La matricola Amici Mozzo viaggia con il vento in poppa. Tutt’altro che appagata, dopo il titolo raggiunto lo scorso anno con relativo approdo in Seconda categoria, la società del presidente Agazzi rilancia con alcune ufficializzazioni utili a sottolineare ambizione e chiarezza di idee. Si parte dalle riconferme, riguardanti buona parte dell’organico e la guida tecnica, rappresentata da mister Daniele Brena, ma i fari della ribalta sono rivolti inevitabilmente sui nuovi volti portati in dote dal mercato. Si parte dai pali della porta e gli Amici Mozzo registrano il ritorno di Michele Mazzoleni, classe ’94, consacratosi tra Prezzatese, in Prima categoria, e Paladina, in Promozione. Le corsie esterne godranno dell’apporto di Fabio Tassetti, reduce dalla sfortunata parentesi di Ponteranica, ma già ex Gorle e Fiorente Colognola. Nel cuore della difesa, si assiste all’avvento di Luca Capelli, centrale classe ’97 cresciuto nel Villa d’Almè, esibitosi lo scorso anno con successo nella Zognese. Per il centrocampo, con un curriculum che rimanda chiaramente alla Prima, Andrea Mostosi suona da innesto di lusso: reduce da una stagione a metà tra Almè e Gorle, accetta di scendere di categoria per aderire alla proposta formulata dagli “Orange”. Ma il fiore all’occhiello del mercato orchestrato dal tandem Pelizzoli-Ferrari riguarda senza dubbio il reparto offensivo. Sono ufficialmente a disposizione, per la nuova avventura, Nicola Brena, classe ’97, funambolo dell’attacco messosi in evidenza al Mozzo e, soprattutto, Luca Sana, autentico golden boy del nostro calcio. Anch’egli classe ’97, lanciato in Serie D dal Pontisola targato Marco Brembilla, prima di una parentesi in Promozione alla Nuova Colognese di Tom Astolfi, Sana torna sui terreni di gioco dopo un anno sabbatico, pronto a dimostrare che i palcoscenici più propri sono, invero, altri. Mozzese doc, coinvolto in un progetto che guarda primariamente al senso di appartenenza e al reclutamento dei ragazzi della zona, Sana è dunque l’uomo-copertina degli Amici Mozzo, smaniosi di ritagliarsi un ruolo da outsider negli intricati rapporti di forza suggeriti dal girone A di Seconda categoria.
Nik