Era da gennaio, ovvero dalla sequela infinita di casi di Covid-19, peraltro mai ufficializzati o meglio dichiarati solo qua e là senza farsi sfuggire un solo nome, che l’Atalanta non diramava la lista dei convocati. Stavolta è toccato alla vigilia del trentesimo turno di campionato in casa del Bologna, gara delicatissima, in teoria l’inizio di un filotto obbligato per provare a recuperare le posizioni nobili dopo aver aggiunto una tappa prestigiosa al cammino trionfale in Europa League qualificandosi ai quarti di finale contro il RB Lipsia ai danni del Bayer Leverkusen. Un’impresa, quest’ultima, che ha lasciato troppi strascichi negativi, fra cui la chiacchierata indisponibilità per gastroenterite di Ruslan Malinovskyi e a quanto pare, non si sa perché, pure del match winner Jeremie Boga, malconcio a un ginocchio.

Sarebbe il solo Luis Muriel il sano e arruolabile tra i big là davanti, senza contare che l’ovvio turnover di ritorno tra competizioni Uefa e campionato proietta di nuovo in una formazione in alto mare, almeno agli occhi di un osservatore esterno, Matteo Pessina e Mario Pasalic che insieme all’ucraino è il vice-cannoniere nerazzurro da decina piena su tutti i fronti alle spalle del lungodegente Duvan Zapata dozzina). Atteso al rientro ad aprile inoltrato al pari del neo infortunato Rafael Toloi, dieci giri di lancetta scarsi giovedì sera alla BayArena: per lui, toccatosi alla coscia destra, la diagnosi clinica recita impietosamente lesione di primo grado al flessore destro. E saremmo alla quarta ricaduta da ottobre, con dieci match saltati, undici con quello domenicale al “Dall’Ara” dove i bergamaschi non vincono dalla rimonta Mancini-Toro di Cali (su Mbaye) del 4 novembre 2018.

Solo che allora alla guida dei nemici di domani, alle soglie della pausa per i playoff di qualificazione ai Mondiali del Qatar, c’era Pippo Inzaghi, con un organico parecchio differente. Sinisa Mihajlovic è un osso durissimo e s’era visto negli occhiali inforcati a campi invertiti, sena varchi concessi nemmeno per scherzo. Gli ex Riccardo Orsolini e Musa Barrow non giocheranno insieme dal primo minuto, perché il tecnico serbo ha preannunciato in conferenza stampa, il prepartita evitato come al solito dal collega Gian Piero Gasperini, la partenza dalla panchina per il secondo. Tra i felsinei assenti Bonifazi e Sansone, squalificati come Zappacosta, mentre Theate rientra da dietro la lavagna del giudice sportivo. Non ci sono nemmeno Ilicic, Miranchuk, Cittadini, Dominguez, Kingsley e Santander.

Le probabili formazioni (Bologna, stadio “Renato Dall’Ara”, domenica 20 marzo – ore 20.45)
BOLOGNA (3-4-2-1): 28 Skorupski; 5 Soumaoro, 17 Medel, 6 Theate; 29 De Silvestri, 30 Schouten, 32 Svanberg, 3 Hickey; 7 Orsolini, 21 Soriano; 9 Arnautovic. A disp.: 12 Molla, 22 Bardi, 2 Binks, 15 Mbaye, 35 Dijks, 71 Kasius, 14 Viola, 20 Aebischer, 55 Vignato, 99 Barrow, 91 Falcinelli. All.: Sinisa Mihajlovic.
ATALANTA (3-4-2-1): 1 Musso; 19 Djimsiti, 28 Demiral, 6 Palomino; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 3 Maehle; 32 Pessina, 88 Pasalic; 9 Muriel. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 13 Pezzella, 7 Koopmeiners, 10 Mihaila, 51 De Nipoti, 99 Cisse. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Maresca di Napoli (Mondin di Treviso, Bottegoni di Terni; IV Cosso di Reggio Calabria. V.A.R. Piccinini di Forlì, A.V.A.R. Tegoni di Milano).