L’ex attaccante dell’Atalanta Alex Pinardi al centro di una truffa milionaria perpetrata da tre broker bresciani. Il Tribunale di Brescia ha condannato nella giornata di ieri Giuseppe Capelli, cinquantaduenne di Orzinuovi, a 3 anni, Renato Marenzi, quarantanovenne di Chiari, a 4 anni e 6 mesi e Claudio Toninelli, sessantatreenne nato a Orzinuovi, ma residente a Cologno Monzese, a 5 anni. I tre erano riusciti a creare un perfetto schema Ponzi, nella cui rete sono finite più di 60 persone tra Bergamo e Brescia, coinvolgendo per l’appunto anche l’ex nerazzurro Pinardi,  con la maglia dell’Atalanta dal 1991 al 2004, che aveva investito i propri soldi per ottenere un guadagno. Le rendite promesse dai tre broker andavano da un minimo del 5% fino ad arrivare anche al 7%. Soldi che però erano riciclati dall’ingresso continuo di nuovi investitori per soddisfare le richieste di chi già aspettava una rendita, in uno schema truffaldino senza fine. I tre avrebbero dunque racimolato secondo gli inquirenti all’incirca 5 milioni di euro dal 2009 al 2015, coinvolgendo piccoli imprenditori, artigiani, impiegati e dipendenti pubblici. L’idea sarebbe stata poi quella di creare una società di intermediazione finanziaria sull’isola di Malta, ma l’operazione non è andata a buon fine, così come la fuga del trio in pieno stile western con il bottino.