Atalanta avanti, nemmeno mezzora per puntualizzare con gol e azioni chi è più forte. Ovviamente i nerazzurri. 8-0 è il risultato più eclatante mai ottenuto finora in Europa. Grazie ad una prova collettiva senza il benché minimo errore ma soprattutto ad un immenso, strepitoso e insostituibile Papu Gomez che fa giustizia del gioco del calcio: due gol e quattro assist su altrettanti tiri dal corner con precisione chirurgica, un bisturi perfetto. Poi la tripletta di Barrow e i gol dei difensori Masiello e Palomino che, a sua volta, ha anche provocato l’autorete di Ahmetovic. Si va avanti in Europa, dunque, con pieno merito, addirittura imbarazzante il divario tra l’Atalanta e il Sarajevo. Certo, lo si sapeva ma il gioco del calcio è bello perché misterioso e spesso incomprensibile. Già il 2-2 di Reggio Emilia era un risultato fuori da ogni logica, ma i dieci minuti di amnesie collettive avevano complicato il ritorno in terra bosniaca. Insomma neanche mezzora, dunque, e la partita si è trasformata nel tipico allenamento del giovedì con i granata di Musemic semplici e inconsistenti sparring-partner. Sarebbero state meno arrendevoli sia Pontisola che Virtus Bergamo, tanto per proporre esempi concreti. Si va avanti. E la squadra cresce in vista dei prossimi impegni.
Gasperini decide di cambiare e lancia Pessina nel ruolo che fu di Cristante, torna Freuler dopo le “vacanze russe” (al mondiale non ha mai giocato) e conferma Barrow al centro dell’attacco mentre solo una modifica in difesa con Palomino al posto di Mancini. L’allenatore dei bosniaci, Musemic, che a Reggio Emilia si era distinto per le continue proteste col quarto uomo, non cambia, lascia Mersudin Ahmetovic, anni 33, al centro dell’attacco e rispedisce Handzic, protagonista della rimonta dei bosniaci, in panchina. Una formazione, quella atalantina, che per l’occasione ha sfoggiato la splendida seconda divisa bianca con le strisce orizzontali nerazzurre e il simbolo della Dea sul petto e che ha dimostrato di essere avviata verso la condizione migliore. Un possesso di palla e di gioco imbarazzante, oltre l’ottanta per cento, corner su corner, oltre dieci, tiri in porta a bizzeffe. Stavolta non li abbiamo contati, altro che la lavagnetta segna cifre. Lo spazio non sarebbe bastato. Tutti promossi. Per l’occasione Berisha ha assistito senza problemi, una sola parata su tiro di Halilovic e nient’altro, i tre difensori hanno sempre giocato d’anticipo e molto alti, non solo i gol ma tanti inserimenti, soprattutto Masiello e Palomino, a sinistra Gosens ancora una volta protagonista di una prova inappuntabile, vale anche per Hateboer, efficace e preciso sul primo gol di Barrow, è tornato Freuler e si è visto mentre De Roon non ha avuto problemi in mezzo ad impostare perché non c’era bisogno di recuperare. Pessina nel ruolo di Cristante e poi mezzala destra sta dimostrando qualità ed efficacia. Che non venga a nessuno in mente di prestarlo al Palermo. Vicino a mettere il suo nome nell’elenco dei goleador di serata. E Gomez? Il migliore in campo in assoluto: gol spettacolari, uno più bello dell’altro. Basta e avanza. Barrow, addirittura una tripletta, sempre lesto in area ma anche pronto come esterno destro alto. Crescono i minuti di gioco di Zapata che nel secondo tempo, entrato al posto di De Roon, ha propiziato il secondo gol di Barrow e in area ha creato scompiglio ad una difesa statuaria. Ancora una volta, grazie Gasperini.
Giacomo Mayer