Atalanta – Hellas Verona 2-2 (1-2)
ATALANTA (3-5-2): Sassi 5,5; Del Lungo 6,5, Cittadini 6,5, Ceresoli 5,5; Renault 5,5 (14′ st Oliveri ), Zuccon 6, Panada (cap.) 6,5 (15′ st Chiwisa 6,5), Giovane 6, Bernasconi 6,5; Pagani 6 (32′ pt Sidibe 6,5), M. Cisse 7,5. A disp.: Dajcar, Hecko, Fisic, Omar, Regonesi, Berto. All.: Massimo Brambilla 6.
HELLAS VERONA (4-3-3): Kivila 6; Terracciano 5,5, Dawidowicz 7 (34′ pt Calabrese 5,5), Ghilardi 6, Grassi 6,5; Sulemana 7,5, Turra (cap.) 6 (29′ st Joselito Gomez 6), Pierobon 6,5 (29′ st Colistra 6,5); Bragantini 6 (29′ st Ebengué 6), Caia 6,5 (10′ st Florio 6), Flakus 6. A disp.: Toniolo, Patuzzo, Redondi, Kemppainen, A. Cisse, Mediero. All.: Nicola Corrent 6.
Arbitro: Villa di Rimini 5 (Grasso di Acireale, Belsanti di Bari).
RETI: 13′ pt Flakus (V), 37′ pt M. Cisse (A), 48′ pt Caia (V), 2′ st M. Cisse (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 340. Ammoniti Cittadini, Turra, Panada, Giovane e Colistra per gioco scorretto. Tiri totali 16-13, nello specchio 9-6, respinti/deviati 3-5, parati 7-4. Corner 7-3, recupero 3′ e 2′.

Zingonia – La sporca decina è una realtà su un 13 totale, di cui 1 al piano di sopra a Bologna che il Gasp ancora si tiene sul comodino a mo’ di santino. La torsione accarezzata da Bernasconi (a segno con Ceresoli e Oliveri nel 3-3 all’andata) per superare il neo marcatore Calabrese e il compagno tra i pegni, la rasoiata impietosa a battezzare l’angolino al rientro dal tunnel. Un punto che ferma al settebello la rincorsa alla vetta, ora pressoché impossibile (58 punti, Inter e Roma 62 coi giallorossi che devono ancora giocare) nelle due che rimangono, ma c’è sempre il timbro di Moustapha Cisse per raddrizzare le lune di traverso alla Primavera dell’Atalanta. Doppia mischia carambolata da situazione inattiva e Flakus porta avanti l’Hellas Verona, quindi il pari e il nuovo sorpasso ospite con Caia prima del terzo uno-due dell’ex rifugiato da quando sverna a Zingonia. Da qui al gong della regular season, dopo la finale di Coppa Italia a Venezia per tentare lo scippo dello scettro alla Fiorentina tri-campionesse uscente, il Torino da affrontare al Filadelfia nel posticipo di lunedì (ore 16) e il Sassuolo in coda.
Già entro la cinquina, sfruttando il recupero alto di Pierobon, Sulemana fa intuire quel che succederà di lì a poco. Il suo rimorchio da fuori, pur altissimo, al terzo tentativo sforna la logica conseguenza, perché stoppato in angolo da Del Lungo finisce comunque per propiziare, sugli sviluppi del secondo angolo a favore, il tap-in dello stesso apripista dell’andata per punire la respinta stitica di Sassi. Davanti a un muro umano come il convalescente dei big gialloblù Dawidowicz (scavigliato) non ci sono sportellate che tengano, però Ghilardi di tanto in tanto si distrae, vedi proiezione di Zuccon fermata fallosamente al limite, ed ecco il primo tentativo di casa da fermo di Renault con la palla che non si abbassa a sufficienza. Il ventesimo è bell’e scollinato, mentre il nuovo fenomeno si scalda (24′) facendosi aprire da Giovane la berta dalla lunghissima senza efficacia. Un altro paio cronometrico e Kivila stende il braccio per chiudere lo specchio in uscita a Pagani, servito in lungolinea da Cittadini, ma l’azione resta discontinua.
La fitta alla coscia destra avvertita dalla punta bergamasca rompe il riposo di Sidibe, panchinato proprio in vista dell’appuntamento in laguna col primo trofeo raggiungibile in stagione, e il suo ingresso libera spazi al partner di linea che s’avvita per l’1-1 una manita dopo la telefonata in caduta davanti al dischetto della mezzala sinistra nemica. Se l’allungo del guantipede nerazzurro impedisce all’11 altrui di imbracciare la doppietta sul la dell’ex Grassi ed è invece il centravanti, imbeccato dalla sontuosa mezzala destra, a trovare il jolly a scendere alle soglie dell’intervallo, basta un filtrante di Panada al guineano per girarsi e insaccarla al primissimo affaccio nella ripresa. Acciuffato il 2-2, che rischi ancora dietro sulle iniziative di Bragantini, che serve nell’ordine il rompighiaccio (3′), frustrato dalla diagonale a braccio sospetto del braccetto destro di Brambilla (3′) e del firmatario della seconda marcatura veronese (5′) che supera l’estremo difensore ma non il recuperante perno in libera uscita dal piano di sopra. A metà della seconda frazione, la doppia chance deviata da Calabresi al mattatore atalantino (di sinistro) in asse con Chiwisa e l’ivoriano e Zuccon a rimorchio di Oliveri: il numero 1 avversario se la cava anche in controtempo. Una pausona e c’è il caso da moviola con la zuccata bernasconiana (38′) sul cross di Zuccon deviata in corner a mano alzata da Ghilardi. Al mancino chiude l’angoletto Kivila (40′). Florio mastica la sua (43′), Cittadini svetta a campanile sul pallone da sinistra, Sidibe debolmente su quello dell’esterno palermitano e di nuovo il centralone senza affanno per anima viva sull’ultimo corner.