XXVI Trofeo “Achille e Cesare Bortolotti” – Bergamo, stadio, sabato 16 agosto (ore 20.45)
Atalanta – Juventus 1-2 (0-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 7; Kossounou 6,5 (22’ st Scalvini 5,5), Hien 7, Djimsiti 6; Bellanova 6,5 (38’ st Palestra sv), Pasalic 6, De Roon (cap.) 6, Bernasconi 6,5 (22’ st Zappacosta 5,5); De Ketelaere 7 (22’ st Samardzic 5,5), Maldini 5,5 (38’ st Brescianini sv); Scamacca 6,5 (14’ st K. Sulemana 5,5). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 95 Vismara; 22 Godfrey, 69 Ahanor, 6 I. Sulemana, 45 Misitano. All.: Ivan Juric 6.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Gatti 6,5 (46’ st McKennie sv), Bremer (cap.) 7 (35’ st Rugani sv), Kelly 6,5 (35’ st Kalulu sv); Nico Gonzalez 6 (30’ st Joao Mario 6,5), Koopmeiners 6, K. Thuram 6,5 (30’ st Locatelli 6), Cambiaso 6 (30’ st Kostic 6); Conceicao 5,5 (35’ st Adzic sv), Yildiz 6,5 (46’ st Douglas Luiz sv); David 6,5 (30’ st Vlahovic 6,5). A disp.: 23 Pinsoglio, 43 Fuscaldo; 46 Facundo Gonzalez, 47 Martinez Crous. All.: Igor Tudor 6,5. 
Arbitro: Collu di Cagliari 7 (Rossi di Rovigo, Moro di Schio; IV Bonacina di Bergamo).
RETI: 28’ st David (J), 32’ st Vlahovic (J), 45’ st Samardzic (A)
Note: serata coperta e umida, spettatori 20.763 per un incasso di 276.192 euro. Ammonito De Roon per gioco scorretto . Tiri totali 10-11, nello specchio 4-5, parati 3-3, respinti/deviati 4-4. Corner 5-2, recupero 1’  e 4’ .Bergamo – A nulla serve la magia di esterno di Samardzic sul lancetto di De Roon dopo aver fatto secco Kalulu.  Jonathan David in semirovesciata e Vlahovic in lungolinea al primo pallone toccato, la Juventus vince il ventiseiesimo Trofeo Achille e Cesare Bortolotti, il primo a mettersi in bacheca a discapito dell’Atalanta che l’aveva già vinto sedici volte. Lontanissima la kermesse dedicata al solo figlio presidenziale, il 26 maggio 1992, un triangolare anche col Borussia Dortmund risolto nello scontro diretto da Lamberto Piovanelli. La morale di una sfida comunque equilibrata è che alla Dea mancano laterale mancino e vice Scamacca, o meglio pure un potenziale partner, quel Rodrigo Muniz che oggi stesso ha bucato il Brighton. In avvio Kelly mura Scamacca, destro sferrato in lunetta (5’) lungo il contropiede Hien-De Ketelaere rifinito dal cross di Bellanova, mentre la lancetta dopo è Hien a impegnare di testa Di Gregorio sbucando davanti al secondo palo lungo lo schema di Bernasconi dalla trequarti. Ci pensa lo svedese a spezzare a corpo morto in caduta il break concluso da Kephren Thuram all’ottavo. Il centravanti romano riceve da De Roon girandosi da 25 metri a un tiretto dal quarto d’ora, ma la sfera finisce dritta in Curva Morosini. Poco oltre, la muraglia nerazzurra evita guai da Yildiz, raggiunto su velo di David dal cross da destra del fischiatissimo ex Koopmeiners. Ed è proprio il mancino olandese a sfiorare il vantaggio ospite al ventesimo, quando David gli prolunga sul piede preferito, davanti all’area piccola, il tracciante del turco dal lato corto di sinistra. Riflesso di Carnesecchi prodigioso, quanto il suo stesso balzo per staccare dall’incrocio il tentativo personale a giro di Yildiz al 26’.I pericoli arrivano sempre dall’asse del fratello d’arte juventino con l’estrema sinistra, stavolta incapace di chiudere l’angolo di tiro a pelo d’erba alla mezzora. Il break locale dice 33, ma De Ketelaere sul passaggio di ritorno di Scamacca sa fintare solo Kelly senza fregare il portiere nemico che gliela prende abbastanza agevolmente lungo il primo palo. A un poker abbondante dalla pausa CDK scende in navata trovando Gatti in traiettoria, così come Maldini con Brember sulla ribattuta: calcio d’angolo. Sul terzo a favore bergamasco, all’ottavo della ripresa, il sospetto mani di Gatti a chiudere a Hien il diagonale mancino innescato dal fondo da Kossounou sull’onda lunga del pallone rimesso dentro da De Roon e Maldini. All’ora di gioco Yildiz pesca in profondità Cambiaso che tira centralmente di sinistro. Juric ha già cambiato il tridente con Maldini terminale unico e Kamaldeen a sinistra. Il milanese chiama il fallo a Bremer in uscita, Bernasconi calcia troppo su Di Gregorio nel tentativo di imbeccare il terzo tempo di Djimsiti e compagni di pattuglia aerea. Tutto in equilibrio, con più sgasate atalantine, fino al matchball di David, che approfitta del rimpallo della sponda di Nico Gonzalez sulla spalla di Zappacosta, tutto partito dal cross dal centrosinistra di Thuram, per trovare il vantaggio a palombella in acrobazia. Quattro minuti dopo, il bis con le new entry Joao Mario e Vlahovic a confezionarlo, grazie all’ottima presa della navata dell’esterno portoghese che la offre dritta per il sinistro sul primo palo del serbo in rotta col suo club ma non si sa bene fino a che punto. Spazio solo alla magia del serbo, che al 2’ di recupero centra dalla destra per il gioco delle torri Zappacosta-Kamaldeen per la presa alta di Di Gregorio. Premio fair play “Valter Polini” a Lorenzo Bernasconi; premio al miglior giocatore “Mario Bresciani” a Kenan Yildiz.
Esseffe