Legnago Salus – AlbinoLeffe 1-3 (0-2)
LEGNAGO (4-3-1-2): Corvi 6; Maggioni 6, Pellizzari 6, Bondioli 6, Ricciardi 5,5; Antonelli 6,5, Salvi 5,5 (12′ st Yabre 6,5), Lollo 6 (1′ st Paulinho 6); Giacobbe 6 (1′ st Sgarbi 6); Buric 5,5 (1′ st Alberti 5), Contini 5,5 (12′ st Juanito Gomez 6,5). A disp.: 22 Enzo, 90 Rossini, 7 Lazarevic, 14 Stefanelli, 19 Pitzalis, 20 Zanetti, 30 Gasparetto. All.: Giovanni Colella 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6,5; Milesi 6,5, Marchetti 6, Riva 6; Gusu 7, Piccoli 6,5 (36′ st F. Gelli sv), Nichetti 6 (22′ st Genevier 6), Giorgione 6,5, Tomaselli 6,5 (16′ st Poletti 6); Galeandro 7,5 (36′ st Ravasio 6), Manconi 7,5. A disp.: 40 Facchetti, 46 Taramelli, 2 J. Gelli, 14 Ntube, 15 Michelotti, 18 Doumbia, 27 Miculi, 30 Martignago. All.: Michele Marcolini 7.
Arbitro: Centi di Terni 5,5 (Lazzaroni di Udine, Spataro di Rossano; IV Di Nosse di Nocera Inferiore).
RETI: 23′ pt Galeandro (A), 34′ pt Gusu (A), 9′ st Manconi (A), 32′ st rig. Gomez (L).
Note: al 28′ pt Pagno para il rigore a Buric. Pomeriggio assolato, spettatori 620. Ammoniti Contini, Salvi, Bondioli, Gusu (c.n.r.), Piccoli e Gomez. Espulso Alberti al 45′ st per gioco violento (gomitata a Marchetti). Tiri totali 5-14, nello specchio 2-7, respinti/deviati 0-3, parati 1-4, legni 1-0. Corner 8-8, recupero 1′ e 5′.

Legnago (Verona) – Se Manconi, capace di suonare la sveglia al portiere nemico già al 9′ ricevendo dalla sua estrema sinistra, prima di scrivere il 14 del tris serve a Galeandro l’assist per portarla avanti per il decimo successo che vale lo stesso posto, a un Trento da battere al gong dal ragggiungimento dei playoff (45 con la Pro Patria, Fiorenzuola e Pergolettese 43, Virtus Verona 42), per l’AlbinoLeffe la strada si fa in discesa in casa della cenerentola Legnago, sbattuta anche addosso a Pagno nel primo dei due penalty assegnati con Marchetti a sovrastare l’ipnotizzato Buric e Gomez, killer dell’andata a Gorgonzola insieme a Contini, ridotto al rigoricchio della bandiera sull’ultimo contatto aereo da corner tra Riva e Bondioli. Lo stesso che s’era illuso di averla tolta dalla porta sul diagonale del raddoppio incocciato contro il corpaccione di Corvi a differenza del vantaggio mancino del sestese, servito al bacio dal superbomber e leader bluceleste per poi trasformarsi in doppio servitore per la chiusura del bilancio della penultima del girone A di serie C.
La conclusione dagli 11 metri fatta ribattere all’argentino dal fiscale arbitro ternano non ha il potere di spaventare i Marcolini-boys, come il tiretto mancino di Yabre a metà del guado e la traversa di Antonelli a 7′ dal 90′. Se nel finale Ravasio si allarga troppo mancando il poker sul suggerimento di Giorgione, la superiorità seriana non è comunque mai stata in discussione, vedi respinta davanti alla riga di chi di lì a poco si conquisterà il rigoricchio number two e un paio di ammollate di Poletti e dello stesso Galeandro, spondista superbo spalle alla porta per chiudere il triangolo col numero 1 dell’infilata della sicurezza spaccando il capello in quattro sulla rimessa da sinistra di Tomaselli.