Pragmatico e risoluto, nella maniera con cui si è fatto conoscere sui campi da calcio, rappresentando spesso e volentieri un valore aggiunto per realtà di Eccellenza e Serie D, Andrea Tosoni, attuale preparatore atletico del Sirmet Telgate, spende parole di elogio per la scuola, la sua scuola, l’ambiente professionale in cui permane impegnato anche oggi, nonostante le croniche difficoltà legate alla pandemia. Tosoni, nella vita di tutti i giorni, è infatti Professore di Scienze Motorie, presso l’Istituto “Lorenzo Lotto” di Trescore Balneario – Indirizzo Tecnico e Indirizzo Professionale – e va da sé che, tra Fase 1 e Fase 2, tra notizie angosciose e autentici drammi, le complicazioni, legate all’attività portata avanti in Smart Working, non siano mancate. “Non ho problemi a dire che la scuola – apre il “Prof” Tosoni – si è comportata molto bene, a dispetto delle tante polemiche, spesso immotivate. Bisogna pur tener presente che siamo in una situazione senza precedenti e in un quadro delicatissimo come questo è ovvio che le rimostranze provengano da tutte le parti. I professori stanno lavorando come matti, davanti al computer e non a quattr’occhi con i ragazzi, tenendo conto delle esigenze di tutti: in primis le sovrapposizioni di orario ma, soprattutto, le difficoltà cui può andare incontro un alunno, o una famiglia. Dall’altra parte, infatti, dobbiamo considerare che non tutti possono vantare un computer in casa, anche se la mia scuola ne ha distribuiti in comodato più di sessanta. I ragazzi hanno fatto i salti mortali; magari davanti a un telefonino, magari in hot spot, si sono dati gran da fare per restare al pari con le lezioni, dimostrando impegno e prendendo dimestichezza con le nuove modalità. Al resto ci hanno pensato le diverse piattaforme a disposizione, ma non trascuro nemmeno il fatto che i ragazzi siano stati messi nelle condizioni di partecipare appieno alle lezioni, grazie al supporto delle compagnie telefoniche. Con più “giga” a disposizione, è stato tutto più semplice e fattibile. Si tende spesso a guardare tutto nero; credo in realtà che la scuola, con tutte le sue componenti, abbia fornito un’ottima risposta, dinanzi all’emergenza”. Nello specifico, Tosoni ci racconta cosa è effettivamente cambiato nel modus operandi di un Professore di Scienze Motorie: “Se prima dell’emergenza, l’attività pratica rappresentava il 70%, ora possiamo dire che i rapporti si sono invertiti. E’ la teoria a tenere banco, ma non si può pensare di essere troppo nozionistici e allora ho attinto a diverse tipologie di lavoro. Subito dopo il Ponte di Carnevale, la scuola è ripartita ed è stato importante fare i conti con il Coronavirus; con gli strascichi che ha lasciato dentro ognuno di noi, direttamente o indirettamente. Ne abbiamo parlato, abbiamo verificato la reale portata dei problemi e dei drammi individuali. E davanti alla mole di dati e di informazioni che avevamo, è stato necessario imparare a riconoscere l’attendibilità delle notizie in nostro possesso. Il lavoro più pratico si è limitato, per forza di cose, alla tonificazione e, più recentemente, al lavoro aerobico. Con il passaggio alla Fase 2, infatti, i ragazzi son tornati a uscire, anche se è stato opportuno spiegare che le limitazioni non erano finite, soprattutto a livello di assembramenti. E poi c’è un fattore da tenere per forza di cose in considerazione: nella fascia 14-18 anni, o hai di fronte un ragazzo che fa sport a livello agonistico oppure non ne fa per niente, dunque bisogna star ben attenti a dosare i carichi di lavoro. Oltre alle presentazioni in Power Point, da preparare anche in gruppo, grazie alle piattaforme, ho optato per le passeggiate, a patto che queste non entrino in contrasto con la volontà delle famiglie, che continuano anche oggi a vivere tra le mille apprensioni. Quanto alla teoria, il materiale è stato integrato con un approccio tecnologico, grazie al caricamento di filmati, spezzoni di film, ma anche le puntate di “Sfide” presenti su Raiplay, oppure qualche intervento di Federico Buffa. Devo dire, in particolare, che la stessa Rai si è data gran da fare, proponendo un lavoro che risulta funzionale al metodo tenuto da un Professore di Scienze Motorie. Capitolo a parte è l’Indirizzo socio-sanitario. Dato che sarò membro interno alla commissione, nel prossimo Esame di Maturità, abbiamo approfondito il mondo delle disabilità e delle ripercussioni, sia fisiche che psichiche, legate al virus Covid-19. Di massima, dispongo di un’ora settimanale per ciascuna classe, anche se ci possono essere delle variazioni a seconda delle esigenze dei ragazzi e del Consiglio di classe. Ma quel che è certo è che lo Smart Working ha messo in luce l’intraprendenza di alunni e professori”. E l’intraprendenza nel mondo del calcio dov’è finita? La chiosa finale non poteva che riguardare il destino dei campionati e del Sirmet Telgate, oggi più che mai a un passo dalla Serie D: “Annullare tutto non mi sembra giusto, al momento della sospensione eravamo in testa e quindi, almeno sulla carta, avremmo vinto il campionato. Capisco il malcontento del Lumezzane, che si sarebbe giocato le sue carte fino in fondo pur di avere la meglio. Magari sarebbe stato testa a testa fino alla fine, o magari una delle due avrebbe preso il largo, chiudendo da prima per distacco. Non mi pare concepibile l’opzione legata al verdetto del girone d’andata: lo scontro diretto di Lumezzane (vittoria del Sirmet Telgate per 2-0, n.d.r.) non lo dobbiamo quindi considerare? Non si può ignorare che un verdetto, spesso decisivo a fine-campionato, è stato emesso: quanto a scontri diretti, tra andata e ritorno (0-0 all’andata, vittoria Sirmet al ritorno, n.d.r.), siamo avanti noi. Qualsiasi sarà la decisione, prepariamoci per bene allo scenario cui andremo incontro. La Serie D è già di per sé molto impegnativa, con quattro allenamenti settimanali e la partita domenicale che è spesso fuori-regione; la gente vuole vivere di Serie D, ma la verità è che solo l’allenatore ha un contratto garantito. Con la crisi in essere, le aziende dovranno far tornare i conti e tante sponsorizzazioni saranno a rischio. Quindi, meglio volare bassi e predicare prudenza, specialmente quando si parla di riforme dei campionati”.
Nikolas Semperboni