“Ho una missione, anzi di più: riportare le due ali di folla nei rally, come succedeva fino a una quindicina di anni fa, e tornare finalmente a far parlare dei piloti bergamaschi sui mass media”. Alessandro Casano è un gommista di Curno, calciatore (“E tifoso dell’Atalanta sfegatato, ero a San Siro col Valencia”) fino ai vent’anni tra Brusaporto, Albano e Olimpia, che per assecondare una passione sfrenata per le quattro ruote da competizione ha deciso di mettersi in gioco con due idee meravigliose: “Una rubrica sul rallysmo di casa nostra serve come l’aria. Dal Camunia Rally, cui non partecipo se non in veste di addetto ai lavori e spettatore, in avanti, voglio che sia un appuntamento fisso – annuncia a noi di Bergamo & Sport, partner privilegiati, anzi in esclusiva -. All’Adria Rally Show sono stato il primo pilota bergamasco classificato, ma non ho letto il mio nome sui giornali. E non capita solo a me: esistono la partecipazione e la voglia di sfidare avversari e percorsi sempre nuovi, non soltanto vittorie e podi. Ne ho conquistati due in Sicilia come mio massimo risultato da quando corro con la licenza, ovvero 21 dei miei 41 anni. Ma sono costantemente nella Top Ten dei rally bergamaschi e nel Nord Italia”.

Più di metà vita spesa a correre: “Grazie a sponsor amici, in primis il Gruppo Giambarini, che meritano di essere ripagati dei loro investimenti. Io ce la metto tutta anche per loro. La visibilità è una conquista da raggiungere tutti insieme, come i traguardi delle corse – ci spiega Alessandro -. Ho smesso col calcio perché tra partite e allenamenti non sarei più riuscito a stare al passo: conciliare vita privata, attività professionale e sport è un dovere e insieme un’esigenza. Ma adesso voglio far parlare di noi”. Dove per “noi” s’intende tutto il movimento di casa nostra, che qualche segnale lo sta dando: “Abbiamo grandi piloti come Matteo Gamba, secondo me il più forte in assoluto, 6 vittorie nella classifica generale su 12 partecipazioni al Rally delle Prealpi Orobiche, e Pietro Gotti con cui condivido il record di questa kermesse: l’abbiamo fatta entrambi 17 volte. L’ultima il weekend del 24 e 25 aprile, che nonostante la zona arancione per la Lombardia e un protocollo a porte chiuse ha richiamato un pubblico piuttosto folto: non era il pienone dei bei tempi, ma di sicuro non il deserto dei Tartari. In molti, secondo me, non sono venuti per paura delle multe. Ma altrettanti hanno sfidato il divieto di varcare i confini del proprio Comune”.

Segnali di risveglio, si diceva. Quella sulle nostre alture da curvoni impossibili al limite della tenuta è stata la terza gara del 2021 della ripartenza e delle speranze disputata da Ale col navigatore comasco Mattia Orio (“In Sicilia, durante il ritorno all’aeroporto di Mondello su un’auto a noleggio, le forze dell’ordine hanno imposto a suo fratello, che ci segue sempre in gara, di sedersi dietro con lui in quanto congiunto…”, ride), dopo l’Adria Rally Show (secondo di classe Super 1600 e terzo nella Due Ruote Motrici) e il Rally Cefalù Corse (terzo di classe S1600 e sesto classificato assoluto). Un impegno onorato nella trentacinquesima edizione della superclassica: su 106 equipaggi, la Renault Clio del team Tac Motorsport preparata da Twister Corse ha vinto la classe S1600 e il “2 ruote motrici” imponendo ritmi insostenibili per la concorrenza. “Almeno trenta macchine erano più potenti della nostra. E’ stato come arrivare a metà classifica in serie A con un organico da serie B – puntualizza orgoglioso Casano -. Sabato siamo andati fortissimo sui Colli di San Fermo, guadagnando la top 20 assoluta. Domenica, a Selvino e Ambriola dove avevamo patito due anni fa un guasto meccanico, abbiamo scalato la generale fino al sedicesimo posto”.

Adesso il calendario di Casano & Co. conoscerà una sosta: “Non partecipo a campionati, la frequenza delle tappe sarebbe inconciliabile col lavoro. Prima dell’inizio di ogni stagione scelgo delle gare-spot a cui partecipare secondo il budget e la disponibilità di tempo. E’ come fare solo le classiche per un ciclista – conclude Alessandro -. Noi riprendiamo a luglio, l’11, col Rally della Lana a Biella. Quindi quello di Torino a settembre, del Sebino il mese dopo partendo da Lovere e infine La Ronde della Città dei Mille a Selvino il 12 dicembre”. Se deve dare un senso a tutto ciò, il nostro pilota-reporter-gommista-ex calciatore non esita neppure un attimo: “Mi piace soprattutto giocare a casa d’altri. Ovvero confrontarmi coi piloti del posto su tracciati che conoscono meglio. E’ il modo migliore per riportare a Bergamo e dintorni la stessa atmosfera piena di suggestioni e partecipazione che si respira in tutto il Mezzogiorno d’Italia, dove la passione popolare si conserva intatta, e nel Nord soprattutto nel Verbano-Cusio-Ossola. Le rivoglio, quelle due ali di folla, sulla salita del Selvino e altrove”.
Simone Fornoni