Sul sito della Regione Lombardia ieri è comparso questo comunicato: “Al fine di evitare significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici e privati, l’ordinanza dispone la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico, quali, a titolo esemplificativo, palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali, sale giochi, sale slot, escape room, sale bowling, ecc.
Le attività all’aperto (comprese quelle svolte negli stadi e nelle strutture polifunzionali) possono essere svolte, evitando i luoghi (ad es. spogliatoi) che prevedono significative concentrazioni di persone. In deroga alle disposizioni dell’ordinanza, come previsto dall’art. 1 lettera a del DPCM 25/02/2020, resta consentito lo svolgimento di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli individuati nell’allegato 1 del DPCM del 23 febbraio 2020. Nei comprensori sciistici, sarà cura del gestore limitare l’accesso e l’affollamento degli impianti di trasporto delle persone (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.). Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, ludoteche restano chiuse”.

Il comunicato in questione non ha chiarito interamente il dilemma, anzi ha creato più dubbi nel panorama del calcio dilettantistico bergamasco visto che molti sindaci ancora non hanno sbloccato la situazione. Abbiamo chiesto così direttamente ad alcune delle “nostre” squadre, nel girone C di Eccellenza, come stanno procedendo sul tema allenamenti:

LUCA BOSIO (DIRETTORE SPORTIVO VALCALEPIO): “È un bel casino, non ci stiamo allenando al campo ma ogni ragazzo ha il suo programma, ovvio non è la stessa cosa e più si sta fermi e più è deleterio per noi. Alla ripresa delle partite ne vedremo delle belle, chi sarà più professionale farà la differenza”.

STEFANO MARTINELLI (CAPITANO CALCIO ROMANESE): “Per ora non stiamo facendo nessun allenamento, stiamo aspettando che ci diano il via”.

MARIO OBERTI (DIRETTORE SPORTIVO FORZA E COSTANZA): “Prevale la linea di non forzare per rispetto della salute di tutte le componenti, quindi ci atteniamo alle disposizioni di chi è preposto, vista comunque l’eccezionalità del momento. La squadra sta rispettando da lunedì un programma individuale che viene continuamente monitorato dallo staff. Domenica al netto di nuove controindicazioni, si ritroverà per sostenere una seduta collettiva e da lì si ritornerà al lavoro consueto. Il discorso delle porte chiuse o dell’utilizzo dello spogliatoio è un discorso gestito da chi non conosce il 95% dello sport che non è professionismo. Abbiamo comunque la possibilità di gestire la squadra in più ambienti per evitare l’assemblamento di 20 atleti in uno spogliatoio usando degli accorgimenti. L’attività del settore giovanile è meno impellente a livello di programmazione e preparazione e magari meno gestibile a livello di contatti. La ripresa è al momento fissata per il 2 marzo, credo poi che anche le famiglie in questo periodo qualche domanda se la stiano facendo. Se fosse il caso, meglio spostare l’attività verso il periodo tardo primaverile”.