.) 5,5, Marchetti 5 (36′ st Frosinini sv), Milesi 5,5; Gusu, Giorgione 5,5 (1′ st Petrungaro 6), Brentan 6,5 (22′ st Doumbia 5,5), Piccoli 6,5, Zoma 6; Cocco 5,5 (43′ st Rosso sv), Manconi 5,5. A disp.: Pagno, Taramelli (p), Ntube, Concas, J. Gelli, Miculi, Rosso, Allieri, Toma. All.: Giuseppe Biava 5,5.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 6 (Licari di Marsala, Grasso di Acireale; IV D’Eusanio di Faenza).
RETI: 13′ pt Ierardi (V), 28′ pt Rolfini (V), 40′ st Begic (V).
Note: spettatori 7.200 di cui 5.974 abbonati e 19 ospiti per un incasso di 52.213 euro. Ammoniti Brentan per gioco scorretto, Ferrari per ostacolo alla rimessa in gioco. Espulso Benatelli (preparatore dei portieri AlbinoLeffe) al 25′ st per proteste. Tiri totali 10-9, nello specchio 4-3, parati 1-3, respinti/deviati 3-2. Corner 5-8, recupero 1′ e 4′.

Vicenza – Se Cocco (ex) e Manconi non la mettono, l’AlbinoLeffe non segna. E quando non lo fa, sette volte su otto, perde. Solo dall’Arzignano, guardacaso stessa provincia di quelli di oggi, ne aveva beccati tre. Così recitano le statistiche aggiornate alla quarta giornata di ritorno sul campo del Vicenza, il cui esito ricaccia i Biava-boys fuori dalla zona playoff. Sotto di testa, i blucelesti in realtà non la perdono nemmeno allorché Rolfini scippa il limite indisturbato involandosi dalla trequarti per battezzare l’angolino del raddoppio. Le occasioni nella seconda metà non sono mancate, al contrario dell’ultimo guizzo. Una battuta d’arresto in coda all’uno-due casalingo di bottini pieni tra Pro Sesto e Pergolettese, una cura al mal di Zanica che dovrà proseguire con la pastiglietta Piacenza domenica in chiusura del mese.
Se Ronaldo frustra le ambizioni di Zoma in serpentina (8′) aiutando la sua difesa a liberare, Ierardi prende al volo l’ascensore chiamatogli da Greco dalla bandierina sinistra sovrastando Marchetti per affondare il colpetto del vantaggio precoce a fil di traversa. A un quarto di cronometro, in precedenza, l’avvisaglia evidentemente passata in cavalleria con Rolfini a spondare per il nulla il corner di Ronaldo dal lato apposto. La dea bendata, invece, ai seriani volta le spalle da situazione inattiva, vedi corner di Giorgione, che poi calcia altissima la punizione quasi a metà frazione, per la carambola dell’ivoriano e Milesi con la difesa di casa (7′), come da azione, quando al 27′ la volée dell’attaccante di Casteddu accompagnata da Piccoli viene rimpallata in fallo di fondo dal marcatore diretto (24′). Purtroppo il perno belluschese, già gabbato sul vantaggio in gioco aereo, ritarda l’uscita e non tampona scrivendo emotivamente i titoli di coda a piè di primo tempo.
L’avvio di ripresa (3′) offrirebbe la doppia chance di riaprire la pratica, se non fosse per la paratona di piede di Confente sul destro di Manconi, servito da Brentan, borseggiatore del pendolino ex giovanili Roma e Torino, e per la muraglia umana del rompighiaccio eretta d’improvviso in faccia al tap-in della mezzala sinistra bergamasca. Scollinato il decimo, ecco il tentativo numero 2 di Gusu svettando sulla parabola del suo regista basso dal corner destro: il guantìpede di casa ci mette mezzo colpo di reni e schiaffetto per deviarla sopra il montante.
Il rischio di beccare il tris sul coppino è concreto, a tiro di un paio di flipper (il secondo sul la di Cavion) innescati dall’autore del 2-0, con la girata di Freddi (18′) sventata da Offredi prima del tap-in di Ferrari però in posizione irregolare. A una sestina dal novantesimo spunta invano la fronte bassa di Borghini sull’ultimo angolo a favore, due minuti dopo il rimorchio sporco Zoma-Doumbia troppo esitante. Quindi Begic, premiato a giro dal suo mancino oltre il vertice destro sotto il sette, prima della botta manconiana fuori misura dalla lunetta. Febbraio si aprirà mercoledì 1 a Lecco per poi sigillare a Novara il trittico dalle due trasferte di fila.